Ricordo il mare infrangersi sulle scogliere,
e il dolce tuono della tempesta imperversarsi sull’oceano.
Oltre le nebbie dell'Altromondo scorgo i volti dei miei amici,
il sorriso di mia moglie, la risata di mia figlia.
Rivedo la mia casa e sento la loro chiamata, mentre la spada spinge nella mia carne.
Brucia, brucia come il fuoco degli stranieri, ma non fa male.
Sento freddo, e gli occhi della morte sono così giovani e spaventati.
Abbasso lo sguardo a terra, ma vedo soltanto l’erba e il sangue.
Poi chiudo gli occhi.
Avevo dimenticato quanto fosse bella mia moglie.