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Autore: EnZo89    25/06/2019    4 recensioni
Chi era lei per poter distruggere il sogno di un predatore che aveva dedicato tutto se stesso per lei?
Chi era lui per impedire a lei di realizzare il sogno di cambiare il mondo?
Perché, alla fine, i loro sogni, persi nei meandri del tempo, sono riusciti a cambiare il mondo?
Perché l'amore supera ogni confine, che sia lo spazio o che sia il tempo, questo non ha limiti...
Genere: Commedia, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Return to the Wilde
 
Chi era lei per fare questo?
Chi era lei, se non una coniglietta ottusa che stava vivendo il suo sogno? Quello di voler rendere un posto migliore...
Chi era lei, per far svanire i sogni altrui?
Chi era lei per poter distruggere un sogno di una volpe acuta?
 
Ebbene...anche lui aveva un sogno.
Ed aveva cominciato a realizzarlo nel momento in cui aveva conosciuto lei.
 
Un sogno ai limiti dell'impossibile.
 
Un sogno apparentemente irrealizzabile.
 
Un sogno che avrebbe permesso di cambiare il mondo, dissolvendo definitivamente i pregiudizi verso le loro specie.
 
Lo aveva capito anche lei
 
Al di là di tutto quello che raccontavano sui rossi predatori, c'era tanto altro.
 
Ambizioni, sentimenti, speranze per un futuro diverso.
 
Tutto questo ben nascosto dietro un sorriso saccente, dietro una parlantina ammaliante, dietro degli occhi verdi come lo smeraldo da cui sembravano intagliati.
E che in breve tempo divennero la sua luce.
 
Quel sorriso che, all'arrivo di quella notizia, diventò simbolo di un cambiamento.
 
E bastarono due sole parole, da parte di lei.
Della sua luce nel buio della sua esistenza.
 
Sono incinta
 
Il predatore dalla fulva pelliccia non avrebbe mai potuto crederci.
 
Sarebbe diventato padre. Di un cucciolo nato dalla loro unione. Segno del loro amore oltre ogni confine.
 
E che avrebbe finalmente reso il mondo un posto migliore.
Sarebbe diventato l'emblema del cambiamento. Di un vero e tangibile cambiamento.
 
E aver ricevuto questa gioia dalla grigia preda di cui non poteva più fare a meno, aveva dato di nuovo un senso alla sua vita.
 
E perché senza di lei, adesso, nulla avrebbe più avuto senso.
 
Ma lei…
 
Chi era lei per dover sacrificare il suo sogno per cui aveva tanto lottato?
 
Chi era lei per poter infrangere le speranze di un predatore che aveva trovato un nuovo scopo nella sua esistenza?
 
Non sono abbastanza forte per tutto questo
 
Lei si era dimenticata di lui, del suo amico, del suo collega, del suo partner.
Si era dimenticata che su lui poteva fare affidamento.
Che egli sarebbe potuto essere la sua salvezza in questa tempesta che adesso la stava trascinando via, lontano dal porto sicuro della sua ignea e morbida pelliccia.
Lontano dalle sue braccia.
Lontano dal suo amore incondizionato.
 
Perdonami Nick. Non volevo farlo!
 
L'amore senza paragoni che un predatore aveva provato per una preda, senza eguali nel corso del tempo, era destinato a terminare dunque?
 
La giovane coniglietta rimase da sola, ad affrontare i suoi rimorsi e i suoi rimpianti.
 
Da sola, col suo piccolo. Quel piccolo che ancora non aveva messo le sue zampette sulla Terra e che già portava su di sé una grossa responsabilità.
Col simbolo tangibile di quel cambiamento che tanto desiderava.
La prova di aver finalmente reso possibile l'impossibile.
 
Cosa ho fatto?!?
 
I rimorsi le divoravano l'anima.
Ed essi erano tanti quanti i frammenti di un sogno.
Sogno di colui che aveva rischiato tutto per lei.
 
E più il tempo passava e meno risultati avrebbe potuto ottenere.
Più il tempo passava, e più il suo non ancora nato cucciolo cresceva con lei.
 
E così la ricerca di quel sogno andato perduto divenne il suo nuovo obiettivo, la sua nuova missione.
 
Che avrebbe compiuto ad ogni costo.
 
Perché non avrebbe mai più voltato le spalle al predatore che le aveva cambiato la vita.
 
Lei iniziò a cercarlo.
In lungo e in largo, per le strade e per i parchi, in città ed in periferia.
 
Ma di quella volpe acuta non riusciva ad avere alcuna notizia.
 
E a nulla servì l'aiuto dei suoi amici.
Del docile ghepardo goloso.
Dello scorbutico folletto del deserto.
Del furioso bufalo.
Degli emotivi leporidi appartenenti alla sua sterminata famiglia.
 
Perché? Perché l'ho fatto? Perché ho dovuto infrangere le sue speranze?
 
Era questo che lei continuava a chiedersi.
Da mesi ormai.
E il tempo stava per scadere.
Nonostante ce l'avesse messa tutta, il rosso predatore era diventato un fantasma.
E lei avrebbe, adesso, rinunciato perfino al suo sogno, pur di riaverlo con se, pur di riunire tutti i frammenti di quel sogno che lei stessa aveva distrutto.
 
E tornò quindi sui suoi passi, la dove lei decise di mettersi in gioco, là dove lei ammise i suoi errori.
 
Sono stata meschina...e tu te ne sei andato sapendo di aver sempre avuto ragione
 
Questo pensava fermandosi in quel posto, quel luogo in cui aveva finalmente aperto il suo cuore.
Quel ponte da tutti dimenticato in cui finalmente aveva abbattuto il muro del pregiudizio.
 
E mentre lunghe lacrime cristalline solcavano il suo tenero muso, mentre lei dava le spalle al sentiero e rifletteva la sua immagine nel chiaro specchio d'acqua, un abbraccio familiare la circondava in vita.
 
Un abbraccio caldo e affettuoso, che aveva subito riconosciuto.
 
Era lui.
 
Me ne sarò anche andato, ma non ti ho mai abbandonato.
Ho sempre vigilato su di te.
Perché sapevo che tu, tenera coniglietta ottusa, avresti capito.

 
La coniglietta aveva finalmente aperto gli occhi.
 
Aveva finalmente capito che il mondo, con i loro sogni che si sarebbero uniti e con i loro cuori che avrebbero battuto all'unisono, sarebbero finalmente serviti a creare un mondo migliore.
 
E la volpe, che ancora abbracciava amorevolmente la sua compagna sulle sponde di quel fiume che già era stato testimone di quei confini superati, dimostrò, come sempre, tutto il suo affetto
 
Voi conigli...siete così emotivi.
E, detto fra noi, sapevo che non avresti potuto stare lontano da me.
Sapevo che, prima o poi, saresti ritornata dal Wilde

 
Dopo quella frase, lei si voltò e si perse nei suoi caldi occhi verdi mentre lui si fermò ad ammirare i suoi luminosi occhi viola, ancora lacrimanti per aver ritrovato quell'amore perduto
 
Se sai che io sarei tornata? Si, si, lo sapevi.
Se sai che noi due...anzi, noi tre, cambieremo il mondo?
Lo vedremo.

 
 
E ci fu un bacio. Un bacio carico di passione e di amore, capace di spezzare i rimorsi e di riunire quei frammenti di un sogno apparentemente andato perduto.
Quel bacio tra i due piccoli mammiferi che altro non era che testimonianza di quanto avevano previsto.
 
Era finalmente ora di dare spazio alla nuova generazione.
 
Era finalmente arrivato il momento di cambiare il mondo.
 
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ANGOLO DELL'AUTORE
 

Signori e signore, lettori e recensori, bentornati tra le righe della mia storia.
Stavolta non voglio dilungarmi troppo nella spiegazione, ma mi limiterò a dire che ho preso spunto da uno dei migliori fancomic che abbia visto finora.
Vi sto parlando di "I will survive" di Borba.
Un fumetto davvero fantastico che, personalmente, vi consiglio di leggere.
Ad ogni modo dato che il finale del fancomic non è stato di mio gradimento, per quanto verosimile potesse essere, eccomi qua, a dare una mia personale esposizione dei fatti.
E, oltre il sopra citato fancomic, un altro spunto l’ho avuto ascoltando questo brano, "Return to the wild" di Tobu, dal titolo pressoché identico.

E l'immagine, il cui titolo è "Judy's Dream" invece, è frutto di una ricerca casuale su Deviantart. L'artista si chiama Firemaster1 e lo potere trovare sulla piattaforma sopra citata al seguente indirizzo https://www.deviantart.com/firemaster1

Credo che possa rappresentare al meglio tutto quello che ho voluto descrivere nel mio brano

Le coincidenze...quelle che sembrano fatte apposta per essere trovate.
 
Beh...che altro aggiungere...spero che sia stato di vostro gradimento e che anche stavolta abbia fatto breccia nei vostri cuori.
 
Come sempre, un ringraziamento a tutti voi lettori e recensioni...senza di voi, il fandom non avrebbe senso di esistere.
 
A presto.
 
Enzo
  
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