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Autore: Angel TR    17/03/2019    2 recensioni
Storia di una sottomessa ribelle.
Loro ti vogliono forte ma sottomessa, al loro servizio. Io ti voglio libera e potente, Kazumi.
Meglio Eva o Lilith?
Chi vuole essere Kazumi Hachijo? Il problema è che non sarà lei a scegliere.
{Storia partecipante alla Challenge "Pagine di una storia infinita" indetta da Molang su efp}
{Partecipa anche alla Sfida delle Parole Quasi Intraducibili indetta da Soly Dea su EFP}
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro Personaggio, Heihachi Mishima
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ultraviolence'
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Partecipa alla Challenge Sfida delle Parole Quasi Intraducibili indetta da Soly Dea su EFP
Yugen: le capacità misteriose che non possono essere descritte a parole. .


3. Yugen


Contrariamente ai suoi timori, Kazumi aveva ancora il controllo del proprio corpo nonostante fosse ben consapevole della presenza del Gene Devil, simile a un secondo conducente. Sempre contrariamente ai suoi timori, Kazumi trovava quella presenza inquietantemente confortevole: il mondo non era bianco o nero, bensì una scala di grigi e la demonessa apparteneva a quel grigio.
Era forse vero che rispecchiava semplicemente i suoi desideri più nascosti? La sua voglia di libertà, di prendere in mano la propria vita, di sentirsi al pari di tutti gli altri, di essere considerata un essere umano a tutti gli effetti e non uno a metà, bisognoso di una compagnia maschile, o uno inferiore, di serie B, la cui esistenza è subordinata a un altro…

Uccidiamoli!, esortò la voce, eccitata.

Kazumi indietreggiò: una bestia era entrata nella sala e stava ringhiando; poi, osservando i visi terrorizzati degli uomini, capì che il ringhio spaventoso proveniva da lei.
Quel verso animalesco scaturiva dalla soddisfazione che provava davanti all'immagine degli uomini riversi senza vita che il Gene le proponeva.
Allora era così? Nel suo ventre, si era sviluppata una nuvola nera di rabbia repressa, alimentata dagli anni di ingiustizie, che ora era scaturita in una tempesta incontrollabile.

Dovette piegare la testa affinché il suo sguardo di fuoco inquadrasse il padre che la osservava con un'espressione a metà tra lo spaventato e il meravigliato.
«Ogni trasformazione, soprattutto la prima, mi lascia sempre senza parole. È inspiegabile» disse lui.

«Yugen» commentò impassibile il maestro, riassumendo i sentimenti dell'uomo, prima di piazzarsi davanti a lei, il passo lento di chi gestisce la situazione. «Siamo onorati della tua presenza nella nostra famiglia e nella nostra casa, demone.» s’inchinò. «Kazumi, ora richiamalo» aggiunse.

Lei si sentì andare nel panico.
Richiamarlo? Richiamarla.
Ti prego, supplicò Kazumi. Improvvisamente ebbe vergogna a causa di tutti quei pensieri crudeli; cosa c'è di sbagliato in me?, si chiese, spaventata e disgustata. Non poteva aver veramente desiderato di uccidere suo padre, suo zio e il suo maestro, vero?

Non c'è niente di sbagliato in te, Kazumi. Ora è ancora troppo presto perché tu lo capisca. Riposa, rispose la voce.

In un istante, il corpo di Kazumi crollò, come se fosse stato sottoposto a uno sforzo immane, e le tenebre inghiottirono le figure familiari che la osservavano.

Quando finalmente riacquistò i sensi, i patriarchi erano seduti attorno a un tavolino e bevevano il tè. Si sollevò a sedere, portandosi due dita alla fronte nella vana speranza di contenere il mal di testa assillante.
Finalmente il padre sollevò lo sguardo su di lei. «Heihachi Mishima sta arrivando» annunciò.

Ancora quel nome. Perché un campanellino d'allarme suonò nella sua testa?
«Chi è Heihachi Mishima, padre?» domandò, la voce bassa. A ogni giramento di testa, il viso serio del padre si chiazzava di nero.

«È il tuo futuro marito. Hai una missione da svolgere, Kazumi Hachijo, una missione molto importante. Non fallire» intervenne il maestro, tagliando corto. «Ora le donne si occuperanno di te e ti renderanno presentabile per Mishima. Va’»


N/D: uff, che periodo faticoso! Mi scuso per l'attesa che non è valsa molto la pena.
Mi ha sempre affascinata l'idea del Gene Devil e del rapporto con la famiglia Hachijo. Qui Kazumi si trasforma e scopre che non è poi così male come pensava. Purtroppo il suo risveglio sarà brusco: di punto in bianco, scopre che dovrà sposarsi con un perfetto sconosciuto.
Per soldi? Per sistemarsi? Nah. Gli Hachijo hanno altri piani per lei...
Muhahahhaha
Baci baci

  
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