La nipote aveva fatto ritorno. Alcida-Auka, la più anziana del popolo dei lanai che abitava le pendici scoscese di Ahch-to, non si era fatta trovare impreparata. Le capanne erano state riparate e ripulite al meglio dalla sua ultima visita, le scale spazzate a dovere.

L’inverno aveva inoltre lasciato posto alla primavera e quindi vi erano diverse primizie che avrebbe potuto offrirle.

Solo fino a poche settimane prima, qualunque visitatore si sarebbe dovuto accontentare di alghe secche e pesce salato, ma ora le bacche germogliavano rigogliose, la fauna selvatica era tornata a nuova vita e i soli avevano ormai asciugato ciò che restava dell’ultima neve.

Le tradizioni della sua gente, avevano imposto ancora una volta ad Alcida-Auka di accogliere con calore la maldestra ragazza, nonostante questa, fin dal loro primo incontro si fosse dimostrata decisamente poco avvezza al rispetto delle regole e della vita comune.

Lei tuttavia aveva subito scosso la testa in segno di diniego. “Sono qui solo di passaggio, ma grazie lo stesso” aveva detto sfoggiando un timido sorriso.

L’anziana lanai non aveva potuto fare a meno di notare come solo gli angoli della sua bocca si fossero incurvati leggermente all’insù, mentre il suo sguardo fosse rimasto triste e pensieroso. Ad ogni modo sarebbe stato uno spreco farla risalire nuovamente sul suo battello volante a mani vuote, aveva pensato Alcida-Auka con costernazione.

Qualunque visitatore, per quanto particolare, meritava sempre la dovuta attenzione. Questo le era stato insegnato. A quel punto la lanai si era ricordata di ciò che il loro ultimo visitatore, lo zio, aveva lasciato indietro. Non era mai successo che qualcuno tornasse a reclamare quegli oggetti, perché nessuno prima di allora aveva mai lasciato l’isola fino a che aveva avuto respiro.

La nipote ovviamente, faceva eccezione. Senza esitazione, la lanai l’aveva dunque condotta fino al vecchio capanno adibito a magazzino, dove da generazioni venivano accantonate le cose che i visitatori si lasciavano alle spalle.

A quel punto, la meraviglia si era immediatamente stampata sul viso della ragazza, che con mani tremanti aveva fatto sue la bussola stellare e la spada infilandole poi dentro la borsa che teneva a tracolla. Infine la nipote si era chinata verso di lei per abbracciarla.

Quel calore inaspettato aveva non poco stupito l’anziana lanai, del tutto impreparata a tanta gioia per un gesto che, dal suo punto di vista, rappresentava poco più di una semplice cortesia. Infine, Alcida-Auka aveva visto la ragazza allontanarsi e partire nuovamente per la sua strada.

Non sapeva se la nipote sarebbe tornata sui suoi passi, ma in cuor suo aveva come la sensazione che quello fosse stato un ultimo vero addio.

Chi e quando sarebbe arrivato dopo non era dato sapere, ma come sempre, lei e le sue sorelle l’avrebbero accolto a braccia aperte.