Non importa cosa trovi sotto l’albero,
ma chi trovi intorno!
A Namielly. Spero ti piacciano
Minato è molte cose. È un sedicenne alto, discretamente intelligente, con un buon senso dell'umorismo e gentile. Ma è anche molto, molto timido.
Con Kushina Uzumaki non ha una grande confidenza. O meglio, ogni volta che sembra che il loro rapporto di compagni di classe faccia un passo avanti, per un motivo o per un altro questo ne fa dieci indietro.
È snervane.
Il problema è che Minato è cotto a puntino. Ogni volta che parla di Kushina, Shikaku Nara lo squadra con un sguardo che trasuda sia spavanto che divertimento. Lui vuole stare il più lontano possibile dalle donne.
Però Shikaku, oltre che un buon amico, è anche molto sveglio e dispensa consigli utilissimi.
Ed è per questo che, in data 22 dicembre, Minato si ritrova a poggiare sotto il banco di Kushina un bigliettino. Uno di quelli semplici, poco ostentati e ordinati. Come Minato, in fondo.
Eppure, dopo aver fatto l'occhiolino all'amico e dopo essersi messo a sedere, Minato ha la sensazione di essersi scordato qualcosa. Qualcosa di fondamentale, tra l'altro.
Non ha tempo di pensarci però, che Kushina Uzumaki arriva in classe, in ritardo come sempre. Saluta Mikoto Uchiha e si siede affannata, prima di iniziare a frugare nel suo sottobanco.
È il momento della verità: Minato deglutisce a fondo, la gola è secca. Kushina ha trovato il biglietto e lo sta leggendo. Ci si aspetterebbe che arrossisca, che lo faccia vedere alla sua migliore amica, o che lo stracci, se proprio vuole rifiutarlo.
Invece, con una calma terribile, Kushina si alza, si arrampica sopra il banco, inspira profondamente e urla: «Chi diavolo si è messo a farmi questa orribile pagliacciata in anonimo, 'ttebane?!»
La firma. Minato si è scordato la firma.
A fianco a lui, sente solo il povero Shikaku sospirare rassegnato.