Jellal ed Erza passano il loro primo
Halloween insieme.
Questa fanfiction partecipa all’iniziativa HalloWeek 2019 organizzata dal forum FairyPiece – Fanfiction & Images.
Prompt: "Dammi quella zucca e nessuno si farà male!".
Primo Halloween insieme
Jellal sospirò affranto
guardando la zucca per terra, la
parte dove era caduta era completamente spaccata e pezzi erano
sparpagliati sul
pavimento. Si era venuta a creare una macchia lì dove il
succo si era
allargato.
L’uomo si passò
la mano tra i capelli blu e si lasciò cadere
pesantemente seduto su una sedia, il suo petto muscoloso si alzava e
abbassava.
“Avevo praticamente finito.
Non fossi andato ad aprire, non
sarebbe successo”. Scosse il capo sconsolato.
“Credevo di averla sistemata
bene, ma non è così. Sono stato sconfitto dalla
forza di gravità” borbottò.
Erza lo raggiunse, mettendoglisi alle
spalle, ed iniziò a
massaggiargli le spalle.
“Non rimanerci
così male. Sicuro che non si possa recuperare
in qualche modo?” domandò.
Jellal scosse tetramente il capo,
mentre lei gli posava un
bacio lì dove c’erano i segni sul suo viso.
“Più che sicuro.
Se avessi voluto usare la magia, l’avrei
fatta in pochi minuti interamente con quella. Volevo fare qualcosa con
le mie
mani per questo Halloween. Questa è la prima volta che
festeggiamo, finalmente
insieme, da persone libere” sussurrò roco.
Erza lo accarezzò
delicatamente. “Non deve essere tutto
perfetto per poter festeggiare appieno questi momenti. A me basta che
tu ci sia”.
Jellal le fece un sorriso stanco,
giocherellando con una
ciocca dei suoi capelli rossi. “So che sembra una
sciocchezza, ma…”. Iniziò a
dire.
Erza arrossì, vedendo che
lui la fissava. “No, affatto. Ci
hai lavorato per ore”. Gli accarezzò la spalla.
“… Ed ora tutto quel lavoro è
andato perduto”.
Jellal si alzò dalla
sedia.
“Ci riproverò
l’anno prossimo”. Guardò i resti sul
pavimento
e corrugò la fronte. “Ora mi conviene
pulire”.
“Ti aiuto” disse
Erza.
Jellal si grattò la
spalla. “O forse mi conviene comprarne
una di plastica già fatta come tutti gli altri”.
< Forse in fondo al cuore ho
paura a farla con la mia
magia. Temo che invece di scacciare gli spiriti maligni possa attrarli.
Ho sbagliato così tanto
nella mia vita e non voglio più
commettere errori. Per lei, soprattutto, voglio essere migliore
> pensò.
Erza lo guardò recuperare
scopa e paletta, lei prese una
busta di plastica. Cambiò il suo vestito, facendo sparire la
tuta blu aderente
che indossava. Le comparvero dei guanti in lattice, un vestito a
quadretti e un
grembiule rosa.
“Sai, persino quando si
tratta dello sporco, ti prepari come
se fosse una battaglia” disse Jellal, spazzando.
Erza piegò di lato il
capo, facendo ondeggiare i capelli rosso
fuoco.
“Qualcosa mi dice che
dovremo lavare la scopa, alla fine di
tutto” rifletté. Prese la zucca rotta e la mise da
parte. “Ti dispiace se poi ci
provo io ad aggiustarla? In fondo non ci tengo a farlo senza
magia” disse.
“Ah no, mia regina delle
fate” rispose Jellal, facendole l’occhiolino.
“Quella zucca non merita una seconda
possibilità”.
Erza gli sorrise.
< Ci vuole poco
perché la tristezza prenda il suo cuore.
Lui mi ha insegnato ad essere una persona vera. Mi ha dato un nome ed
uno scopo
tanto tempo fa. Se non fosse stato per lui non sarei mai stata felice.
Ora devo ricambiare il favore
> pensò.
“Oh sì, invece.
Diventerà bellissima” disse. Gli mostrò
la
punta della lingua.
“Ah
sì?” disse Jellal. Scosse il capo. "Dammi quella
zucca e nessuno si farà male!" finse la voce grossa.
“Vieni a
prenderla” lo sfidò Erza, correndo via. Jellal la
seguì, lei si nascose dall’altra parte del tavolo,
si rincorsero.
Jellal l’afferrò
da dietro e la sollevò, Erza scoppiò a
ridere, fingendo di scalciare, mentre lui le posava un bacio sul collo.
Erza saltò,
liberandosi, atterrando in piedi e lui riuscì a sfilarle la
busta dalle mani. “Presa!”
gridò, raggiante.
Erza gli diede un buffetto sulla
guancia, ridacchiando.