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Autore: bbhyung    05/07/2019    1 recensioni
Non è vero che l'amore non basta.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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our love has gone cold
 
 
Dopo essermi passato la mano sul braccio mi sembra di ricordare una sensazione familiare, è come un déjà-vu, ho già percepito questo tocco leggero e non passa molto prima che io ricordi, un tempo eri tu a toccarmi in questo modo.
Sono passate settimane dall’ultima volta in cui ci siamo visti e due mesi da quando ci siamo presi la nostra pausa, per te di riflessione, per me ingiustificata. Io non ho bisogno di riflettere, mi basta il tempo minimo per elaborare la domanda “cosa provo per Park Chanyeol?” nella mia testa e ho subito la risposta. Non penso smetterò mai di amarti, di desiderarti accanto a me, di immaginare le tue mani sul mio corpo e le tue labbra sulle mie. Anche in questo momento, non faccio altro che pensare a te.
Mesi fa le riunioni del nostro gruppo mi rendevano spensierato e felice, ero impaziente di passare delle ore con i miei migliori amici e con te. Ora vorrei solo non essere costretto a sedermi allo stesso tavolo con te, vorrei non dover fingere di non provare niente, sarei contento se non avessimo mai litigato, se potessimo comportarci come una volta.

Mi manchi.

Era triste e difficile vederci poco a causa dei nostri molteplici impegni, ma quel paio di volte a settimana che riuscivamo a passare insieme bastavano a darmi la forza per affrontare qualsiasi cosa. Lo hanno notato tutti che ne ho bisogno ora che non ci sei, anche i miei genitori mi vedono “spento”, “stanco”. Sono solo stanco di starti lontano e di fingere che non mi importi. Mentre il mio taxi si avvicina al nostro ristorante di fiducia e all’albergo che ci ospiterà stanotte provo una forte mancanza per quelle sere in cui non vedevo l’ora che la cena finisse per poter andare in camera con te, era il mio momento preferito in assoluto. In quegli attimi pensavi solo a me, tutto ciò che dicevi o facevi era per me, ogni singola parola era speciale. “È questo il posto.” quasi mi domanda l’autista, fermandosi e aspettando che lo paghi. Dopo avergli lasciato anche la mancia esco dal taxi ed entro nella struttura, fa molto freddo ma so che ci saranno molteplici stufe accanto ai tavoli quindi abbandono il mio cappotto all’ingresso e mi dirigo verso la reception.

“Baekhyun, è un piacere rivederti.” la proprietaria mi sorride. “I tuoi ragazzi sono al tavolo venti, ti accompagno.”

“Non si preoccupi.” rispondo cortesemente, faccio il mio ingresso nella sala principale e osservo il tavolo alla fine della stanza, quello che viene puntualmente prenotato da Junmyeon. Solo tre sedie sono occupate, Jongdae accanto alla finestra, Minseok alla sua destra, tu di fronte a lui. Solitamente il mio posto sarebbe stato alla tua destra — le due coppiette vicine, come diceva sempre Jongin — ma non appena mi avvicino decido di sedermi accanto a Jongdae. Ci salutiamo, Minseok si congratula con me per i traguardi che ho raggiunto ultimamente e Jongdae fa lo stesso, tu guardi il tovagliolo che si trova davanti a te senza degnarmi di uno sguardo. Ben presto arrivano anche gli altri, sarà che mi sono spesso confidato con Sehun ma lui ha uno strano sesto senso, mi chiede più volte se va tutto bene e fa il possibile per farmi ridere. Quando mi volto verso di te però, è come se tutte le cose belle sparissero. Se non posso avere la migliore, che senso ha tutto il resto?
La cena finisce più tardi del previsto e ci apprestiamo a dirigerci tutti verso le camere, Jongin ci saluta perché domani ha degli impegni e non può trattenersi qui. Anche io saluto tutti, tu mi guardi per la prima volta negli occhi e mi sorridi, e una volta andato nella mia stanza non vorrei fare altro che piangere e stringerti forte. Mi do una sciacquata veloce in bagno, fortunatamente indosso dei vestiti comodi con i quali posso dormire senza problemi, mi metto a letto e spengo la luce. Rimpiango di non aver detto a Junmyeon di non prenotare la camera per me, a quest’ora sarei potuto essere a casa mia a mettere in ordine e a giocare al computer, invece sono bloccato in questo albergo che non fa altro che ricordarmi di te.

A causa della stanchezza mi sembra quasi di prendere sonno, sento gli occhi pesanti, stavo per crollare quando sento qualcuno bussare alla mia porta. Lo ignoro, ma poi lo sento di nuovo e capisco che non è stato un semplice errore. Mi sollevo e sblocco la serratura, apro leggermente la porta e rimango quasi paralizzato non appena ti vedo in piedi, davanti a me. “Posso entrare?” mi chiedi, non ho la forza di dire no o di sbatterti la porta in faccia, la apro e ti lascio passare. Non mi hai parlato per tutta la sera e ti presenti qui? Vista la tua faccia tosta è più che normale, in effetti. “Come stai?”

“Stavo provando a dormire.”
“Pensavo che magari avremmo potuto parlare, se ti va.” avanzi fino a sederti sulla poltroncina e io vado a mettermi sul letto. Non provo nessun tipo di imbarazzo nello stare con te, anche dopo tutto quello che è successo mi sento totalmente a mio agio. “Ti stavo pensando.”
“Ah, davvero? Non lo avrei mai detto.” mi sembra quasi surreale di averti di fronte a me.
“La stanza in cui dormo è quella dove siamo stati insieme l’ultima volta che siamo venuti qui.” ti vedo esitare. “Beh, l’ultima volta che siamo stati qui da fidanzati.”

Non c’è bisogno di spezzarmi il cuore ogni volta, Chanyeol.

“Non mi dici niente?”
“Come te la passi senza di me?” domando, non pentendomi di una sola parola. Ti vedo sorridere e guardare altrove.
“Sono stato impegnato col nuovo album, è stato tutto molto frenetico quest’ultimo mese. Ti ho scritto una canzone.”
Sento come se il mio cuore non avesse mai battuto così velocemente, anche il mio respiro diventa più irregolare. Eppure non mi hai detto niente di strano, spero che tu non lo noti, non voglio che pensi che hai ancora tutto quest’effetto su di me. “Da quando scrivi cose per i tuoi ex fidanzati?”
“Da quando ero chiuso nel mio studio con l’ordine di portare un testo finito al mio produttore per quella stessa sera e tutto quello che mi venivi in mente eri tu.”
È buffo, come io non riesca quasi a crederci. Rimango in silenzio per un bel po’, poi mi decido a dire qualcosa. “E com’è, questa canzone?”
“Bella, è stata subito approvata. Potrai sentirla quando uscirà.”
“Dato che non stiamo più insieme non ho diritto ad ascoltare in anteprima le canzoni? Capisco.”
Ti vedo sorridere e sento il mio cuore fare male, è un dolore fisico, che riesco a percepire. Vorrei solo che venissi ad abbracciarmi, non m’importa se il giorno dopo sarò costretto ad affrontare la realtà e tutto il resto, ora avrei solo bisogno di te e di averti vicino, ma l’orgoglio mi impedisce di dirlo.
“Tu mi pensi?”
“Se ti penso?” è quasi ironico ricevere una domanda del genere da parte tua. “Chanyeol.” pronunciare il tuo nome fa molto male. “Da quello che ho capito ora definisci la nostra pausa molto di più, ci siamo lasciati del tutto, vero? E lo hai deciso tu.”
“So che non volevi —.”
“Ma te ne sei fottuto.”
Ti vedo sospirare e portarti una mano sul capo. “È proprio per questo che abbiamo litigato l’ultima volta, perché tu non mi capisci e ti rifiuti di ascoltarmi.”
“Dici che l’amore non basta, ma la verità è che quello che provi per me è debole, non è più come una volta. Non riesci a sopportare tutto perché la tua motivazione è completamente sparita e io non sono abbastanza, è così?”
“Non credere che io non ti pensi ogni giorno perché ti sbagli.”
Rido dato che la situazione ha preso una piega assurda, tu mi guardi contrariato e offeso, quando l’unico offeso dovrei essere io. “Sei venuto qui per rinfacciarmi tutto? Perché in quel caso puoi anche andartene, non ho voglia di stare a sentirti.”
“Tu pensavi che mi fossi presentato alla tua porta per venire a letto con te e fare finta che vada tutto bene? Solo perché mi manchi? Mi manchi da morire ma non riesco a sopportare tutto questo, hai ragione. E non farò finta che non sia successo niente perché altrimenti questa pausa non sarà servita, invece mi ha aiutato moltissimo a capire cosa voglio.”
Rimango in silenzio, queste parole mi fanno male. “Esci dalla mia stanza.” dico con un filo di voce, voltandomi e poggiando le mani accanto al viso. Non so se riuscirò a trattenere le lacrime, sono per lo più lacrime causate dalla rabbia — sono passati due mesi e non hai ancora capito come mi sento, non mi capirai mai.
Ti sento sollevarti e aspetto di udire anche il rumore della porta che si apre e si richiude, ma ciò che percepisco è solo il materasso che si muove sotto il mio corpo, e te che ti sei sdraiato accanto a me. “Tu credi che io non ti ami, ma non è così.” dopo queste parole mi mordo il labbro per provare a non singhiozzare, sento una lacrima scivolare lungo la mia guancia e cadere sul cuscino. “All’inizio credevo che mi sentissi male solo perché erano passati pochi giorni dalla nostra rottura, andando avanti ho capito che non mi sarebbe passata e che… volevo solo riaverti con me. Mi capitava di pensare a qualcosa e mi ritrovavo sul punto di chiamarti per dirtela, non sai quante volte ho digitato il tuo numero e l’ho ricancellato, infinite, in questi ultimi mesi. È colpa mia se è successo questo e ti chiedo scusa se hai sofferto.”
“Cosa vuoi?”
“Che mi perdoni. E che smetti di piangere.”
“Ho pianto davanti a te due mesi fa, non hai battuto ciglio e mi hai lasciato comunque.”
“Ero arrabbiato.”
Ormai riesco a fatica a parlare. “E io sono arrabbiato adesso.”
“Non voglio passare un giorno di più senza arrivare alla sera e non chiamarti, non sentirti, non venire a casa tua. Baekhyun.” sento la tua mano toccarmi la schiena. “Girati.” dici, ma io resto fermo. Ben presto il braccio insieme alla mano che prima mi stava solo toccando finisce per abbracciarmi, abbasso lo sguardo e la osservo dopo tanto tempo. “Stasera non riuscivo neanche a guardarti, mi sentivo uno stupido, dopo tutto quello che ho fatto per allontanarti avevo ancora bisogno di te.”
“Perché volevi allontanarti da me?” chiedo. “Perché?”
Non rispondi, mi stringi più forte e io uso le dita per asciugarmi le lacrime. “Non lo so.”
“Bugiardo.”
“Credevo che sarebbe stato più facile, va bene? Invece non ha fatto altro che farmi stare peggio.”
Mi decido a parlare. “Io ti amo, non mi sono mai sentito come se non potessimo superare qualsiasi cosa.” rispondo a malincuore. “Ma se tu non provi lo stesso, che senso ha che io ti perdoni? Mi ferirai ancora.”
“Non ho intenzione di farlo, fidati di me.”
Sorrido e mi volto, finisco subito per guardarti negli occhi e le tue dita arrivano sul mio volto, le passi su una guancia e asciughi le ultime lacrime che erano rimaste su di essa. Mi decido ad abbracciarti e mi sento completo, hai l’altra metà del mio cuore e senza di te non avrebbe mai continuato a battere davvero. Hai sempre mantenuto le promesse che mi hai fatto, quindi riesco a crederti, mi è difficile pensare che tu stia mentendo.
“È un sì?” mormori a un certo punto.
“Ti amo Chanyeol, non ho fatto altro che sperare che potesse tutto tornare come prima.” sollevo il capo, continuo a guardarti e ti vedo avvicinarti a me, chiudo gli occhi e mi godo questa dolce sensazione che non ero riuscito minimamente a dimenticare.

Le tue labbra sono fatte per stare sulle mie.
  
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