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Autore: crazy lion    26/09/2019    2 recensioni
Demi Lovato ha detto spesso, nella realtà, che dopo il ricovero in clinica ha avuto delle ricadute nell'autolesionismo e non solo. Ho immaginato un momento in cui, durante una di queste, la ragazza scrive una poesia nella quale esprime le sue emozioni, in particolare il dolore psicologico connesso a questo problema.
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo. L'autolesionismo è un problema serio e non voglio assolutamente incitare nessuno a ferirsi.
Non leggete se state male, non vorrei mai farvi sentire peggio.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Demi Lovato
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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RICADUTA
 
Tengo la lama fra le mani,
Penso che questo dolore non abbia eguali.
Voglio tagliarmi profondamente,
Così da dopo non sentire più niente,
Provare sollievo,
Almeno per poco,
Pur sapendo che la vergogna tornerà a fare il suo gioco.
 
Credevo che quei giorni fossero finiti,
Che tutti i miei malanni fossero spariti,
Ma i demoni della mia mente urlano, mi fanno male,
È impossibile farli calmare.
Sono perfino più forti
Del battito del mio cuore.
Dicono: "Sei stupida, non vali niente,"
E fino a poco fa, con la mia famiglia, fingevo di star bene veramente.
 
Ora sono qui sul pavimento del bagno,
Ho il cuore spezzato e sono sola.
Calde lacrime mi solcano il viso,
Non potrò certo trattenerle all'infinito.
 
Cerco di scrivere questa poesia,
Se così può esser chiamata,
Come ultimo tentativo di fermarmi,
Anche di fronte a una verità consolidata.
La mia mente, ormai, sembra avermi lasciata.
 
Troppi anni di dolore e problemi qui mi hanno portata.
So di non averne colpa,
Ma ora voglio davvero guarire.
Per me stessa, per aiutare i miei fan e tanti altri, non solo loro,
Per dir loro che ci sono
Se mai vorranno scrivermi
Ma probabilmente non sono pronta a tutto ciò.
 
È come se la lama
Fosse persona, persona viva.
"Fallo!" urla, “e starai meglio di prima.”
Non lo voglio, lo giuro,
Ma dentro sono rovinata,
E se qualcuno mi guardasse da vicino,
Potrebbe notarlo dalla mia faccia disperata.
O forse no, perché nascondo tutto dietro a un sorriso,
Uno che odio, come me stessa,
Come tutto questo,
Mentre in silenzio attendo che la fine arrivi presto.
 
Così lascio andare il diario e la penna,
E mentre il sangue inizia a scorrere
Penso:
Ci sei ricaduta, sei uno schifoso pezzo di merda.
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
ieri ho scritto questo componimento in inglese. Probabilmente sarà il primo e l'ultimo che scriverò in questa lingua, non so come mi sia venuta l'idea ma non era venuto male. Comunque, la mia amica Emmastory l'ha tradotto su mia richiesta in quanto io non riuscivo a fare rime molto belle con i miei tentativi. Questo per dire che i meriti vanno a tutte e due.
Con questa poesia non voglio, ovviamente, offendere nessuno. Anzi, è uno scritto per sensibilizzare ancora di più le persone sull’autolesionismo.
Molti pensano che gli autolesionisti, di qualsiasi forma di autolesionismo si tratti (tagli, graffi, scottature di sigaretta, bruciature), lo facciano per attirare l'attenzione, ma non è così. Le motivazioni sono molto più profonde e importanti, dietro c’è sempre un grande dolore che si riesce a controllare solo facendosi del male. Si tratta di un problema molto grave e serio che va trattato, anche nelle storie, con sensibilità, tatto, rispetto e documentazione, se non lo si conosce.
In molte interviste Demi ha fatto sapere che anche dopo il ricovero in clinica ha avuto, ovviamente, delle ricadute, si è ancora tagliata e ha avuto problemi con l’anoressia, la bulimia e il binge eating, e che vuole essere un modello per i suoi fan. Rispetto la sua privacy e il fatto che non abbia parlato moltissimo di come si sentiva prima di tagliarsi, per cui ho cercato di immaginare le sue emozioni.
 
Se qualcuno di voi soffre di questi problemi, so che è difficile ma parlate. Ditelo a un vostro amico, ai vostri genitori anche se è dura e cercate un aiuto professionale. La concezione secondo cui solo i pazzi si fanno aiutare da psicologi e psichiatri è totalmente sbagliata. Da queste figure ci va chi ha bisogno di aiuto e non c’è nulla di cui vergognarsi in questo. Io sono in terapia da molti anni e credetemi, dà una grandissima mano.
   
 
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