Era sola, la piccola farfalla. Calpestata e abbandonata sul freddo marciapiede, le sue urla invisibili erano udite solo dal vento. La morte fu tentata a farle visita, non desiderava altro in quel momento.
Era viva, ma non avrebbe più volato.
Era viva ma aveva perso i suoi colori. Le sue ali gialle del colore del sole ormai erano grigie, sbiadite.
Dinanzi alla farfalla sofferente c’era una ragazza. Guardando quella povera creatura rivisse un ricordo che temeva l’avrebbe perseguitata per sempre. La giovane pianse come aveva fatto quella maledetta notte, le lacrime avevano soppresso le urla.
Lei era come quella farfalla.