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Autore: Clauridice    08/10/2019    2 recensioni
Hortense ha ormai 15 anni frequenta il secondo anno del corso di figurinista sognando di diventare una stilista proprio come sua zia.
Una sera durante la festa di compleanno della sua migliore amica conosce Alex un affascinante ventenne.
Tra loro nasce un legame speciale che va oltre l'amicizia.
Ma entrambi non sanno che su di loro incombe un terribile segreto.
Naturalmente ci saranno Andrè e Oscar a sostenere la loro bambina…
P.S. Questa storia è il seguito di "Una parte di te"
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, André Grandier, Bernard Chatelet, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Due anni dopo 

Erano cambiate varie cose nella vita di Hortense durante quei due lunghi anni.
Oltre alla scuola frequentava un corso di stilista di moda insieme a Darlene, avevano anche dato vita a un piccolo studio per creare le loro collezioni.
Ovviamente non era ancora attivo ma lo sarebbe stato una volta che avrebbero preso il diploma. 
Da quel giorno Hortense e Alex non si erano più visti ne sentiti anche se lui tutte le sere si recava al pub di Andrè per sapere sue notizie ed era felice di sapere che stava bene anche se le mancava da morire.
Andrè lo aveva sempre incoraggiato dicendogli di avere pazienza  che presto sarebbero tornati insieme, Alex gli era molto grato per il sostegno ma nel suo cuore sapeva che questo non sarebbe mai avvenuto.
Conosceva bene Hortense, sapeva che era orgogliosa quanto sua madre e che difficilmente avrebbe cambiato idea. 
Cloe aveva divorziato da suo marito che si era trasferito in un'altra città mentre lei continuava ad abitare nel monolocale con suo figlio. 
Oscar continuava a portare avanti lo studio stilistico insieme a Rosalie. 
Il ricordo di sua sorella non l'aveva mai abbandonata, era sempre vivo in lei, il pensiero che il suo cuore batteva nel petto nel suo dolce Andrè le dava conforto e non solo, sapeva di averla accanto ogni giorno della sua vita e che dovunque si trovasse l'avrebbe sempre protetta.
"Sono tornata"! disse Hortense rientrando dal corso 
"Ciao tesoro"! rispose Oscar 
"Ciao mammina, hai finito presto oggi"? 
" A quanto pare si"! 
"Zia Hortense sarà fiera di te, ne sono sicura"! 
"Lo è di tutti noi tesoro"! le disse dandole un bacio sulla guancia 
"A proposito a chiamato tuo padre poco prima che arrivassi"! aggiunse 
"Come mai"? 
"Mi ha chiesto di dirti di fare un salto al pub, lo zio Bernard si è dovuto assentare e lui ha bisogno di aiuto con le ordinazioni"! le spiegò 
"D'accordo, vado subito"! 
"Grazie tesoro"! 
"Figurati, ci vediamo dopo"! detto ciò uscì di casa 
"Speriamo che funzioni"! si disse Oscar 

Hortense arrivò al pub dopo circa dieci minuti.
Entrò nel locale e stranamente si accorse che vi era poca gente, poi lo vide uscire dalla cucina 
"Oh tesoro sei arrivata finalmente"! le disse andandole incontro 
"Mamma mi ha detto che avevi bisogno con le ordinazioni, ma vedo che non c'è molta gente"! osservò 
"Infatti è così e a dire il vero era soltanto un pretesto per farti venire qui"! 
"Mi prendi in giro"? esclamò infastidita 
"No tesoro, sai che non farei mai una cosa del genere, era una bugia a fin di bene"! 
"A fin di bene? Ma che vai blaterando"? 
"Vieni con me"! 
Andrè la condusse fuori e raggiunsero insieme la saletta accanto al pub dove si stava svolgendo una festa di laurea. 
Il festeggiato era proprio Alex.
Appena lo vide un mix di rabbia e tristezza pervasero la sua anima. 
Non era cambiato per niente.
Aveva lo stesso sguardo dolce d'allora, lo stesso fascino e la stessa semplicità che l'avevano fatta innamorare di lui. 
Alex rimase a guardarla con lo stesso sguardo intenso di sempre.
Hortense era una bellissima diciassettenne, lo era sempre stata e lui se ne sentì rapito come la prima volta che l'aveva vista su quella terrazza a casa di Darlene. 
"Papà che significa? Che diavolo ci fa lui qui"? disse lei furiosa 
"Perdonami tesoro, ma quella bugia era l'unico modo per farvi incontrare"! 
"Vuoi dire che tu e la mamma eravate d'accordo? Ma come avete potuto farmi questo? Come hai potuto dargli il permesso di fare la sua festa di laurea nel tuo locale"? 
"Sono stato io a fargli la proposta, lui non c'entra nulla"! 
"Che cosa? Non ci posso credere, hai dato la sala al figlio di un uomo che ha distrutto la vita di mia zia"? 
"Hortense per favore, adesso calmati"! 
"Ma come faccio a calmarmi me lo spieghi"? 
"Ti prego amore mio, dammi la possibilità di potermi spiegare"! intervenne lui 
"Non chiamarmi più così o non risponderò più delle mie azioni"! rispose fulminandolo con lo sguardo 
"D'accordo, ma lascia almeno che ti spieghi e poi ti prometto che uscirò per sempre dalla tua vita"! 
"Noi due non abbiamo più niente da dirci"! 
"Hortense non pensi che tutti noi abbiamo il diritto ad avere una seconda possibilità? E poi ti ho detto mille volte che Alex non c'entra niente con questa storia"! 
"Che cosa? Ma da che parte stai"? 
"Dalla parte della giustizia e della verità, quindi per favore ascolta quello che ha da dirti e poi deciderai cosa fare"! 
"D'accordo, ma sappi che lo faccio solo per zia Hortense e per nessun altro"! precisò la ragazza 
Andrè annui 
"Vieni andiamo in un posto dove potremmo parlare tranquillamente"! le disse Alex 
Lei non rispose e neanche lo guardò. 
Si limitò soltanto a seguirlo verso la sua auto parcheggiata di fronte al locale. 
Dopo pochi minuti arrivarono di fronte a un bellissimo cottage immerso nel verde della natura circostate , arricchito da centinaia di rose curate  dalle sapienti mani di un esperto giardiniere.
L'antica costruzione era tutta in pietra, mentre l'interno   era  in puro e autentico stile shabby.
"Accomodati, questo è un cottage di famiglia, era dei miei nonni"! le disse lui facendola entrare 
"Avanti di quello che devi dire senza giri di parole, non tempo da perdere"! rispose lei fredda 
"D'accordo"! 
Alex trasse un profondo respiro e iniziò a parlare.
"Volevo soltanto farti capire che io non sapevo assolutamente nulla di quella tragedia, quando accadde ero soltanto un bambino,mio padre ci nascose la verità per ben quindici anni, dopo che tuo padre ci raccontò quello che era successo mia madre chiese il divorzio, mio padre lo concesse e poi se ne andò a vivere in un'altra città, lo odiato per questo, e lo odio ancora anche pur sapendo che ha avuto il coraggio di soccorrere Hortense, non gli e lo perdonerò mai"! concluse con gli occhi lucidi 
Hortense ebbe una stretta al cuore. 
Era combattuta tra il rancore e il grande amore che nutriva per lui, quell'amore che nonostante tutto non si era mai sopito, quell'amore nato due anni fa su quella terrazza viveva ancora nei loro cuori, si perchè entrambi erano fatti l'uno per l'altra, erano due calamite umane destinate a rimanere unite per tutta la vita. 
"Non sapevo avessero divorziato, mi dispiace"! rispose lei pacata 
"Tranquilla,  sono abituato alla sua assenza, fin da bambino ho vissuto sempre in compagnia di mia madre, lei mi è stata sempre vicino"! 
"Perdonami, sono un idiota io...io ero così accecata dalla rabbia che non mi sono resa conto che ti stavo ferendo, mi dispiace"! rispose passandosi una mano tra i capelli 
"Tranquilla è tutto passato, l'unica cosa che voglio  sei tu"! detto ciò la strinse a sè e la baciò con passione 
Hortense rispose con la stessa intensità.
Il tocco delle sue labbra era morbido e perfetto come lo ricordava. 
Il profumo e il calore della sua pelle inebrianti. 
"Quanto ti amo, ti desidero"! le sussurrò lui staccandosi dalla sua bocca 
"I tuoi invitati ti stanno aspettando"! mormorò lei 
"Lasciamoli aspettare"! 
Fu tutto naturale come non avrebbe mai immaginato. 
Anche l'invito a sfilarsi l'abito e a lasciare che le sue mani calde corressero fino al suo seno strappandole un sospiro. 
Non c'era niente di più bello nella magia perfetta di quel momento. 
Niente che avrebbero potuto rimpiangere. 
E quando lo sentì scendere con le labbra fino alla fossetta alla base del collo si inarcò leggermente per offrirsi a lui. 
Alex esitò fermando la mano che era scivolata fino all'ombelico. 
"Ti ho mai detto quanto sei bella?" le sussurrò 
Lei sorrise. 
"Sei bellissima, sei adorabile"! 
Con la punta delle dita le disegnò un piccolo cerchio attorno all'ombelico. 
"Vuoi che mi fermi?" aggiunse serio 
Lei socchiuse gli occhi incoraggiandolo a continuare e, quando lui sfiorò le mutandine colorate, lo aiutò a liberarsene. 
Un attimo dopo, quando si furono liberati completamente dei loro indumenti, Alex l'ha prese in braccio e la stese sul grande letto matrimoniale. 
"Ti voglio"! le sussurrò all'orecchio 
"Anch'io"! mormorò lei 
Lui le chiese di non aggiungere una parola. 
Voleva solo sentirla sua, sentire il suo profumo sulla propria pelle, il suo gusto nella propria bocca. 
Lei tacque e lo baciò con trasporto. 
Alex la fece giacere sotto di sè e con molta delicatezza le sfiorò il collo candido con le labbra, lasciando scie umide e calde.
Scese giù sui seni morbidi e rosei, lambì le punte erette, la sentì gemere. 
Sfiorò il suo corpo con mani tremanti e avide, raggiunse il suo centro, era caldo e accogliente. 
"Hortense...sei sicura di volerlo davvero...insomma io...
"Shh"lo tranquillizzò immediatamente lei 
"Rilassati amore mio, con te non temo nulla"! 
Lui le sorrise e con un movimento fluido entrò in lei per la prima volta. 
Hortense avvertì un leggero fastidio che fu subito cancellato dal piacere di stare insieme. 
Il suo Alex era così dolce e tenero da farle salire le lacrime agli occhi. 
Lui si fermò di colpo per paura di farle del male ma lei lo rassicurò con un dolce bacio. 
Poi si inarcò per accoglierlo, i loro corpi caldi divennero uno portandoli al culmine del piacere. 


Ciao a tutte, 
ed eccomi qui a pubblicare il penultimo capitolo di questa storia che dire? 
Finalmente i nostri piccioncini sono tornati insieme grazie a un piccolo aiuto del nostro moro, lo dico sempre io...il nostro Andrè è insostituibile 
Un bacio 
Cla 
  
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