CAREZZE
Te ne sei andato sbattendo la porta dopo l’ennesimo battibecco. Già dovevi uscire, a dire il vero; hai solo anticipato di una mezz’ora…
L’ambulatorio ti aspetta.
Non abbiamo litigato, solo discusso; il solito insomma.
Prima o poi te ne andrai per sempre. Prima o poi ti stuferai. Lo sento.
Forse per questo ripercorro con le dita ogni angolo di casa che hai sfiorato, come se il tocco dei miei polpastrelli potesse arrivarti come una dolce carezza dall’altra parte di Londra.
Un flebile richiamo a tornare a casa da me.
Ogni volta che esci da quella porta ammetto di avere paura.
[100 parole]
Te ne sei andato sbattendo la porta dopo l’ennesimo battibecco. Già dovevi uscire, a dire il vero; hai solo anticipato di una mezz’ora…
L’ambulatorio ti aspetta.
Non abbiamo litigato, solo discusso; il solito insomma.
Prima o poi te ne andrai per sempre. Prima o poi ti stuferai. Lo sento.
Forse per questo ripercorro con le dita ogni angolo di casa che hai sfiorato, come se il tocco dei miei polpastrelli potesse arrivarti come una dolce carezza dall’altra parte di Londra.
Un flebile richiamo a tornare a casa da me.
Ogni volta che esci da quella porta ammetto di avere paura.
[100 parole]