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Autore: Soly_D    18/10/2019    5 recensioni
• Day 1: Last request
[«Voglio un bacio», ripeté Natsu un po’ più forte. «Non ne ho mai ricevuto uno».]
• Day 2: Memories
[«Ma i ricordi... i ricordi fanno ancora un po’ male, devo ammetterlo».]
• Day 3: Reckless
[«Già me lo immaginavo… avrebbe avuto i tuoi capelli e i miei occhi, o magari il contrario».]
• Day 4: Worship ➤ Fantasy!AU - parte 1
[“Se solo potessi liberarmi di questo enorme peso...” pensò con gli occhi fissi sul dipinto di END – mezzo drago, mezzo uomo – che sembrava guardarla da lassù con disprezzo.]
• Day 5: Forbidden ➤ Fantasy!AU - parte 2
[«Come puoi solo pensare che io ti possa portare lì dentro? È un inferno, lo capisci?».]
• Day 6: Secret
[«Oggi alla gilda ho sentito che nascondi un segreto», disse in fretta Natsu con tono serio. «Di cosa si tratta?».]
• Day 7: Reunion ➤ Modern!AU
[Come ci fosse finita con le labbra incollate a quelle di Natsu Dragneel su uno dei vari divani in pelle della lussuosa casa di Mavis Vermillion, Lucy non avrebbe saputo dirlo.]
[Raccolta di oneshots per il NaLu Love Fest 2019 indetto su Tumblr]
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Happy, Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: Lemon, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Love is like a friendship caught on fire.

[NaLu Love Fest 2019]



Day 1: Last request

Lucy inzuppò il panno nella bacinella dell’acqua fredda e lo pose sulla fronte a dir poco rovente di Natsu, ma quel calore sovrumano fece (di nuovo) evaporare tutta l’acqua nel giro di pochi secondi e di conseguenza Lucy dovette ripetere la manovra per la millesima volta da quando Natsu, poche ore prima, si era presentato a casa sua reggendosi a malapena in piedi con un Happy piuttosto preoccupato che gli svolazzava intorno. Allarmata, Lucy lo aveva subito accolto e sorretto prima che cascasse per terra. «Natsu, dobbiamo chiamare Polyushka!».
«No», aveva biascicato Natsu con gli occhi socchiusi. «È solo un po’ di febbre...».
«Ma stai andando a fuoco!», gli aveva fatto notare Lucy sentendo bruciare i polpastrelli con cui stringeva le spalle di Natsu.
«Niente di diverso dal solito, no?». Natsu aveva ridacchiato e in quel momento Lucy aveva capito che non era poi così grave, solo qualche decimo di febbre in più rispetto alla media umana. Perché in fondo, Dragon Slayer sì o no, END sì o no, Natsu rimaneva comunque un essere umano. Fortissimo, certo, ma comunque non completamente privo di debolezze.
Più tardi, Natsu le aveva spiegato che gli era già capitato di ammalarsi un altro paio di volte da ragazzino (un virus che colpiva solo i Dragon Slayer, nulla di cui preoccuparsi o che fosse trasmissibile alle persone comuni) e che non voleva lasciarsi visitare da Polyushka perché, come accaduto già in passato, gli avrebbe rifilato senza dubbio qualche intruglio disgustoso che non aveva nessunissima intenzione di ingurgitare.
«Stare a riposo qui con te basterà a farmi guarire», aveva concluso Natsu lasciandosi ricadere sul divano di Lucy, la quale non era riuscita a dirgli di no. Anzi, si era presa cura di lui piuttosto volentieri: lo aveva fatto spogliare affinché sentisse un po’ meno caldo (con il rischio di farsi abbrustolire il divano), gli aveva portato una bevanda fresca e qualcosa da sgranocchiare (la febbre non sembrava intaccare la sua fame) e con un po’ di difficoltà cercava di tenergli la fronte fresca e umida.
«Vai a dormire, Lucy», sussurrò Natsu quando il suo respiro tornò un po’ più calmo e regolare.
Lucy, contenta che le cure stessero avendo qualche effetto, accettò di buon grado la proposta di Natsu. In fondo era notte inoltrata e la mancanza di sonno cominciava a farsi sentire per tutti, tanto che Happy era già crollato da un po’, accoccolato sul divano ai piedi di Natsu. «Se c’è qualche problema, non esitare a chiamarmi», si affrettò a precisare.
Natsu annuì in segno di ringraziamento e Lucy fece per voltarsi, ma la mano bollente del Dragon Slayer si chiuse mollemente intorno al suo polso. «Un’ultima richiesta», lo sentì mormorare.
Accondiscendente, Lucy si sporse nuovamente verso di lui per sentire cosa avesse da chiederle – qualcos’altro da mangiare? O forse un altro cuscino? – ma Natsu le soffiò addosso la parola «bacio» in maniera talmente naturale e allo stesso tempo inaspettata che Lucy si ritrovò a indietreggiare con le guance in fiamme. Non era sicura di aver capito bene e volle accertarsene: «Cosa… cosa hai detto?».
«Voglio un bacio», ripeté Natsu un po’ più forte. «Non ne ho mai ricevuto uno».
Lucy, seppur tentata da quella richiesta così insolita, lo guardò di sottecchi. «È la febbre, stai delirando…».
«Un bacetto piccolo piccolo», insistette Natsu mimando con il pollice e l’indice una quantità minuscola, proprio come un bambino desideroso di caramelle.
Lucy si morse il labbro inferiore, esitante. “In fondo che male c’è?” pensò con il cuore che batteva a mille per l’emozione. Probabilmente il giorno dopo Natsu non se ne sarebbe nemmeno ricordato. Tanto valeva tenerlo contento, no? Solo per una volta, un innocuo bacetto sulle labbra del suo migliore amico del quale era follemente, stupidamente innamorata. Non aveva nulla da perderci, anzi.
Allora Lucy si piegò sulle ginocchia quel tanto che bastava per arrivare al viso di Natsu e in un impeto di coraggio, chiudendo gli occhi e smettendo di respirare, gli stampò un bacio sulle labbra calde e un po’ screpolate, salvo poi ritirarsi scottata (letteralmente) e riprendere fiato. Durò un battito di ciglia, ma l’effetto che ebbe su Lucy fu devastante. Le sembrava quasi di aver assorbito il calore che emanava il corpo di Natsu: lo sentiva sulle labbra, sul volto, sulle mani sudate, nel petto – proprio all’altezza del cuore – ed era la sensazione più piacevole che avesse mai provato.
«Oh». Natsu sgranò di colpo gli occhi come se la febbre gli fosse improvvisamente passata e guardò Lucy in maniera curiosa piegando un angolo della bocca in un sorriso malandrino. «Avevo in mente qualcosa tipo un bacio sulla fronte, come fanno Bisca e Alzack quando Asuka ha la febbre, ma questo è decisamente meglio», commentò leccandosi le labbra, per poi tirare Lucy verso di sé.
E Lucy, felice come poche volte nella sua vita, altro non poté fare se non lasciarsi cadere sul divano tra le braccia di un Natsu seminudo e sperare che quel bacio – così breve eppure così intenso – fosse il primo di una lunga, lunghissima serie.









Note dell'autrice:
Una piccola raccolta di flashfics senza pretese in occasione del NaLu Love Fest organizzato su Tumblr, i cui prompt sono quelli che ho riportato nell'introduzione.
Ho sempre scritto troppo poco sulla NaLu, coppia che amo da impazzire, e finalmente trovo l'occasione giusta per farlo. Il titolo è una citazione di Bruce Lee che mi sembra adatta alla coppia, fondata su una forte amicizia condita appunto di "fuoco" <3
Come ho precisato nell'introduzione, pubblico il primo capitolo oggi perchè da domani fino al 21 ottobre non mi sarà proprio possibile e non vorrei poi trovarmi ad accavallare più capitoli in un giorno.
Spero che apprezzerete queste poche righe e grazie a chi leggerà e a chi vorrà farmi sapere cosa ne pensa <3 alla prossima!
Soly Dea
  
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