26/04/2019
1 recensionianóiti zília
# jealous kiss
Ormai è un'ora che Altaïr continua a sfogarsi con Malik, causa l'ennesimo litigio con Abbas. E Malik proprio non ne può più di sentire il nome del loro confratello uscire dalla sua bocca, anche se ogni volta che lo nomina lo fa solo per insultarlo pesantemente.
Eppure, insultando Abbas, gli dedica pur sempre più attenzioni di quelle che sta dedicando a lui in questo momento.
Abbas... Abbas... Abbas... ormai non sta nemmeno più ascoltando cosa Altaïr stia dicendo riguardo al dannatissimo Abbas, si limita ad alzare gli occhi al cielo e pregare che quella tortura finisca presto. Ma non finisce affatto. Nemmeno quando vengono interrotti da un adepto più giovane che chiede loro dove si trovi l'armeria.
Malik gli risponde più sgarbato di come avrebbe voluto (in fondo mica ce l'ha con quel ragazzino), e per un momento le chiacchiere di Altaïr si interrompono. Per poi riprendere a spronbattuto non appena il novizio si allontana.
Stanno passeggiando a vuoto per uno dei tanti corridoi di Masyaf, finché raggiungono senza rendersene conto una zona poco frequentata, vicino ai magazzini dove vengono conservate le provviste di cibo. E, quando Malik vede che sono soli in quel corridoio scarsamente illuminato, non resiste più.
«Altaïr», dice con voce fermissima, interrompendo all'istante il suo fiume di parole. Smettono entrambi di camminare, e Altaïr lo guarda interrogativo, finché Malik non lo prende per la collottola, lo pianta al muro e gli ficca la lingua in bocca.
Lo bacia furiosamente e possessivamente per qualche istante, ed è un bacio arrabbiato ed esasperato, pieno di saliva, con tanto di morso finale.
«Malik ma che-» esala Altaïr, colto del tutto di sorpresa. Si porta una mano a massaggiare il labbro inferiore che Malik gli ha morso. Ma le sorprese per lui non sono finite.
«Fammi capire: voi due avete scopato?» gli domanda Malik a bruciapelo, guardandolo in tralice. E Altaïr fatica a credere alle sue orecchie.
«Cos-»
«Perché non riesco proprio a capire perché la cosa ti interessi così tanto. Perché non puoi ignorarlo e basta?»
«Eravamo amici...»
«Quanto amici?»
I due confratelli si squadrano per qualche istante ancora. Malik ha i denti digrignati, gli occhi che dardeggiano e le sopracciglia corrugate, mentre Altaïr ha l'aria di uno che sta ancora cercando di capire cosa sta succedendo. Finché, finalmente, inizia a comprendere.
«Aspetta un momento... tu sei geloso di Abbas».
A quel punto, Malik alza platealmente gli occhi al cielo.
«Ah sì! Sei geloso di Abbas!» Altaïr ha la conferma definitiva quando vede un'ombra di rossore comparire sulle sue guance. Gli sta venendo davvero molto difficile trattenersi dal ridere.
A quel punto Malik stringe i pugni, gira i tacchi e riprende a camminare a passo di marcia per il corridoio, fumante come una solfatara.
E a quel punto Altaïr non si trattiene più. Scoppia a ridere così forte che cade a sedere sul pavimento, lacrimando e tenendosi lo stomaco.
«Oh Malik, non posso crederci».
In un modo o nell'altro, Malif Al-Sayf riesce sempre a rallegrargli la giornata.