[Scritta per il tredicesimo p0rnfest]
Nella taverna c’è un buon odore. Il legno dalle venature rossastre quasi risplende contro le fiamme delle lampade, le voci degli ospiti sono alte e gioviali e l’alcol profuma di fiori e di zucchero.
La legna che brucia nel camino della grande sala emana un aroma simile a quello del dente di leone, e tutt’attorno aleggia l’odore pieno e intenso di carne e di stufato. Geralt evita il bancone, e va a sedere ad un tavolo isolato, dove la luce delle lanterne e del fuoco è appena più debole. Ha ancora il viso nascosto dal cappuccio del mantello, e nonostante il tepore accomodante del luogo, preferisce restare celato.