A
Chi Appartengo?
“È
questo il mio destino!
Sin
da quando sono nato il clan dei ladri aveva deciso tutto, senza lasciarmi
l’opportunità di scegliere.
Allora
era tutto diverso: ero solo un bambino e ai miei occhi sono rimaste nascoste
cose che preferirei dimenticare.
Il
mio ruolo nel clan è una di queste.
Dovevo
essere il capo, ma non volevo gettare la mia vita in un mare d’insidie, per
questo ho abbandonato tutto dimenticando
il
mio nome.
E
per secoli ho vagato in lande desolate senza trovare perdono e conforto, mentre
il peso del mondo ricadeva sulle mie spalle, lasciandomi completamente solo.
Il
tempo è trascorso inesorabile e non mi ha lasciato scampo: ho dimenticato tutto
senza rimpianti.
Poi,
una notte come tante altre, sono riemerso dalle acque e mi sono affacciato
sulla città.
Ho
rivisto quelle luci che solo in sogno avevo raggiunto e ho camminato per le
strade come un uomo normale.
Quanto
ho desiderato la normalità!
Ma
nel mio destino era scritto che non sarei mai stato colui che avevo sempre
desiderato: io sono un mutante e nessuno potrà mai cambiare questa verità.
Eppure
non volevo ancora crederci: stavo per oltrepassare il ponte, il confine tra i
sogni e la realtà, immaginando candide ali che mi permettessero di raccogliere
le stelle.
Erano
solo stupidi pensieri di un bambino che non voleva smettere di sognare.
Ma
poi una luce s’è posata su di me e ai miei occhi sei apparsa tu, Rouge.
Conosci
il seguito della storia…sino ad ora!
Con
te voglio essere sincero: non mi sono mai sentito un vero x-men, ma neanche uno
del clan dei ladri.
Quando
mio fratello ha chiesto il mio aiuto, non ho esitato e ho ripreso il mio posto
come capo clan.
Poi
sono tornato…per te!
Com’è
bello vederti sorridere, ridere, volare leggera nell’aria come tu sola sai
fare.
Se
tu fossi nella mia mente sapresti comprendere quale sensazione di smarrimento
la offusca e capiresti cosa sussurra quella piccola voce all’interno del mio
cuore.
La
mia anima è persa in una tempesta: le onde sono alte e il mare è burrascoso, il
cielo che vedono i miei occhi è sempre più cupo e ostile.
Eppure
ci sono due parole che crescono nella mia mente e sento che non avrò altre
occasioni per rivelarti questo mio segreto: ti amo!
Ti
amo e ti amerò per sempre e per sempre vorrei restare accanto a te, ma non
posso!
Conserva
questa mia lettera come la cosa per te più preziosa, non so se e quando potrò
rivedere il tuo sorriso.
Ora
vorrei asciugare le tue lacrime e stringerti forte, ma non posso farlo!
Devo
prima scoprire a che appartengo.
Sappi
però che il mio cuore e la mia vita sono solo tuoi e così sarà per l’eternità.
Tutto
quello che volevo dirti: ti amo!
Gambid ”
Rouge
bagnò la carta della lettera con le sue lacrime per poi volare via. Controllò
l’intera città ma di colui che amava era rimasto solo il ricordo e quella
lettera. Il suo profumo inebriava ancora la carta e lei non lo avrebbe mai
dimenticato. Da qualche parte del mondo, l’uomo che avrebbe voluto con lei per
il resto della vita, percorreva terre ostili in cerca del suo ruolo.
Ancora
una volta desiderò sentire la sua voce ed essere stretta tra le sue braccia,
osservare il suo viso e sentire le sue dita che le asciugavano le lacrime.
Sarebbe successo solo in un sogno e l’avrebbe rivisto sempre, ogni istante
della sua vita sarebbe trascorso pensando a lui. mai avrebbe potuto
dimenticarlo e, aggrappandosi ad un desiderio antico gridò al cielo quello che
lui le avrebbe sempre ripetuto: “Ti amo!!!”
Di
Jillian Greenleaf