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Autore: Andrea Micky    06/02/2020    1 recensioni
Per ingannare il freddo di questi giorni, immaginate di essere su un'isola tropicale...che non sia però quella scelta da Chris in questa storia.
TOTAL DRAMA and realtive characters are copyright of FRESH INC.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chris McLean
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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La vacanza tropicale di Chris
by Andrea Micky

Nel bel mezzo di un afoso luglio, accade che Chris McLean volle auto-premiare le sue ultime fatiche lavorative con una vacanza e la sua scelta cadde su un'isola tropicale chiamata Tlock, che diversi opuscoli dipingevano come un autentico paradiso.
Fu così che un sabato mattina, il presentatore si ritrovò a far parte di un nutrito gruppo di turisti, che come lui si era avvalso di una rinomata agenzia di viaggi italiana chiamata “Speren ben”.

Non appena il gruppo di Chris salì sulla navetta, il veicolo lo condusse ad un piccolo aereo da turismo piuttosto vecchio, al cui portellone era fissata una targa commemorativa su cui si leggeva “Varato personalmente da sua maestà Vittorio Emanuele 3°, in memoria della riscossa di Vittorio Veneto”.
Dopo che Chris e i suoi compagni presero posto sul velivolo, che tremava visibilmente ogni volta che qualcuno si sedeva, si udì la voce del comandante dire “Benvenuti a bordo del nostro aereo. Vi ringraziamo per aver scelto la nostra agenzia di viaggi, il cui personale e mezzi sono di qualità certificata. Auguriamo a tutti un buon viaggio che, salvo imprevisti, durerà circa un paio d'ore”.
Quelle parole rassicurarono i passeggeri, ma subito dopo si udì il comandante (che aveva inavvertitamente lasciato l'altoparlante acceso) recitare un Pater Noster ed un Ave Maria prima di mettere in moto.
Al terzo tentativo di accensione, il piccolo aereo partì e percorse l'intera pista di volo ed una ventina di chilometri di autostrada prima di sollevarsi da terra; va aggiunto che seduta di fianco a Chris vi era una signora piuttosto corpulenta, che ad ogni sobbalzo dell'aereo mollava una scoreggia degna di Owen, così che l'aria divenne presto irrespirabile.
A complicare le cose ci pensò l'impianto di aria condizionata dell'aereo, che al minimo sforare dei comandi portava la temperatura interna dai 120 gradi fahrenheit ai 15 sottozero; a metà viaggio l'impianto andò definitivamente in tilt, col risultato che il lato destro dell'aereo era come un forno a microonde, mentre il lato sinistro invece era come una cella frigorifera.
Per ovviare a quell'inconveniente, ogni 5 minuti alcuni passeggeri si scambiavano di posto con altri, ma quel continuo transitare minò seriamente la solidità dell'aereo, già compromessa dallo sbalzo termico.
Preoccupato della cosa, Chris chiese ad una hostess stranamente baffuta “Non sarebbe il caso di chiedere al comandante di atterrare?”.
Ma questi ribatté “Stia pure tranquillo. Quest'aereo é vecchio ma solid..”.
Non finì la frase perché il pavimento si squarciò improvvisamente e l'hostess precipitò in mare, scomparendo alla vista dei passeggeri terrorizzati.
“Vado subito ad informare il capitano” disse l'altra hostess (che aveva un barbone alla Gandalf).

Subito il capitano accorse chiedendo quale problema ci fosse, ma l'uomo mise un piede in fallo e precipitò giù nel buco.
I passeggeri erano paralizzati dal terrore da alcuni minuti quando arrivò il co-pilota, che chiese “Ma dove é finito il capitano?”.
Per tutta risposta, la vicina di Chris sparò una nuova, micidiale e rumorosa flatulenza proprio in faccia all'uomo, che perse i sensi e scomparve nel buco.
“Signori, restate calmi...c'é qualcuno che sa come si pilota un aereo?” chiese la hostess barbuta, mentre l'aereo cominciava a perdere quota.
“Beh, io ho pilotato alcuni velivoli durante le puntate del mio reality, quindi..” tentò timidamente Chris.
Subito “Gandalf” afferrò saldamente McLean e lo portò in cabina di pilotaggio, dove il presentatore afferrò i comandi e riuscì a far riprendere quota al velivolo, anche se alcune spie luminose si accesero senza motivo.
Chris tentò di spegnerle premendo alcuni pulsanti a caso, ma ottenne come risultato quello di aprire la stiva dell'aereo, facendo precipitare in mare i bagagli di metà comitiva, nonché un vecchio missile dimenticato da molti anni, che finì con l'affondare una petroliera che navigava sotto l'aereo.
Facendo finta di niente, Chris ordinò alla hostess “Adesso dica pure ai passeggeri che arriveremo a destinazione al massimo fra un paio d'ore”.

Dopo 14 ore e mezza di volo, l'isola di Tlock apparve all'orizzonte, ma quando fu il momento di atterrare, la cloche si ruppe e l'aereo si andò a schiantare sul palazzo del governatore.
Chiarita la situazione con le autorità locali (che avevano scambiato l'atterraggio di fortuna per un attentato terroristico), la comitiva venne alloggiata in una fatiscente topaia sulla riva più inquinata dell'isola.
Una volta sistemate le sue cose, Chris si recò subito in spiaggia per fare un bagno nel mare tropicale. 
All'entrata della spiaggia vi erano 2 ragazze piuttosto racchie, che fecero indossare al presentatore una tipica ghirlanda floreale, in cui però riposava uno sciame di feroci calabroni Assassini, che subito attaccarono Chris.
Questi tentò di fuggire tuffandosi in mare, ma così facendo McLean si ritrovò invischiato in una grossa chiazza di petrolio: Chris passò il resto del pomeriggio all'ospedale dell'isola, dove gli infermieri lo ripulirono con dell'acqua ragia, che gli procurò delle ustioni di quarto grado ed una visione di Santa Mimma da Norcia.

Quella sera, Chris e il resto della comitiva cenarono in un tipico ristorante locale.
La specialità della casa era il “Gummarah”, un piatto a base di 7 tipi diversi di pesce; Chris lo ordinò e poco dopo, gli servirono un'orribile sbobba di colore violaceo, in cui diversi pezzi di pesce crudo facevano sinistramente capolino.
Con un sorriso forzato, Chris mandò giù il primo boccone e subito dopo corse via, in preda ai peggiori conati avuti in vita sua.
Una volta giunto in bagno, Chris si fiondò sul water e sconquassò il ristornate con una vomitata apocalittica, che venne classificata dall'istituto sismico dell'isola come un 2° grado della scala Richter.
Quando il presentatore ritornò al suo posto, un giocoliere dilettante stava facendo roteare nell'aria alcuni bastoni infuocati e per una tragica fatalità, uno di essi finì addosso a Chris, incendiandogli i vestiti; il presentatore corse a tutta velocità verso il mare, ma quando si tuffò, centrò in pieno uno scoglio.

La mattina dopo, la comitiva di turisti si alzò di buon ora per andare in spiaggia.
“Coraggio! Oggi sarà una bellissima giornata” esortò Chris, quando all'improvviso il cielo si oscurò e il più violento tifone tropicale degli ultimi 2 secoli si abbatté sull'isola: l'albergo-topaia venne investito in pieno da una tromba d'aria, che lo sollevò ad un'altezza di 3000 metri, per poi lasciarlo precipitare al suolo.
“Coraggio. Non é successo niente” incoraggiò Chris, prima che un fulmine lo colpisse in pieno, facendogli un elettroshock da 50.000 volts.
La comitiva passò il resto della mattinata e buona parte del pomeriggio a montare una tendopoli fra le rovine dell'albergo.

Quella sera, la comitiva andò a vedere un noto circo franco-canadese, che aveva in programma un'esibizione sull'isola.
Chris prese posto all'estremità destra di una panchina non molto stabile, alla cui altra estremità si sedette la sua corpulenta vicina d'aereo, che causò un curioso effetto catapulta.
Chris fu scagliato al centro delle pista, dove rimbalzò sul tappetino elastico degli acrobati, che lo fece finire nella bocca di un cannone, da usare per il numero dell'uomo proiettile.
Costui, credendo che Chris volesse rubargli il lavoro, calcolò una nuova traiettoria e sparò il presentatore proprio in mezzo al sedere di Ofelia, la più grossa elefantessa del circo, affetta in quei giorni da una terribile stitichezza.
Fortunatamente Chris riuscì a liberarsi da solo, ma prima di allontanarsi a sufficienza dal pachiderma, Ofelia risolse il suo problema intestinale e seppellì il presentatore sotto 2 tonnellate di fragrante... beh, avete capito.

La mattina dopo, il gruppo di Chris decise di fare una gita in barca lungo la costa, per ammirare i suggestivi paesaggi dell'isola di Tlock.
La barca scelta si chiamava “Fior di palma” ed il suo capitano, che si vantava di conoscere la zona come le sue tasche, levò gli ormeggi alle 08:30, assicurando che il gruppo sarebbe ritornato alle 19:00 esatte.
Tre giorni dopo, le autorità locali organizzarono una spedizione di soccorso e ritrovarono la Fior di palma in mare aperto, mentre i suoi passeggeri tentavano di cannibalizzarsi a vicenda.
Quella sera, ai naufraghi vennero servite delle ostriche che si rivelarono difficilissime da aprire e quelli che riuscivano ad assaggiarne l'interno, rischiarono di ritrovarsi con la lingua mozzata.
Verso le 02:00 di quella notte poi, le tende dei turisti si afflosciarono e le successive 2 ore furono un continuo susseguirsi di imprecazioni, martellate sulle dita e feroci scontri, sia corpo a corpo che con armi improvvisate.
Ma quando le tende furono rimontate, si abbatté sull'isola un violento nubifragio, che fece straripare il fiume principale, le cui acque dispersero la comitiva turistica di cui faceva parte Chris; questi venne ritrovato in una laguna, mentre tentava invano di dividere le acque, in modo da raggiungere la terra promessa.
Quando poi il presentatore vide arrivare i soccorritori fuggì, in quanto li aveva scambiati per le guardie del faraone.

2 settimane dopo, quell'atroce Odissea finì e la comitiva di turisti poté ritornare a casa.
Il viaggio di ritorno si svolse senza intoppi, ma durante l'atterraggio, l'aereo su cui viaggiavano Chris e il suo gruppo fece un frontale con un altro velivolo in procinto di decollare.
La comitiva venne subito soccorsa, ma a causa dello stato pietoso in cui si trovava (tutti i suoi membri dimostravano dai 10 ai 30 anni in più) venne portata all'ospizio cittadino, da cui venne cacciata pochi giorni dopo, perché nessuno pagava la retta.

FINE

   
 
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