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Autore: kissenlove    17/07/2019    0 recensioni
Il sogno di diventare una giornalista affermata rischia di mettere a repentaglio i progetti di Hanna Lewis, costretta a una difficile scelta tra un'importante proposta di lavoro e l'amore. La scelta non è semplice, ma la ragazza è certa che l'amore per il suo fidanzato sia più forte della distanza. Parte con la consapevolezza di tornare e riprendere da dove avevano lasciato, ma più passano gli anni, più quel sentimento sbiadisce.
Hanna diventa una giornalista affermata. Ora che la vita le sorride e ha ottenuto quello che voleva, comincia a chiedersi cosa sarebbe successo se invece non fosse mai salita su quell'aereo.
Ma se il destino le concedesse un'altra chance? L'ultimo biglietto per la felicità? Prendere o lasciare?
(I personaggi utilizzati fanno parte di serie turche, quali Cherry Season e Kiralik Ask).
Genere: Drammatico, Slice of life, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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I personaggi di questa storia sono ispirati alle serie Cherry Season e Kiralik Ask
Copertina di proprietà dell'autrice.
Vietato copiare.








Tutto il mio Cuore 
♦ AMORE TRA LONDRA E SEATTLE  ♦







 
Capitolo 1.





 
«Quando il destino ti da' un'altra chance,
   non puoi più tornare indietro.»









 
Channel 8.
Seattle.
Quella chiamata. 
Capita tutto così all'improvviso, quando meno te l'aspetti.
Avevo pianificato tutto nei minini particolari: dopo il college mi sarebbe aspettata una realtà ben diversa. Quando sei lì dentro lotti ogni giorno per dare tutti gli esami e trascorri notti intere a partecipare alle feste dei campus per non fare la figura dell'asociale. E' un mondo diverso, non si ha nessuna preoccupazione, mangi, studi, dormi. Una routine noiosa, direi. Invece quando esci fuori inizia la vera sfida, ti devi abituare al ritmo. Per prima cosa devi cercare un appartamento e poi un lavoro.

Quello che pensavo di fare io dopo il college era risparmiare per il matrimonio. 

Ci siamo fidanzati giovanissimi ma non avevamo dubbi sul nostro futuro: volevamo stare insieme, per sempre. E ora questa proposta, così inattesa che mi ha sconvolto.

Ero stata selezionata proprio io, Hanna Lewis. Sarei entrata a far parte di una delle emittenti televisive più importanti di Seattle. Non avevo idea di come organizzarmi, mi sarei dovuta lasciare alle spalle la mia famiglia, il mio fidanzato per concentrarmi sul lavoro, e dalle parole del direttore non ci sarebbe stato spazio per altro. Nè figli, né amore. Una carriera richiedeva dei sacrifici.

Avevo paura, affrontare una relazione a distanza non rientrava fra i miei piani.

Dovrei sentirmi la ragazza più fortunata del mondo per aver trovato il vero amore, non tutte hanno il privilegio di riconoscerlo al primo sguardo. Certo, non si può dire che la nostra storia sia stata una favola. Ci sono stati alti e bassi, ma li abbiamo superati. Spero che questo nuovo lavoro non crei una crepa nel nostro rapporto, amo troppo Darly e il pensiero di doverlo lasciare per due anni mi logora.

Sto svuotando l'armadio per preparare l'occorrente, quando sento il citofono.

"Sicuramente è Darly."

Scendo di sotto infilandomi un maglione e apro la porta. Vederlo in piedi di fronte a me mi lascia senza fiato.

– Ciao! 

Mi guarda le gambe con un sorriso malizioso, poi mi accarezza la guancia con la punta delle dita.

– Ne ho approfittato per farti un saluto. Felice per questa sorpresa?

– No... - mi fissa corrugando la fronte e mi lascia un pizzicotto. - Ehi! Stavo scherzando, che modi!

Mi sposto di lato per farlo entrare.

– Non sono divertenti i tuoi scherzi, Han - mi blocca contro la porta ponendo i suoi palmi ai lati della mia testa. 

– Non lo faccio più... okay?

Il suo viso si rilassa mentre mi sfiora le labbra, e come ogni volta uno sciame di farfalle si propaga nel mio stomaco. Il bacio dura così poco, i miei muscoli prima contratti si abbandonano completamente nella sua stretta. Darly ha gli occhi chiusi mentre il ciuffo gli ricade sulla punta del naso. Le mie labbra conservano il suo sapore, che si mescola a quello amaro delle lacrime. Mi mancherà tutto. Gli abbracci, le sue braccia, le labbra morbide e perfette, le fossette che riaffiorano ogni qualvolta mi sorride. 

– Ti amo tantissimo. Non dimenticarlo. - gli lascio una lieve carezza sul mento con la punta delle dita.

Lui alza un sopracciglio, sorpreso. 
– Anch'io, Han. Da impazzire.

Ho sempre amato questo nomignolo, mi ha sempre fatto sentire la sua piccola. Ricordo la nostra prima uscita, frequentavo il primo anno di collge ed avevo un orribile caschetto. Quella sera non feci altro che fissargli le labbra, — non che non avessi mai visto quelle di un uomo —, ma quelle di Darly erano perfette. Sentivo il bisogno di toccarle, ovviamente non ci baciammo, successe due mesi dopo durante le solite feste di confraternita, a cui io avevo deciso di non voler andare. 

Mi lascia un altro bacio e sorride, quasi tentenno nel dirgli la notizia. Sembra al settimo cielo e non vorrei rovinargli la giornata con la mia improvvisa partenza. E se la prendesse male?

Scuoto la testa. 
Non devo pensare che andrà male.

Apro il frigo per prendere qualcosa. Darly mi afferra per la vita, appoggiando il suo petto alla mia schiena.
– Non ti va di mangiare niente?

Poggia la bocca sulla mia testa. – No, grazie. Ho mangiato prima di venire.

Richiudo l'anta e mi volto, facendo incontrare i nostri occhi.

Purtroppo non siamo passati ancora alla fase successiva della nostra relazione, quella carnale. Darly ha voluto rispettare la mia decisione di aspettare un altro po', anche se mi sentivo in colpa nei suoi confronti. Non abbiamo avuto ancora nessun rapporto fisico. Non mi sento pronta, ma sono consapevole che accadrà prima o poi. Bisogna solo attendere il momento giusto. La mia felicità è la priorità. Il contatto fisico si limita a piccoli gesti, come sfiorare le sue mani o intrecciarle. Ciò che desidero è percepire la sua pelle, ogni emozione, godermi i suoi baci senza alcuna fretta. E so che Darly vuole lo stesso.

Saliamo di sopra, dove ho lasciato la camera in disordine; la valigia è ancora sul letto e le ante dell'armadio spalancate. Non ho avuto tempo di rimettere a posto.

Apro la porta facendolo entrare per primo.

– Scusami il disordine, tesoro.
Non dovrei giustificarmi, conosce bene le mie abitudini. Sa che sono una disordinata cronica e che quando voglio una cosa non la trovo mai. E' lui quello ordinato nella coppia, che mette ordine nei cassetti e io mi diverto a farlo impazzire. Mi piace quando si arrabbia, non riesce a tenermi il muso per più di mezz'ora. Il suo broncio è adorabile.

– So che sei una disordinata cronica! - lo guardo male facendolo sghignazzare.

Sposto la valigia sul pavimento e ci sdraiamo sul letto. Amo il calore della sua pelle e le sue mani che vagano sul mio corpo. Mi sento protetta, capace di affrontare qualsiasi situazione. Appoggio la testa sul suo petto in silenzio, mentre mi accarezza delicatamente i capelli, cosa che ha il potere di rilassarmi.

– Hai avuto una giornata pesante? - gli chiedo.

– Un po'... Tu? - ridacchia, facendomi incontrare i suoi occhi rivolti verso il muro, dove ho attaccato le nostre foto. 

La nostra storia non è iniziata con il classico colpo di fulmine. Non ci sono stati scontri, magliette macchiate o blackout improvvisi. L'ho rivisto più volte, prima di innamorarmi di lui, anche se mi ero ripromessa a me di non dare importanza ai ragazzi come lui. Darly, in apparenza, era il classico ragazzo che amava prima una ragazza e poi ne frequentava un'altra. Il tipico "ragazzaccio" dei film. Poi col tempo ho capito che dietro quell'armatura si nascondeva un ragazzo che voleva essere soltanto amato.

– Mentirei se ti dicessi di no. Fare il modello non è così semplice come sembra. Devi sempre sorridere di fronte alla telecamera, fare tutto quello che ti chiedono e metterti in posa!

– Non fare il vecchio brontolone dai! Tanto lo so che ti piace quello che fai.- ribatto.

– Tu mi conosci troppo bene Han. E' impossibile dirti una bugia anche se volessi. E' questo che mi piace di te. Sei schietta, sincera e fai le tue scelte in modo consapevole. Sei una persona coraggiosa e ti amo per questo.

Appoggia il mento sulla mia spalla avvolgendomi l'addome con le braccia. La tensione mi divora lo stomaco. Lui si fida di me, e la prima cosa a cui riesco a pensare è come rimandare il più possibile il momento della verità. 

– Tu ti fidi davvero di me?- mormoro.

Lui non risponde, sembra immerso nei suoi pensieri. Starà pensando a cosa mi stia passando per la testa, e io mi sento una traditrice. Dovrei essere felice di stare insieme nella nostra bolla di felicità, invece gli sto raccontando un mucchio di bugie. I nostri piani per il futuro erano chiari: volevamo sposarci, i soldi non sarebbero stati un problema e con questi avremmo acquistato una casa in riva al mare, dove poter costruire la nostra famiglia... e quella proposta avrebbe rovinato tutto.

Forse sarebbe potuta funzionare una relazione a distanza. Ci saremmo visti attraverso una webcam, ma mi sarebbe mancato più dell'aria averlo accanto. 

Il Chanel 8 è il mio sogno ma Darly è l'uomo che amo, e due anni sono un eternità.

Non riesco a ragionare. Il cuore e la mente corrono in direzione opposte. La prima mi dice di restare e continuare i nostri progetti, ma la seconda mi consiglia di pensare a me per una volta, a quello che vorrei per la mia vita professionale. Vorrei diventare una giornalista... 

Anche Darly mi lasciava spesso sola quando lavorava oppure visitava i suoi parenti a Berlino. Erano 186 chilometri di distanza da Londra. La famiglia di Darly ha avuto di conoscermi durante le ricorrenze natalizie, dove ho conosciuto anche il fratello di Darly. Non si somigliano affatto, ma il loro legame non si è mai spezzato nemmeno quando l'altro si sposò andandosene di casa. 

Persa nei miei pensieri, non mi rendo conto che Darly ha spostato le mani dal mio addome.

– C'è qualche problema, piccola? Sei così silenziosa...- domanda.

Mi sposto mettendomi di fronte a lui senza incrociare i suoi occhi. Sono combattuta se parlarne o meno, ho paura che possa prenderla male, ma so che mi aspetterà per continuare i nostri piani familiari. Seattle non è esattamente dietro l'angolo, ci dividerà l'oceano, ma troveremo sempre il modo di sentirci e quando tornerò ci sposeremo e costruiremo la nostra famiglia, come l'avevamo sognato.

– Han? - mi richiama, ed alzo gli occhi pronta ad immergermi in quei pozzi scuri, che mi traffiggono il petto.

– Devo dirti una cosa importante.

– Così mi spaventi. - è teso, lo sento dal tono. - Ti ascolto, amore mio. Cosa c'è?

– Darly, io... - guardo le nostre mani intrecciate, come se volessi imprimerle nella mente. – Stamattina ho ricevuto un'email. Si tratta di quella proposta di lavoro, a cui avevo inviato il curriculum.

– Una proposta... di lavoro? - continua.

– Sì. E ho deciso di accettare. -

Il mio ragazzo si apre in un sorriso rilassato. 
– Questa è una splendida notizia, tesoro! Questo è il lavoro di cui mi hai sempre parlato?

– E' quello.- rispondo monocorde, abbassando gli occhi. – Devo partire domani.

– Il lavoro non è a Londra? - 

Un piccolo sforzo.
– No. La sede è a Seattle.

Rialzo il viso per studiare la sua espressione e rilasso i muscoli facciali quando vedo il suo sorriso. Darly ha sempre creduto nel mio talento. Al compleanno di suo fratello mi diede in mano il microfono per anticipare l'ingresso del festeggiato. Ero a mio agio, come se fossi nata per quel lavoro. 

– Perché non ti vedo sorridere? Hai l'opportunità di realizzare il tuo sogno!

– Lo so Darly, ma saranno due anni. Io non... - lui mi blocca all'istante. 

– Non puoi rinunciare! Anch'io mi sposto per lavoro e so come ci si sente a dover partire dall'oggi al domani... ma non devi pensare che ti stia mandando via. Io ti amo e so che per te è lo stesso. So che mi ami e non vuoi che questo distrugga i nostri piani - sgrano gli occhi. Mi ha letto nel pensiero? - Non puoi rinunciare per questi, saresti sciocca perché quest'opportunità capita una sola volta. Il nostro amore sopporterà anche questa sfida. Sono sicuro che questi anni passeranno senza che tu te ne accorga.

Rido fra le lacrime. Il suo pollice mi sfiora delicatamente le guance. 

– Sarò qui ad aspettarti. Te lo prometto. E poi il Chanel 8 ha bisogno di una giornalista come te.

– Darly se non vuoi che parta io lo farò! Potrei anche rifiutare.

Mi da' un leggero bacio sulle labbra. 
– Neanche per sogno. Tu ci andrai e chiusa la questione. Mi lascia altri baci fino a raggiungere il lobo. – Ora chiudi gli occhi.

–Perché? 

– Fallo e basta.

– Okay... 

Nonostante l'iniziale confusione mi convinco a farlo. Dietro le palpebre chiuse sento il cassetto del comodino aprirsi di scatto e sorrido instintivamente. 

– Non sbirciare. - ordina.

Chiude e appoggia qualcosa sul letto, sfiorandomi la gamba. 

– Hai finito? - domando impaziente. Ricevo un colpetto sul naso. – Non ce la faccio più! Che stai facendo?

Apro lentamente gli occhi senza la sua approvazione. Darly sbuffa, fra le mani ha un filo di cotone rosso. Arriccio la fronte chiedendomi che cosa vorrà farci.

– Dammi il tuo mignolo sinistro. - non discuto e ci avvolge intorno il filo, poi ripete il gesto col suo. “C'è una specie di leggenda. Si chiama il filo rosso del destino. Ogni persona porta, fin dalla sua nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella. Il filo ha inoltre la caratteristica di essere indistruttibile: le due persone sono destinate, prima o poi, a incontrarsi e sposarsi. E io mi sto impegnando a rispettare questo giuramento. Ora ti chiedo: vuoi fare lo stesso?”.

Ho gli occhi lucidi per le sue parole. Mi porto una ciocca dietro l'orecchio e alzo la mano a metà dei nostri volti, osservando quel filo che ci unisce tra Londra e Saettle.

– Sì. Mi impegno a rispettare questo giuramento. Ti amo tanto Darly, e questo non cambierà neppure con la distanza.

– Ora il nostro amore sarà eterno.

 









***






Darly ha insistito per accompagnarmi all'aereoporto, anche se averlo al mio fianco rende tutto più difficile. Non mi piacciono gli addii, e anche se sarà per due anni, ho l'impressione che quando metterò piede sull'aereo la mia vita si sconvolgerà definitivamente. Ho paura di dimenticare quello che sto lasciando: la mia vita a Londra, il mio fidanzato, la mia famiglia... che cosa succederà se decidessi di non tornare più?

Questa domanda non fa' che gironzolarmi nella testa, ma preferisco non pensarci. Mi accomodo sulla sedia, guardando il passeggio. Darly prende posto accanto a me, rivolgendomi uno sguardo nervoso.

– Come ti senti? 

– Nervosa.

– Per il colloquio? - annuisco in risposta. - Non preoccuparti, andrà benissimo e tu diventerai famosa.

– Sei troppo positivo, Darly. Non farò subito i servizi, al massimo porterò il caffè.

Ancora qualche minuto prima che l'altoparlante segnali la partenza del mio volo. Già assaporo la nostalgia dell'aria piovosa di Londra, immagino che a Seattle ci sia un clima completamente differente. La voce registrat risuona per tutto l'aereoporto, facendoci sussultare entrambi.

– Han... tornerai, vero? - chiede improvvisamente facendomi sollevare dalla sua spalla. Per la prima volta nel suo volto leggo la paura. Come può pensare che non tornerò più? Non posso e non voglio lasciarlo. Abbiamo quel filo rosso che ci unisce dovunque saremo. Abbiamo dei progetti. Un matrimonio, figli... 

– Promettimelo - mi guarda fisso negli occhi.

– Io tornerò. Devi esserne sicuro e costruiremo la nostra splendida famiglia.

Sorride rincuorato e tira fuori lo stesso nastro di ieri, a cui ha attaccato una chiave.

– Questa è la chiave della nostra casa. Custodiscila. La prendo felice e mi sporgo per dargli un bacio. – E da questa cominceremo tutto, quando tornerai da Seattle.

Gli altoparlanti annunciano nuovamente il mio volo e sono costretta a malincuore ad alzarmi. Stringo le mani di Darly un'ultima volta e seguo gli altri passeggeri che si dirigono verso il check-in. Mi volto con gli occhi lucidi. Darly si è alzato e mi guarda a sua volta, facendomi un cenno con la mano.


“Amore mio. Aspettami. Tornerò presto.”









To be continuend...

 
 

 



 
 

 


 
 





 

 












 
 


 
   
 
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