“A queste sbarre dedico la mia poesia,
il ferro di Katolis è il più bello che ci sia!”
Non solo Opeli era riuscita ad imprigionarlo per il grande crimine di aver osato parlare con dei reali… era anche finito in cella con un cantante allegro.
Viren sperava vivamente di essere stato condannato alla pena capitale.
“Il pensiero che morirai qui non basta a farti tacere?” sibilò verso il lato meno illuminato della sua cella, dove doveva essere incatenato l’altro.
“Morirò qui?” chiese la voce, con un tono stupito. “Oh, no, non sono morto qui,” ridacchiò quello, riattaccando con l’ennesima canzoncina.