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Autore: Miharu_phos    27/12/2019    0 recensioni
In questa storia cercherò di raccogliere tutti i momenti importanti che hanno caratterizzato il legame fra Caleb e Jude all'interno dell'universo originale di Inazuma, chiaramente romanzando il tutto con la fudoukidou!
Per quel che sarà possibile riprenderò gli avvenimenti tratti dall'anime, per il resto inventerò, facendomi ispirare dalla ship.
Per comodità userò i nomi occidentali;
Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Caleb/Akio, Jude/Yuuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jude ricordava benissimo la prima volta in cui aveva incontrato Caleb.

 

Ricordava la rabbia che gli bruciava nel petto, le sopracciglia inarcate, i denti stretti, le mani chiuse in due pugni mentre fremevano dalla voglia di prenderlo a cazzotti su quel ghigno irritante.

 

Come aveva spiegato l'allenatrice Shiller quel piccolo delinquente aveva convocato la Raimon tramite un falso messaggio, tutto per spingere la squadra fra le grinfie di Ray Dark.

 

L'ex allenatore di Jude era infatti evaso di prigione per fondare una nuova squadra, ancora più forte: la Absolute Royal Academy.

 

Fin da quando aveva ricevuto questa notizia il ragazzo era stato inquieto; quel malvivente era di nuovo a piede libero, dopo tutto il male che aveva causato. Era un vigliacco, e Jude tremava di rabbia soltanto a sentirne pronunciare il nome.

 

E quel ragazzino, Caleb Stonewall, era al comando della squadra, assieme ai vecchi compagni di Jude, Joe e David.

 

Quando questi ultimi si rivolsero al loro vecchio amico così carichi di odio e risentimento, il ragazzo non poté credere alle proprie orecchie: erano cambiati in modo radicale, sembravano altre persone.

 

Era stato proprio quel Caleb ad istigarli contro di lui, spingendoli a desiderare sempre più potere, sempre più forza, pur di riuscire a superare la più grande creatura di Ray Dark: Jude Sharp.

 

Le scuse del ragazzo non erano bastate; sotto l'influenza della pietra di alius i due giovani calciatori erano stati facilmente plagiati dal crestato, che sfruttando lo stato di rancore nel quale versavano a causa degli infortuni, era stato avvantaggiato nel convincerli a prestarsi ancora una volta agli sporchi propositi di Dark.

 

Jude davvero non riusciva a capire: si erano ribellati insieme, uno dopo l'altro, indignati dal comportamento del loro allenatore, eppure in quel momento i suoi ex compagni erano davanti a lui e gli ghignavano contro, desiderosi di ottenere da lui una vendetta che non aveva alcun senso.

 

Lui proprio non ci riusciva a vederli come nemici; provava nei loro confronti solo tanta pena e preoccupazione.

 

I due ragazzi avevano cominciato ad eseguire tecniche proibite altamente deleterie per il fisico, provocando così danni incredibili ai loro corpi già provati.

 

E tutto ciò era stato colpa di Caleb, che con pura crudeltà aveva fuorviato i due poveri ragazzi, sotto il controllo del loro malvagio allenatore.

 

Jude lo detestava.

 

Detestava più di ogni altra cosa quel maledetto atteggiamento strafottente, detestava la sua abitudine di mettersi le mani dietro il collo e parlare ad occhi chiusi, come se non gli importasse di quel che gli stava accadendo attorno.

 

Aveva continuato a farlo anche durante il viaggio in pullman per raggiungere la Royal, nel quale erano stati addirittura seduti vicini.

 

In quell'occasione Jude ne aveva approfittato per osservarlo meglio, nonostante avesse tentato di concentrare il suo sguardo fuori dal finestrino.

 

Tramite il riflesso però aveva potuto studiare bene il suo profilo, notando subito il tatuaggio che spiccava sulla sua testa rasata, sulla quale si ergeva una folta cresta di capelli mossi e castani.

 

Non c'era dubbio che il suo aspetto fosse a dir poco eccentrico, aspetto con il quale il suo carattere irritante si sposava alla perfezione, rendendolo semplicemente odioso.

 

Era con odio infatti che Jude lo aveva guardato per tutto il tempo, provando rabbia ogni volta in cui quella sua boccaccia si apriva per sputare cattiveria e veleno.

 

Durante la partita poi non aveva fatto altro che incitare i suoi compagni a mettere sempre più a dura prova i loro poveri corpi, fino ad arrivare al collasso.

 

Mentre David e Joe venivano soccorsi dall'ambulanza Jude rimase accanto a loro, ascoltando le loro scuse e cercando di confortarli, nonostante tutte le cattiverie che gli avevano rivolto durante la partita.

 

Sentire con le proprie orecchie quanta invidia e risentimento avevano provato nei suoi confronti, soprattutto David, lo aveva sconvolto.

 

Il ragazzo aveva ammesso di essersi sempre sentito inferiore nei confronti di Jude, che era stato per tutti quegli anni il favorito, il migliore, il più dotato agli occhi del loro allenatore.

 

Mai avrebbe immaginato di essere stato un così tale tormento per quelli che aveva considerato come dei fedeli compagni durante innumerevoli partite.

 

E invece aveva scoperto la verità che si nascondeva dietro la loro amicizia, ovvero un senso di inadeguatezza che col tempo aveva partorito astio e rancore, fino a spingerli ad un gesto tanto estremo come rischiare le loro vite pur di dimostrare la propria superiorità.

 

Tutto ciò aveva ferito profondamente il ragazzo, che non si era mai reso conto di quel che aveva provocato nei suoi amici, senza volerlo.

 

Si erano ripromessi di ritornare a giocare insieme e David era stato portato via, mente Jude continuava a pensare con odio a Caleb ma soprattutto a Dark.

 

Infondo anche quel ragazzo era a sua volta una vittima di quel criminale, ma ancora non riusciva a rendersene conto.

   
 
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