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Autore: Ellariastory    22/09/2019    0 recensioni
Abbiamo tutto
In questa nuova realtà.
Una vita
Tra mura che non possiamo superare
O qualcosa di simile.
Genere: Angst, Guerra, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1
dovresti chiudere la finestra, o il traffico non ti farà dormire

Cambiare vita non è mai semplice.
Perché uscire dagli schemi, dalla cara e rassicurante routine, ci costringe inevitabilmente a reinventarci. È come cercare di sfilare il pezzo più in basso in quel gioco coi bastoncini di legno. Piano. In silenzio. Poi la massa. Nessuno ne ha la certezza, eppure difficilmente tutto resterà invariato. Il gioco si modificherà, decretando la fine di un turno. A differenti combinazioni, quindi, equivarranno differenti risposte: c'è chi uno spostamento lo subisce, lo elabora e lo risolve, infatti, chi si ferma difronte al problema , ma anche chi va avanti, avanti e ancora avanti con la voglia di tornare indietro.
 
/ Indietro / per Noah è un posto a colori. Un posto che profuma di casa, anche quando casa non è nei paraggi. / Indietro / per Noah è un posto che tiene vicino le persone distanti.
 
Adesso che il cielo è sempre grigio e i sogni si sono spenti, gli occhi hanno bisogno di guardare lontano, anche se di strade in cui perdersi non ce ne sono più tante. Si avanza in circolo come un gregge privo di regole, aspettando di scivolare fuori da quella vita senza tante cerimonie. 
Il pensiero del futuro non è più una priorità. Da oggi si pensa " all'oggi".
E "l'oggi", a dire il vero, è abbastanza. Qualcosa per cui essere grati.
Ma come si è arrivati a tutto quello?
Una nazione distrutta. Un mondo distrutto...
 
Se tutto il resto è andato, però, Noah nemmeno lo sa. Le notizie non arrivano più e il resto del mondo si è ristretto ad essere quello che gli passa accanto quando cammina per fare provviste.
Le strade sono pressoché deserte, o talvolta troppo affollate da corpi vuoti. Non una macchina le attraversa in ogni caso: troppo pericoloso. 
 
Nel vecchio appartamento in cui viveva il via vai notturno era la ninna nanna che preferiva, anche quando sua madre gli gridava di chiudere la finestra per la troppa corrente. Quella specie di fruscio discontinuo lo aiutava a spegnersi.
Anche adesso funziona; se chiude gli occhi abbastanza forte e isola il silenzio fuori, riesce ancora a sentirlo. E quello lo aiuta. Lo salva dal casino nella sua testa.
 
Perso tra le vie di casa, il ragazzo non sa bene quanto tempo trascorre difronte allo scaffale di quel supermercato in cui è entrato, ma un rumore vicino annuncia che ha perso la sua chance di fare rifornimento di cibo. Non è armato / è meglio che non lo sia /, perciò quando si muove lo fa con cautela. Potrebbe correre, ma conosce i suoi limiti e allora sporge appena la testa. Un controllo veloce.
È per un istante, ma subito si ritrova difronte a due occhi estranei. Occhi apparentemente coscienti, perciò esce con le mani alzate. È un rischio, ma che altra scelta ha? Di nascondigli vicini non ce ne sono e le sorprese non sono cosa gradita da quelle parti.
«Prima tu. Roba tua. Nessun problema» ma prima di spostarsi verso l'uscita, Noah aspetta una risposta. Non è così stupido da mostrare le spalle a chi nono conosce.
 
 
   
 
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