Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: Yuuki05    14/09/2019    2 recensioni
Marinette è una ragazza che ha finalmente raggiunto il suo sogno, quello di diventare una stilista. Fortunatamente i suoi amici di sempre non l'hanno mai abbandonata, e sono stati con lei dalla fine del liceo, ad ora. Nino è diventato un DJ, Alya una giornalista, Juleka e suo fratello Luka sono diventati musicisti famosi in tutta europa con il loro gruppo rock.
Tutto sembrava andare perfettamente, ma quando Adrien tornerà a Parigi per rivedere i suoi vecchi compagni, qualcosa cambierà, sconvolgendo le vite di tutti, specialmente quella di Marinette.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1


"Ho incontrato Adrien all'atelier, oggi."

Per poco Nino non si rovesciava addosso il suo cappuccino. I ragazzi la guardarono sbalorditi, non sapendo come reagire, e si girarono tutti verso Luka, che guardava la sua ragazza con occhi dolci e comprensivi.

"E allora? Che ti ha detto?" domandò Alya, non sopportando più quel silenzio e vedendo quanto l'amica si sentisse in imbarazzo.

"Mi ha vista lavorare e mi ha chiesto come stava andando, come stessero gli altri, e se mi sarebbe piaciuto uscire per prendere un caffè con lui"

"E tu che hai detto?" Rose s'intromise, troppo curiosa di sapere la risposta

"Gli ho detto che mi sarebbe piaciuto" rispose Marinette con un debole sorriso, per poi dare uno sguardo a Luka, che la guardava, e non diceva nulla. Neanche il suo viso diceva nulla.

Alix fece la domanda che tutti si stavano chiedendo, ma che non avevano il coraggio di chiedere, almeno non con Luka presente.

"Quindi provi ancora qualcosa per lui, dopo tutti questi anni? Immagino che il primo amore sia difficile da scordare."

"ALIX!!" Juleka si alzò di scatto, non potendo credere che l'amica l'avesse chiesto davvero, e che Marinette se ne stesse lì in silenzio, senza neanche protestare.

"Scusate, sarò il primo ad andare via, ci vediamo la prossima volta, buon divertimento ragazzi." Luka si alzò, con il suo solito sorriso dolce salutò gli amici e se ne andò verso il suo appartamento. L'appartamento che aveva preso con Marinette. La ragazza con cui aveva vissuto tutti quei anni in totale libertà, senza un minimo problema. E ora? Tutto era rovinato.

"Marinette, dovresti andare dietro al tuo ragazzo" notò Nino.

"Lo voglio lasciare da solo, ora non voglio rischiare di rovinare ancora di più la situazione. Comunque Alix, riguardo alla tua domanda. Non lo so. Io non lo so davvero. Scusa Juleka, so che ti infastidisce sentire questo. Ma io amo Luka, davvero. Ora che Adrien è tornato, non so cosa può succedere. Lui è cambiato, e lo sono anche io. Forse lo saranno anche i miei sentimenti."

"Sinceramente, Marinette" fece Alya, mentre trascinava dietro di sé Nino "spero che tu capisca cosa vuoi veramente, e che metti in chiaro la situazione una volta per tutte."

Aveva ragione.

 

 

 

 

"Luka, sono a casa, ho preso cibo cinese per cena." disse Marinette, consapevole che la cena sarebbe passata con un silenzio imbarazzante. La calma prima della tempesta, insomma.

"Hei! Sono qui, in salotto. Ho apparecchiato sul tavolino, così mentre mangiamo possiamo guardare un po' di televisione, che dici?"

"Va bene, per me.."

Si sedettero per iniziare a mangiare, misero un film e cominciarono a cenare. La cena passò tranquillamente, con Luka che commentava, come suo solito, la colonna sonora, troppo fuori tempo con il film, a sua detta. Era tutto troppo normale e tranquillo, Marinette non capiva.

".. E poi guarda, questo pianoforte è completamente scordato, ma chi ha pagato per questa colonna sonora?"

"Luka…"

"Ma si, è fatta malissimo, ma ci volevano anche vincere un Oscar con questo?"

"Luka."

"Sinceramente non capisco chi abbia partorito tutto questo."

"Luka! Ora basta!"

Marinette urlò. Perché era così indifferente a quello che era successo il pomeriggio? Se ne andò come se cercasse di trattenersi nel dire qualcosa, e ora si comportava come se niente fosse accaduto? Tutto ciò la faceva arrabbiare.

"Non hai niente da dire? Te ne sei andato come se stessi per spaccare qualcosa a momenti, e ora ti comporti così? Se hai qualcosa da dirmi, dimmelo ora."

Il ragazzo si trovò spaesato da quella reazione, ma aveva ragione. Purtroppo era un ragazzo introverso, e non riusciva spesso ad esprimere quello che provava. Quando si dichiarò a Marinette prese tanto coraggio, esasperando la sorella, mentre chiedeva consiglio di come fare. "Sei una ragazza, magari mi puoi aiutare" ripeteva allo sfinimento.

"Marinette, io mi fido di te. Non sono arrabbiato, sono infastidito. Tutti questi anni, tutto questo tempo, a ricostruire quello che lui aveva distrutto con tanta facilità. E ora, che è tornato, gli dai subito una possibilità di farti di nuovo del male?"
"Ma è solo un caffè!" rispose Marinette, sentendosi incompresa.

Era sono un caffè con un vecchio compagno di liceo. Certo, provava qualcosa per lui, in passato. Ma ormai lei aveva Luka. O no?

"Non è per il caffè, Marinette. E se ti chiedesse di noi? Cosa risponderesti? Ti nasconderesti? E se ti raccontasse di lui, delle ragazze che ha avuto, ci rimarresti male? Io non ho intenzione di perderti, non dopo tutto quello che abbiamo avuto insieme. Viviamo insieme, per la miseria, non siamo più bambini!"

La risposta di Luka fu abbastanza dura. Alzò la voce, sottolineando come siano cresciuti insieme, sentimentalmente e mentalmente.

E aveva ragione.

Aveva sempre ragione.

Maledizione.

"Va bene, Luka. Almeno proviamoci, vediamo cosa succederà. A te sta bene la cosa, no? Vediamo come si evolverà la cosa. Ora scusa, ma sono stanca, vado a dormire."

Marinette si alzò e si diresse verso la camera da letto. Lasciando il ragazzo da solo, sul divano, mentre si malediceva per come si era comportato e mentre si tormentava le mani.

Lasciò passare qualche tempo, forse una ventina di minuti, che passarono come fossero secondi, per lui. Restò fermo lì, non muovendosi nemmeno, fissando il pavimento.

Si alzò e si diresse verso il letto dove la sua ragazza stava dormendo.

La vide. Dormiva, tranquilla.

Sorrise. L'amava davvero tanto. E aveva fiducia in lei. Forse troppa, pensò.

Si levò la maglietta, e solo con i pantaloni del pigiama, si coricò.

L'abbracciò, prima di addormentarsi, inebriato dal profumo dei suoi capelli.

Buono, pensò. Sa di vaniglia.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: Yuuki05