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Autore: cut_wing    03/05/2019    0 recensioni
Lo osservo. Per quanto tempo lo ho fatto, negli anni passati?
Lo guardavo, sperando che se ne accorgesse e che facesse qualcosa. Qualsiasi cosa.
Ora, invece, lo guardo e non mi aspetto più niente. Non tifo più per nessuno.
Me ne sto solo lì ad osservarlo e continuo a pensare a quando sarò io a combattere contro di lui. E allora, solo allora, ricambierà il mio sguardo.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fandral, Loki, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Vai Thor! – Il fratello maggiore all’udire quell’urlo si volse verso di lui, facendogli l’occhiolino.
Aveva dodici anni e spesso si allenava a combattere contro Fandral e Volstagg, ma non lasciava mai il fratellino da solo. Se lo portava ovunque! Anche nell’arena, nonostante le proteste dei suoi amici che lo ritenevano gracile e “strano”. A dire la verità non c’era quasi nessuno che avesse una buona opinione di Loki, ma a lui questo non importava. Aveva solo nove anni e non riusciva ancora a capire quanto le persone potessero essere crudeli nella loro ignoranza.
-Devi spiegarmi perché non te lo sei ancora tolto di torno. – Mormorò infatti Fandral, rivolgendosi al primogenito della famiglia reale. –Lui è mio fratello! – Replicò quello, corrucciandosi, per poi colpirlo ancora più duramente con la spada di legno. L’altro rinunciò a controbattere, riprendendo a lottare.
Thor non ci faceva caso ma il piccolo Loki, intanto, stava facendo il tifo per lui.

Loki alzò appena lo sguardo dal libro che stava leggendo, posandolo sui due ragazzi che stavano duellando al centro dell’arena.
A diciotto anni compiuti il maggiore si comportava ancora come un bambino, eppure molte cose erano cambiate: non passava più il tempo libero con suo fratello, cedendo alle lusinghe degli “amici” che lo invitavano a divertirsi lontano da quello che a detta loro era solo “una femminuccia che gioca a fare la prestigiatrice”, e nemmeno lo invitava agli allenamenti. Il minore a sua volta passava tutto il giorno sui libri con sua madre, evitando gli altri e concentrandosi sullo studio.
Nonostante tutto, quando gli capitava (origliando) di sentire che suo fratello avrebbe sfidato qualcuno, si appostava vicino al luogo dell’incontro e rimaneva a guardare. Tifava per Fandral, Hogun, Volstagg, Sif… chiunque ma non Thor, che ormai era considerato da tutti imbattibile.
A Thor non importava, ma Loki sperava di vederlo cadere.
 
 
Lo osservo. Per quanto tempo lo ho fatto, negli anni passati?
Lo guardavo, sperando che se ne accorgesse e che facesse qualcosa. Qualsiasi cosa.
Ora, invece, lo guardo e non mi aspetto più niente. Non tifo più per nessuno.
Me ne sto solo lì ad osservarlo e continuo a pensare a quando sarò io a combattere contro di lui. E allora, solo allora, ricambierà il mio sguardo.

 
Loki mi guarda.
Mentre combatto contro l’uomo di metallo sento il suo sguardo su di me, le sue iridi magnetiche che seguono ogni mia mossa.
Loki mi guarda e, per la prima volta, sento che è tutto ciò di cui ho bisogno.

 
ANGOLINO DELL’AUTRICE
Buon giorno a tutti!
Tutto ciò mi è venuto in mente guardando la scena dello scontro tra Ironman e Thor in “Avengers”, quando Loki rimane seduto a fissarli. Mi è sembrato strano, perché avrebbe potuto benissimo scappare e non se ne sarebbe accorto nessuno, e allora mi sono fatta un mucchio di filmini mentali che hanno portato a questo.
È un esperimento ma spero che vi sia piaciuto!!!
Buona giornata a tutti!
P.S. Se recensite non mi offendo!
P.P.S. Se qualcuno non avesse capito, la prima parte in prima persona (cheee?) è dal punto di vista di Loki e la seconda di Thor. 

 

   
 
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