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Autore: SuperCorpKL    15/12/2019    2 recensioni
Nel suo ufficio Lena inizia a scrivere una lettera...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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"                                                       24/12/19
Caro Babbo Natale,
sono forse troppo grande per scriverti, ti confesso che mi sento stupida a farlo in questo momento e non so perché lo sto facendo, non ho mai creduto in te. Da bambina mentre tutti ti aspettavano, io dovevo fare i conti con una famiglia che non mi voleva; una madre troppo impegnata, severa, gelida e incapace di amare due figli contemporaneamente. Sai? In un primo momento mi sono chiesta il motivo, perché nonostante i mille sforzi non ero all'altezza di Lex?
Sono cresciuta con un senso di vuoto dentro che mi ha portata a fidarmi di poca gente a causa della mia famiglia e delle bugie che si celavano dietro di essa. Ho combattuto l'oscurità con tutta me stessa e ho deciso di fidarmi di qualcuno. Inutile dire che sono stata delusa, presa in giro. Andrea era la mia migliore amica, abbiamo passato anni fantastici insieme, lei mi capiva e io mi fidavo; immaginare di ricominciare da capo senza averla nella mia vita era impossibile e invece per l'ennesima volta ho dovuto raccogliere tutta la mia forza e ho dovuto voltare pagina. Le ferite questa volta sono rimaste aperte, ho cambiato città lasciandomi alle spalle tutto. Ho conosciuto una ragazza dolce, bella e piena di vita che ha provato in tutti i modi ad entrare nel mio mondo e con fatica sono riuscita a chiuderla fuori, dopo svariati rifiuti e aver chiarito la nostra relazione come professionale credo si sia arresa.
Mi sono arresa anche io. Ho smesso di correre dietro a chiunque. Ho trovato risposte alle mie domande. Vorrei solo una cosa da te, che ovviamente non farai, vorrei potermi fidare di nuovo, vorrei non allontanare le persone per proteggermi. Vorrei tanto non aver rifiutato il suo invito... Ma ho chiesto aiuto a te troppo tardi."


-Che stupidaggine. Non esiste nemmeno.- scosse la testa e si lasciò cadere sullo schienale della sedia. Sospirò guardando l'orologio, mancava poco alla mezzanotte ed era l'unica presente nel suo ufficio, si sentiva davvero triste e sola ma infondo non aveva fatto nulla per riempire quel vuoto presente da mesi ormai. Posò i fogli sulla scrivania e si alzò per prendersi da bere. Versò il contenuto giallastro nel suo bicchiere e si avvicinò alla grande vetrata che mostrava gran parte della città. Le luci padroneggiavano il panorama, chiuse gli occhi e quasi le sembrò di sentire l'allegria della gente, le risate e i bambini felici di scartare il proprio regalo. Immaginò anche il suo sorriso timido, i suoi occhi splendidamente azzurro cielo e il suo fare impacciato. Sorrise lievemente a quella visione quasi angelica, sorrise immaginando Kara felice.

-A cosa pensi? - disse una voce che conosceva bene alle sue spalle, sobbalzò spaventata e si voltò a guardarla. - Stavi sorridendo. - sorrise indicando il riflesso.

-Kara!- posò il bicchiere sulla scrivania e si avvicinò alla bionda. - Cosa ci fai qui? Dovresti essere con i tuoi amici e tua sorella adesso. -

-Non riuscivo a stare a casa pensandoti da sola qui.-

-Ma non dovevi lasciare tutti per me.-
Kara scosse la testa e sorrise.

-Erano tutti d'accordo che dovevo farlo. -

-Che vuoi dire? - chiese fissandola.

-Mi conoscono tutti, sanno bene che non potevo vivermela bene se non avessi fatto un ultimo tentativo con te. Non mi arrendo facilmente io. - disse e poi si avvicinò e le prese le mani. Lena la guardò e deglutí.

-Kara... -

-Lena io... So bene che hai chiarito che non mi vuoi come amica e di restringere la nostra relazione in strettamente professionale. Hai detto che le mie visite nel tuo ufficio dovevano essere solo per lavoro. -

-Si, Kara. Sono stata chiara, ti ho anche detto il motivo. -

-Lo so, sei stata ferita troppe volte. Ho provato a rispettare il tuo volere, giuro, ci ho provato. Puoi chiedere a mia sorella. - disse con sguardo colpevole.

-Non ti seguo.-

-Ho fatto in modo di vederti spesso, ho proposto io le interviste solo per vederti. -

-Non mi sono resa conto di questo. - si fermò a riflettere qualche minuto iniziando a capire, pensandoci le aveva chiesto svariate cose e alcune inutili e altre cose personali. Non si era accorta di questi dettagli perché infondo le piaceva stare con lei.

-Mi dispiace di non aver rispettato il tuo volere ma quando ho messo piede qui dentro la prima volta ho sentito qualcosa di strano. Ho visto i tuoi occhi feriti e ho sentito il forte bisogno di curarli, di curarti. "
Gli occhi di Lena si fecero immediatamente lucidi e il cuore iniziò a battere velocemente.

-Non credo sia possibile. È tardi. - abbassò lo sguardo.

-Non è tardi, Lena, ne sono certa. Non nascondere i tuoi occhi, sono sicura che stanno dicendo altro. - le alzò il viso con un dito. -Ecco qui. - accarezzò il suo volto delicatamente e Lena era paralizzata.

-Non voglio farmi male, Kara. Non potrei sopportarlo. -

-Non potrei mai farti del male. Non potrei sopportarlo io.- le disse convinta.

-Ho tanta paura, tanta rabbia dentro. Non riusciresti a starmi vicina. -

-Smettila.-

-Dico davvero, nessuno riesce a farlo. - le lasciò le mani e si allontanò, lo stava facendo ancora una volta, stava provando a mettere distanza. -Le cose che ti ho detto non cambiano, non posso. Mi dispiace. -

-Io non sono come gli altri, io non provo quello che provano gli altri. Sarò pazza a dirlo, ti conosco solo da qualche mese ma sei riuscita a farmi provare cose inspiegabili.- era sincera.
Lena non riusciva a crederci e non riusciva a distogliere lo sguardo.

-Ad ogni modo... Ho una cosa per te. -

-Una... Una cosa? - balbettò lievemente. - Io non ti ho preso nulla. -

-Non dovevi prendermi nulla infatti. - si avvicinò e le prese la mano, le scoprì il polso. Lena guardava attentamente ogni movimento della bionda che prese dalla sua tasca un piccolo bracciale con una pietra verde smeraldo e una azzurro cielo e gliela mise al polso.

-I tuoi occhi hanno i miei. Sei riuscita a catturarmi dal primo momento che ci siamo viste. Potrai buttarlo quando metterò piede fuori da questa stanza ma dovevo dartelo. Dovevo dartelo perché io sono innamorata di te e questo non posso cambiarlo. Non chiedermi come o perché così in fretta, non ho risposte. - le lasciò il polso e sorrise. - Buon Natale, Lena. Cercami quando ti senti pronta. -

Lena la guardò a bocca aperta e alzò lo sguardo verso l'orologio che segnava la mezzanotte. Kara le lasciò un bacio sulla guancia e si voltò verso la porta iniziando a camminare verso la porta. Che cosa stava facendo? Stava andando via e lei glielo stava permettendo. Scosse la testa e si impose di muoversi, non poteva lasciarla andare via. Scattò velocemente verso Kara e prese il braccio facendola voltare, le prese il viso tra le mani e la baciò. Un bacio leggero e veloce ma carico di emozioni.

-Non andartene. - disse piano poggiandole la fronte sulla sua.

-No, non vado da nessuna parte.-

-Non sarà facile, Kara. -

-La parola facile non esiste nella mia vita. Non importa, Lena. Passo dopo passo, piano e insieme.-

-Passo dopo passo.- sorrise con gli occhi lucidi.
Kara annuì e questa volta fu lei a lasciarle un bacio a stampo, doveva andarci piano e lo sapeva ma questo era già tanto.

-Mi dispiace di non averti fatto nessun regalo. -

-Mi hai fatto il regalo più grande oggi e poi sono certa che avremo altri Natale insieme. -
L'attirò a sé e la strinse forte. Le bastava questo, era felice.



Visto che siamo sotto Natale quasi mi sembrava giusto scrivere questa e magari ne arriverà qualche altra. Viste le scarse gioie cerchiamo di crearle attraverso le fan fiction in attesa del ritorno di Supergirl.
A presto❤️
   
 
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