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Autore: LilithGrace    18/08/2019    0 recensioni
"Chiedermi di accompagnarlo in Svezia per qualche giorno mi ha resa la persona più felice del mondo.
Finalmente potrò visitare con più calma Stoccolma, conoscere i suoi amici e chissà, forse anche la sua famiglia… Già, la sua famiglia… Come mi presenterà a loro? Mi presenterà come la sua ragazza?" (tratto dal primo capitolo)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Stefan Levin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera a tutti!
Mi scuso con chiunque stesse seguendo la mia storia per averla eliminata così di punto in bianco. Ho scelto di farlo per questioni stilistiche, ho deciso di rivedere i capitoli, rivisitarli e correggerli affinché la lettura fosse più scorrevole ed armoniosa.
La trama, in sé, rimarrà uguale e soprattutto cercherò di ricaricare tutti i capitoli vecchi in tempi brevi così da non annoiarvi troppo.
Mi scuso anche per le lunghe pause che intercorrevano tra un capitolo ed un altro, ma tra RL e blocco dello scrittore non ero riuscita  a dare a questa storia l’attenzione che meritava.
Auguro a tutti voi una serena lettura, ringrazio chi dedicherà a questa storia del tempo anche solo per una lettura.
Un ringraziamento speciale va a CKS per avermi aiutata a superare questi ostacoli da scrittore. 
Grace


   °°°

Chiedermi di accompagnarlo in Svezia per qualche giorno mi ha resa la persona più felice del mondo.
Finalmente potrò visitare con più calma Stoccolma, conoscere i suoi amici e chissà, forse anche la sua famiglia… Già, la sua famiglia… Come mi presenterà a loro? Mi presenterà come la sua ragazza? Appoggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi cercando di dormire, sebbene le poltroncine dell’aereo non siano proprio comodissime.
Quando finalmente riesco ad appisolarmi, tra un pensiero ed un altro, sento la voce del pilota comunicare che da lì a breve saremmo atterrati.
Fuori l’aeroporto ad aspettarci ci sono i genitori di Stephan, una coppia di signori sulla cinquantina, molto ordinati ed entrambi biondissimi; A primo impatto non avrei saputo dire a chi dei due Stephan somigliasse di più, ma guardandoli più attentamente durante il tragitto tra l’aeroporto e la loro dimora, posso affermare che sia la fotocopia della madre; Lei si chiama Ethel e parla bene il tedesco essendo una professoressa di lingua alle scuole superiori, ciò sicuramente mi aiuterà ad aprirmi.


Finalmente arriviamo alla nostra meta, nel quartiere di Östermalm, nel pieno centro della capitale. La casa è accogliente, non troppo grande, ideale per una famiglia di sole tre persone; mi fanno fare un giro: tutte le stanze arredate con lo stile tipico del nord Europa, curata nel minimo dettaglio. La camera del mio ragazzo è proprio come la immaginavo: toni sul bianco, minimal e ordinata… tremendamente ordinata, un po’ come lui.
Mi guardo intorno curiosa e ci sono davvero tantissimi trofei di calcio, medaglie e foto… foto di Stephan da bambino, con gli amici, al mare e più di un paio abbracciato ad una ragazzina bionda, occhi azzurri e dal viso molto dolce oltre che carino, altre dove si scambiavano un bacio innocente o semplicemente avevano i visi vicini… deve essere Katarina.

Scuoto il capo come per distogliere quelle immagini dalla mia testa e mi siedo sul letto, chiedendomi dove avrei dormito e dove avrei potuto mettere le mie cose.
Da dietro la porta, fa capolino la testolina bionda della madre di Stephan: “Posso?” mi chiede indicando il posto sul materasso accanto a me. Le sorrido e mi scanso appena, lasciandole un po’ di spazio: “la camera di Stephan è esattamente come la immaginavo…” sorride alla mia affermazione e annuisce: “E’ esattamente come l’ha lasciata quando si è trasferito in Germania…”
A:“E’ sempre stato a Monaco?”
E:“No, prima giocava a Colonia…”
A:“Ah… si vede che non seguo il calcio” rido sottovoce: “neanche l’avevo riconosciuto quando lo incontrai qui per la prima volta”. Sorride e mi guarda: “Allora sei tu la ragazza bizzarra della fontana! Mi ha parlato di te e mi ha anche detto che sei una bravissima ballerina!”
Arrossisco appena e annuisco: “Erano una bella coppia…”, dico indicando  le foto con gli occhi.
Ethel annuisce un po’ pensierosa: “E’ stato un brutto colpo per mio figlio” dice poggiando la sua mano sulla mia “ma sono felice abbia trovato una brava ragazza come te… hai dimostrato di sapere come stargli accanto senza soffocarlo con le solite frasi e questo è stato molto importante per lui. Già da come mi aveva parlato di te, mi avevi fatto un’ottima impressione ed ora che ti ho conosciuta, ne sono più che convinta.”
Si alza e fa per andare via: “spero non ti dispiaccia, ma mi son presa la libertà di decidere di farvi dormire insieme qui, in questa stanza”. Così dicendo, mi lascia sola nella stanza a sorridere come un’ebete.


                                                              

Raggiungo timidamente la cucina e Stephan mi sorprende abbracciandomi da dietro e lasciandomi un bacio innocente sul collo; si siede su una sedia e mi trascina sulle sue gambe: “Stasera ti farò conoscere uno dei miei compagni di nazionale” mi lascia un bacio sulla tempia “L’appuntamento è per le 23 in punto, non un minuto prima né uno dopo”.

                                                                        ***


Dopo cena, corro a farmi una bella doccia e a prepararmi per l’imminente serata. Come al solito, ho scelto un abbigliamento abbastanza comodo pantaloni a sigaretta color cipria, tronchetti neri ed un top nero. Stephan, invece, indossa un paio di pantaloni scuri ed una semplice camicia bianca con la giacca del medesimo colore dei pantaloni.
Mentre finisco di truccarmi, sento il telefono vibrare:

Whatsapp: Die drei Kleinen Schweine

From: Yvone
-“Come va? Siete arrivati? Dove dormirai? Come ti hanno accolta? Stasera che farete, i porcellini o uscirete?”

From: Anja
-“Stiamo bene, dormirò con Stephan in camera sua, mi hanno accolta bene e stasera usciremo, anche se una cosa non esclude l’altra. :)”

From: Jörg
-“Yvone, ti sei meritata questa risposta. Brava la mia piccola Anja, stai diventando adulta <3”

From: Yvone
-“Mi sto commuovendo… stai diventando grande”

From: Anja
-“Piantatela, siete ridicoli lol ci sentiamo più tardi!”

Stephan mi prende il telefono dalle mani e compone un messaggio sulla chat di gruppo:

From: Anja
-“Sono Stephan… confermo ciò che avete detto”

Lo riprendo e leggo ciò che aveva scritto. Divento rossa all’istante: “Vi odio, lo giuro…” piagnucolo. Sento vibrare il cellulare e lo sblocco per leggere le risposte:

From: Yvone
-“AHAHAHAH lo dice anche lui, visto?”

From: Jörg
-“Mi raccomando, usate sempre le protezioni!”

From: Anja
-“Certamente (Sono di nuovo Stephan)”

Mi riprendo il telefono e lo metto in borsa, indossiamo i nostri cappotti ed usciamo;
Camminiamo mano nella mano tra le strade della città, ridendo e scherzando come mai avevamo fatto prima, fino ad arrivare fuori al locale in questione ed è proprio all’ingresso che incontriamo Larsson e una ragazza di nome Shelley… da quello che ho capito, dovrebbe essere stata la manager della nazionale svedese durante i mondiali giovanili. A pelle, non mi ha fatto una buona impressione... staremo a vedere.




 
  
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