Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: Mordekai    22/01/2020    0 recensioni
''Erano passati ormai giorni dal rapporto dell’Ufficiale di Bordo, inviato sul computer centrale della Stazione, con pochi membri rimasti. L’umore dei presenti era cambiato drasticamente dopo l’esposizione dei raggi di un sole nell’orbita del pianeta-anello, alcuni mostravano sintomi di una febbre malarica con conseguente quarantena di due settori della stazione.''
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
11 ore prima.
Pianeta Anello Parvaris. Distanza: 315.000 km dalla Stazione Orbitale.
Latitudine: 139° Longitudine: 79°
 
Una tempesta elettromagnetica imperversava sul pianeta-anello, e stranamente le sue pareti di metallo che fungevano da mura non subivano alcuna alterazione. Un uomo con una tuta spaziale bianca e rossa corse verso una base di controllo ancora attiva, trasportando un contenitore di metallo con diverse lettere e numeri. Una volta all’interno della base, l’astronauta udì diversi segnali radio provenienti dal computer di comando, ognuno di essa ad una intermittenza di pochi secondi l’uno dall’altro fin quando una voce, in evidente stato d’agitazione chiamò:

<<Qui Russell Bell, ID 2-0-5-1-C, Isaac mi ricevi, passo?>>

‘’Qui Isaac Sartre, codice identificativo: 2779FR. Come posso aiutarti Russell, passo.’’- replicò l’astronauta posando subito il contenitore e rispondendo alla richiesta di aiuto. Il collega, dall’altro lato della radio sospirò sollevato ma la sua voce era rotta da terrore viscerale.

<<Ascoltami bene Isaac, una tempesta elettromagnetica di 1500mpf sta per abbattersi su Parvaris. Devi sigillare ogni entrata, ogni finestra, ogni maledetto buco che trovi! Ho provato ad avver…e gli altri ma è risultato inutile!>>

‘’Sai dove è finito Josh, Russell? E gli altri? Michael, Igor, Laura?’’- domandò Isaac attendendo una risposta, mentre azionava i comandi di chiusura ermetica della base. Dall’altro lato della trasmissione si udirono prima delle voci d’entità robotica accompagnata da una umana ed infine dei suoni ad intermittenza:

<<Morti. E Josh è scomparso e…aspetta Isaac. Standby 501, Beta-44 e Beta-11 controllo batterie termiche 1 e 7. Schermatura inserita. Powell, disattiva i generatori ausiliari o rischiamo di esplodere qui. Porca puttana, siamo nella merda Isaac.>> ci fu un lungo suono statico che infastidì le orecchie di Isaac ma prima che potesse rispondere sul computer principale comparve un secondo avviso evidenziato in rosso: Tempesta in arrivo. Si prega di sigillare la base. Livello minaccia: 5.

‘’Russell devo interrompere ogni segnale, la tempesta è nelle vicinanze e…Russell? Russell mi ricevi? Russell!?’’- e il segnale si interruppe, facendolo imprecare. Lesto come non mai interruppe qualsiasi afflusso di corrente, rimosse le batterie di ioni e sigillò manualmente le quattro porte presenti nella base. Non appena chiuse l’ultima finestra la tempesta si abbatté sulla minuscola struttura, mandando in tilt la tuta che Isaac indossava ancora; evitando potenziali shock termici se la tolse e si riparò sotto un tavolo di carbonio stringendo a sé il contenitore con i campioni raccolti dall’uomo. Vi furono urla disumane nella burrasca elettromagnetica e il metallo della base iniziò a contorcersi, a piegarsi, a deformarsi. Le orecchie di Isaac fischiarono, i suoi occhi bruciarono e nemmeno l’acqua del thermos alleviò la sua sofferenza. Visioni orrende offuscarono la sua mente, strani simboli che si susseguivano alla velocità della luce, parole in una lingua incomprensibile sostituirono i fischi assordanti nelle sue orecchie.

‘’Le tue urla sono vane in una tempesta.’’- disse Isaac, eppur non era Isaac. Svenne, accasciandosi sugli scalini dell’ufficio perdendo copiosamente saliva e bile dalla bocca.
 
ID: Isaac Sartre. In pericolo. Frequenza cardiaca: 45bpm Avvio defibrillatore: Attivo.
 
Una scarica elettrica pervase il corpo dell’uomo, riportandolo alla vita e consentendogli di rigurgitare definitivamente ciò che il suo stomaco aveva rifiutato di digerire.

‘’Devo…devo avvertire Murray!’’

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Mordekai