Non sa che esisterà una donna che si farà dipingere con i capelli scuri e lunghi, troppo lunghi, impreziositi dai diamanti. Vorrà assomigliare a Titania e bramerà la libertà perduta appena quindicenne.
Genere: Generale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Il Novecento
Shakespeare scrive di un sogno di una notte di mezza estate. Scrive di fate e amori, eroi e morti. Scrive e non sa che le sue opere sopravviveranno e diventeranno fra le più lette di tutta l'Europa. Non sa che esisterà una donna che si farà dipingere con i capelli scuri e lunghi, troppo lunghi, impreziositi di diamanti. Vorrà assomigliare a Titania e bramerà la libertà che ha perduto appena quindicenne. Volerà, leggera ed eterea come una fata, tra le pagine della storia di un Impero che sta giungendo alla fine. Correrà sulle ali del vento alla ricerca di se stessa e della pace. La troverà per mano della lama troppo precisa di un anarchico destinata in realtà ad un'altra donna. E dopo un secolo il suo viso è ancora lì, a guardare, le labbra leggermente dischiuse e negli occhi gli accenni dei tormenti passati e futuri. Si chiama Elisabetta Amalia Eugenia von Wittlesbach e i suoi titoli sono troppi da ricordare. I più noti sono Imperatrice d'Austria e Regina d'Ungheria. Il mondo la conosce come Sissi, Principessa triste e incompresa, prigioniera e bellissima.