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Autore: Sylvia Moons    23/03/2019    0 recensioni
Aaron, ormai cresciuto, torna sull'isola molti anni dopo il ritorno del volo Ajira per scoprire cosa rende inquieti i sogni di Claire, cosa la sta ancora chiamando. Cosa è rimasto indietro.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aaron, Ben, Hurley, Walt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Chi è Charlie? –
Occhi chiari, capelli biondi, sguardo determinato. Non l’aveva mai visto, eppure gli era familiare. Quel buio, sotto l’azzurro, gli ricordava notti umide e inquiete, sussurri sotto il frusciare degli alberi, mugghiare di mare lontano.
- Chi è? Dimmelo. –
- Lo sai già – rispose Walt. – Lo sai, Aaron. –
Il ragazzo sulla soglia perse di colpo il suo sangue freddo e gli lanciò un’occhiata atterrita.
- Io il mio nome non te l’ho detto. –
Era vero, il ragazzo non si era presentato appena aveva aperto la porta. Gli aveva chiesto se era Walter Lloyd, poi gli aveva semplicemente fatto la sua domanda. Eppure Walt non aveva pensato neppure per un attimo di mandarlo via. Non lo conosceva, eppure il suo nome gli era salito alle labbra con una naturalezza su cui Walt non si interrogava da quando aveva smesso di temerla come l’avevano temuta gli adulti intorno a lui, quando era solo un bambino rimasto senza madre.
- Però sei Aaron, no? –
Il ragazzo rimase incerto ancora per qualche momento, poi scrollò il capo e riprese la sua aria risoluta.
- Sì, sono Aaron, e ora sono sicuro che sei l’uomo che sto cercando. –
Walt lo fece accomodare in casa.
- Nessuno ti ha mai detto nulla di…? –
- So dell’isola dove sono nato – lo interruppe subito Aaron. – Mi hanno detto tutto quel che hanno ritenuto potessi sapere. Molto meno di quello che vorrei, comunque. –
- Per questo sei venuto da me? Perché non ti hanno mai detto chi era Charlie? –
- Non esattamente. Mia madre me ne ha parlato. Entrambe lo hanno fatto. Abbiamo il suo CD, l’ho visto in foto e video musicali, so che ha fatto qualcosa che ha riattivato le comunicazioni tra l’isola e il resto del mondo e per questo siamo stati salvati. –
Walt sapeva che le cose non erano state affatto così semplici, ma immaginò che Claire e Kate gli avessero raccontato solo una versione edulcorata della verità. Del resto, Aaron era appena maggiorenne. Anche se non era affatto stupido.
- E allora perché… ? –
- Perché non so chi è – insistette il ragazzo, calcando sulle parole. – Di fatto, per me Charlie è solo un nome che mia madre Claire mormora nel sonno. È un nome che non le dà pace e io voglio sapere perché. So che erano molto legati, che tutti gli sono grati per averli salvati, ma non può essere questo che agita i sogni di mia madre. C’è qualcosa che manca, nella sua vita. –
- È Charlie che le manca. Loro… -
- No -  l’interruppe Aaron, ostinato. – C’è qualcosa che non ha mai avuto. Qualcosa la chiama, la notte. Qualcosa che ha lasciato indietro. –
Walt sapeva che Kate non l’avrebbe voluto e sicuramente nemmeno Claire. Lei meno che mai. Hurley avrebbe forse fatto resistenza, ma Ben… e poi non contava. Sentiva che non contava. Quindi posò una mano sulla spalla del ragazzo e decise di esercitare i suoi poteri di… erede.
- Soffri di claustrofobia, Aaron? -
   
 
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