03/08/2009
4 recensioniPas de
Deux. ~
C'è la confusione che ti paralizza, il dolore o rimorso di non esserci riuscito, a bloccare, incatenare con le spalle a mura invisibili, ghermire la tua mente tiepida ed ormai vuota.
Non hai potuto salvarlo, hai semplicemente voltato le spalle al suo sorriso, saturo di felicità, che ti rivolgeva sentimenti ed emozioni. Lo hai fatto per poi salire in macchina e renderti troppo tardi conto della persona che veloce attraversa lo specchietto alla tua sinistra.
- Justin! -
Scendi dalla macchina di fretta, anche troppo per renderti conto che non hai ben preso le distanze, tanto da andare a cozzare goffamente sul Suv parcheggiato lì accanto.
- Bastardo... -
Lo osservi, mentre quello regge ancora la mazza da baseball tra le mani, troppo concentrato però, il suo cervello, sul cadevere - ? - sdraiato a meno di un misero metro di macabra consapevolezza.
E vorresti colpirlo, quel ragazzo, sbriciolarlo, frantumarlo, semplicemente fargliela pagare per aver distrutto in un solo attimo quel poco che eri riuscito a costruire dopo una vita, con fatica e aiuti che non avresti mai voluto accettare. Ma ora la tua testa è totalmente e tremendamente sgombera e leggera, non trova posto altro che quell'orribile presentimento, sensazione di catastrofe ormai avvenuta.
E mai smetterai di perdonartelo, Brian, nevvero?
Scappa, il bastardo, scappa e ti lascia da solo con lui, con i resti del tuo Justin.
Solo, tra i grumi di sangue e un sorriso morto sulle labbra; che avresti voluto baciare, non sentire raffreddarsi.