Pulviscolo di coscienza,
nel vortice dell’assenza.
Mi guardo attorno:
non so dove
è il mio altrove.
Fra cupi ammassi di galassie
libero
moto rettilineo.
E non c’è forza che curvi
la mia traiettoria.
Libera
dalla massa,
dal peso.
Schiava
della mancanza di inerzia.
E tutto è distante
e immenso.
E c’è silenzio.