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Autore: guimug    01/12/2019    0 recensioni
Sullo scenario della seconda guerra mondiale Terence si ritrova a dover sottostare ad un ricatto governativo e nello stesso tempo a dover gestire i turbamenti amorosi della figlia Angie, in ansia per la sorte del suo John.
Nel frattempo un mistero aleggia su una tomba vuota e su qualcuno che chiama da un lontano passato...
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Candice White Andrew (Candy), Terrence Granchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Candy saga'
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Capitolo 9

 
Dal palco Terence sentì il rumore degli spari mentre stava discutendo con Giulietta se il canto di un uccellino fosse o meno quello dell’allodola. Di colpo in sala scoppiò il caos, un manipolo di M.P. prese in consegna Churchill e De Gaulle per portarli al sicuro mentre il generale americano si precipitava verso il luogo da dove erano stati uditi i colpi. Presso la scala che portava al seminterrato trovò un ufficiale che gli illustrò la situazione.

“Signor generale, un soldato addetto alla sicurezza ha sentito delle voci che provenivano da questo settore. Dal tono del discorso ha potuto capire che si trattava di soldati tedeschi infiltrati pronti a compiere un attentato. Ha fatto segno a due compagni e sono intervenuti appena in tempo, sembra che stessero progettando di far saltare in aria tutta la struttura. Meno male che sono sorti alcuni contrasti fra di loro altrimenti non avremmo fatto in tempo a scongiurare il pericolo!”

L’alto ufficiale scese i gradini e contemplò il triste spettacolo, vide le cariche piazzate presso le caldaie ed i corpi riversi. Con rabbia strappò la miccia dai candelotti di dinamite, poi avvicinandosi ai caduti sentì un flebile richiamo.

“Vi prego… bitte… aiutatemi…”

Chinatosi sul ferito il generale chiamò immediatamente qualcuno in soccorso

“Stai tranquillo, ora arriverà qualcuno che si prenderà cura di te! Cosa volevate fare qui?”

Manndorf, perché di lui si trattava, fissò negli occhi l’uomo che aveva di fronte poi disse

“Herr general, ci avevano ordinato di far saltare in aria tutto… ma io non potevo… quel Graham recitava troppo bene! Io amo l’arte… non potevo permettere che morisse… la prego herr general, prima di morire mi faccia parlare con lui… voglio dirgli quanto… quanto la sua arte mi abbia toccato!”

Il generale si voltò ed incrociò lo sguardo di un medico militare che nel frattempo era arrivato, questi scosse il capo come a dire che allo sfortunato soldato tedesco non rimaneva molto da vivere.

“La prego herr general… lo faccia venire… esaudisca l’ultimo desiderio di un soldato d’onore!”

“Va bene!” esclamò il generale “Tenente, vada a cercare il signor Graham che dovrebbe essere stato portato al sicuro nei camerini e lo faccia venire qui con urgenza!”

Terence intanto era stato portato dagli M.P. nel suo camerino e gli era stato proibito di uscire fino a che la situazione non si fosse normalizzata, ora stava misurando la stanza come un leone in gabbia chiedendosi cosa mai fosse successo.

“Meno male che avevano garantito la sicurezza!” urlò all’improvviso.

Stava pensando che mai come ora aveva rischiato di non vedere più Candy ed Angie quando la porta si aprì ed entrò un ufficiale.

“Tenente, si può sapere che diavolo è successo?”

“Signor Graham, purtroppo c’è stato un tentativo di sabotaggio da parte di un commando tedesco. Quei dannati stavano per mettere in atto un attentato che avrebbe distrutto il teatro e causato una strage, ma fortunatamente la prontezza di un nostro soldato è stata determinante per sventare la minaccia. Ora però la prego di seguirmi, uno dei soldati tedeschi è ferito gravemente ed ha chiesto, prima di morire, di poter parlare con lei. Io onestamente non vedo perché il comandante abbia acconsentito ma sono qui per scortarla da lui, se vorrà avere la bontà di seguirmi!”

Terence era allibito, non solo l’organizzazione era stata carente a tal punto che un commando nemico aveva potuto infiltrarsi ma ora pretendevano addirittura che lui andasse a raccogliere le ultime parole di un tedesco moribondo. Non era certo una questione che lo riguardasse, eppure qualcosa gli diceva che era importante che lui parlasse con quell’uomo. Che quel che aveva da dire fosse di estrema importanza… cercando di dominare i nervi seguì il tenente.

Manndorf era stato portato in una stanza ed adagiato su un divano, quando Terence entrò trovò il medico militare che stava parlando con quel generale americano che gli era familiare. L’alto ufficiale gli si rivolse con fare sbrigativo.

“Bene Graham, è arrivato appena in tempo. Questo è il sergente Manndorf che ci ha raccontato quel che lui ed i suoi compagni volevano fare. Ma la sicurezza garantita dai nostri soldati lo ha fermato appena in tempo! Ora quest’uomo ha qualcosa da dirle, si sbrighi però perché credo non gli resti molto tempo!”

“La sicurezza garantita dai vostri soldati non lo avrebbe nemmeno dovuto far avvicinare!” rispose Terence sarcasticamente, poi si avvicinò al ferito. “Eccomi, ha chiesto di vedermi?”

“Ja herr Graham… mi chiamo Manndorf ed anche se sono un soldato sono un grande appassionato del teatro di Shakespeare… volevo dirle che la sua rappresentazione di stasera… la sua recitazione mi ha toccato il cuore… non potevo… non potevo distruggere il suo talento! Mi perdoni se ho cercato di arrecare danno… ma sono un soldato… il dovere prima, ma anche il dovere può essere messo da parte di fronte alla bellezza!”

Terence ascoltava le parole dello sfortunato sergente, anche se sapeva che era un soldato tedesco in lui non vedeva un nemico ma solo un uomo, magari un po’ troppo idealista, che si era scontrato con una realtà più grande di lui così come era successo a qualcun altro che conosceva bene tanti anni prima.

“Herr Graham… un’ultima preghiera… nella chiesa di Amiens ho deposto i corpi di alcuni sfortunati piloti miei compatrioti della guerra precedente che avevamo ritrovato in una fossa comune… vorrei che fossero rispediti in patria… fra loro… fra loro c’è anche un amerikaner… forse caduto nella stessa battaglia e sepolto assieme… Graham… riportalo alla sua famiglia… tu sei un’anima nobile… fallo per… “ ma non riuscì a terminare la frase, uno sbocco di sangue mise fine alla triste vita dello sfortunato soldato.

Terence, visibilmente commosso, chiuse gli occhi al sergente Manndorf e quindi si voltò trovandosi faccia a faccia col generale.

“Graham, ho udito quel che quest’uomo le ha chiesto. Lei capirà vero che non possiamo perdere tempo per operazioni di ricerca di alcuni corpi! Quando tutto sarà finito vedremo quel che si potrà fare, del resto si tratta di tedeschi morti addirittura vent’anni fa!”

Terence sentì il sangue salirgli prepotentemente alla testa, raccolse il coraggio ed esplose

“Signor generale, l’esercito mi ha costretto a venire qui per una questione di propaganda. Mi ha strappato alla mia famiglia esponendomi a dei rischi mortali. Il minimo che voi possiate fare per me è darmi la possibilità di esaudire l’ultimo desiderio di quest’uomo! Inoltre, come ha ben sentito, fra i corpi da recuperare c’è anche quello di un soldato americano e quindi è suo preciso dovere fare di tutto perché venga rimpatriato!”

L’alto ufficiale rimase di sasso, pochissime persone potevano permettersi di rivolgersi a lui così ma il carattere di quell’attore trasmetteva forza ed autorità, pensò che se avesse intrapreso la carriera militare sarebbe potuto diventare un grande condottiero. Disse a Terence di aspettarlo nella stanza ed uscì in fretta, poco dopo ritornò in compagnia di un capitano dicendo

“Il capitano mi ha detto che la zona di Amiens è ora saldamente in mano alle forze alleate, ho già dato ordine che si cerchino i corpi di cui ci ha parlato il sergente Manndorf affinché siano portati qui a Calais. Dopo di che i tedeschi saranno inviati, quando sarà possibile, in Germania mentre per quanto riguarda l’americano incarico lei di riaccompagnarlo in patria a bordo della Indianapolis. Quello sfortunato pilota potrà finalmente riposare in patria vicino alla sua famiglia, parola di Dwight D. Eisenhower!”
  
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