Fanfic su artisti musicali > Moi Dix Mois
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Autore: GurenSuzuki    05/08/2009    2 recensioni
Sugiya ama Mana, ma Mana non lo sa.
Mana ama Sugiya, ma Sugiya non lo sa.
[...]"Sì certo. E dopo avermi confessato che mi ama da tutta la vita si toglie la maschera e.. sorpresa sorpresa.. non è Sugiya! E' Brad Pitt! E poi scopiamo come conigli sul tappeto!" [...]
Genere: Romantico, Triste, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In questo periodo mi diverto troppo a provare nuovi pairing di cui non ho mai letto *-*.
Nei Moi dix Mois il mio Pairing preferito è certamente Mana x Sugiya.
Lo sperimenterò.
Purtroppo non posseggo ne Mana ne Sugiya *prepara il piano per rapirli*, i fatti qui riportati non vogliono avere nulla
a che fare con la realtà e la fanfic non è stata scritta a scopo di lucro.
(la descrizione di Lamentful Miss è per metà campata in aria, dato che io non sono una che se ne intende)
(il nome di Seth è inventato.. l'ho preso dalla "diceria" (chissà se è vera) che Seth sarebbe l'ex cantante degli Amadeus, Seiji)
(il nome di Sugiya è campato per aria)
[linguaggio colorito e scene yaoi.. se ciò vi disturba, non leggete!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!]

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"No no, non stai andando a tempo!"
"Sei tu che hai disconosciuto il ritmo da bambino!"
"Senti, questa benedetta canzone è VELOCE. Ti devo fare lo spelling?" disse il chitarrista, visibilmente alterato, scostandosi una ciocca di capelli corvini.
"Ma come la suoni tu fa schifo!"
"Modera i termini!"
"E perchè dovrei?" sputò il bassista, provocatorio.
Il vocalist si portò le mani alle tempie, sbuffando. Erano settimane che quei due non facevano altro se non litigare.
Stavano lavorando a una delle loro migliori canzoni, che doveva aprire il loro nuovo album.
Lamentful Miss era certamente la canzone che aveva rubato più tempo dopo Nocturnal Romance al gruppo.
Hayato gettò le bacchette per terra, arrabbiato e scattò in piedi "Voi due la volete piantare? Dobbiamo finire questa maledetta canzone!"
"Non è colpa mia se Sua Altezza il grande Mana-Sama oggi ha le sue cose!"
"Cosa avrei io?" chiese il chitarrista, furibondo. Non sopportava essere scambiato per donna, figuriamoci battute in proposito.
Sugiya voltò le spalle agli altri in modo brusco, con uno scatto degno di un bambino.
"Sei solo un immaturo!"
"Ma senti da che pulpito viene la predica!" esalò il chitarrista visibilmente contrariato.
Mana strinse i pugni, talmente forte da sbiancarsi le nocche. Non voleva dirlo. Non voleva assolutamente. Ma in quel periodo lavorare con Sugiya -da anni uno dei suoi migliori amici, era diventato insostenibile. Divergevano su qualsiasi argomento.
Ancora una, solo una e avrebbe detto ciò che si stava impegnando da una settimana a non dire.
"Sugiya-san, basta così! Rimettiamoci a lavorare!" esordì il vocalist, spettinandosi i corti capelli rossi.
Un flebile grugnito in risposta.
La canzone ricominciò, le note partirono dalla batteria di Hayato con potenza e forza tali da sembrare quasi marcate nell'aria. Poco dopo K e Mana intrufolarono le loro chitarre nel sound prodotto dalla distorsione iniziale del basso. Le note partirono, e Mana chiuse i profondi occhi scuri. Si concentrò totalmente sulle note provenienti dalle casse.
La voce, potente chiara e limpida di Seth scaturì dal microfono, amplificandosi e amalgamandosi al sound di chitarra, basso e batteria. Tutti erano convinti che Seth fosse il miglior vocalist che avessero mai trovato, nonostante Juka non scherzasse in quanto a bravura.
A un certo punto sul volto concentrato e disteso di Mana comparve un'espressione corrucciata. Qualcosa stonava. Qualcosa non andava. E quel qualcosa era il basso.
"STOP!" Tuonò il chitarrista in death voice. Tutti ammutolirono all'istante, assieme ai propri strumenti.
Sugiya si portò una ciocca scura dietro al pallido orecchio.
"Tu!" disse puntando il dito contro il bassista. "Continui, imperterrito, a sbagliare ritmo!"
"Non sbaglio ritmo.."
"Ma ti pare che sono scemo?"
".. giusto un pochino, veh!"
Il sangue ribollì nelle vene del chitarrista. Non era uno dall'indole violenta, ma il bassista lo stava mettendo a dura prova.
".. non capisci assolutamente. Il sound è certamente migliore se attacco in questo modo, e se tu magari seguissi PER UNA VOLTA ciò che ti ho poposto, starebbe d'incan--"
"SEI FUORI!" le parole gli uscirono in un boato dalle candide labbra. Non voleva dirlo, assolutamente non voleva. Non lo pensava neppure. Era una di quelle cose dette più per far ripicca che perchè le si intendono realmente.
Sugiya ammutolì all'istante.
"..c-come?"
"Sei fuori.. sei fuori e basta. I Moi dix Mois sono ufficialmente in cerca di un nuovo bassista." pronunciò le ultime parole con rabbia, gli occhi fiammeggianti.
Il bassista, che si sarebbe aspettato di tutto -persino un pugno in faccia, ma non questo, si pietrificò.
Tutta la band si voltò verso il Leader, aspettando.
"Prendi quello stupido basso e vattene."
Il bassista rimase interdetto, fece per dire qualcosa, qualunque cosa. Ma le parole gli morirono in gola.
Lentamente, staccò i cavi dall'amplificatore e li ripose con cura nella custodia, chiudendola. Se la caricò in spalla e infilò la giacca.
Seth rivolse a Mana uno sguardo sconvolto.
Il chitarrista si limitò ad abbassare lo sguardo sul pavimento, tracciando cerchiolini astratti sul manico della chitarra. Sugiya si voltò un ultima volta verso il gruppo, con sguardo velato di lacrime verso il chitarrista che evitava qualsiasi contatto con gli altri.
Alla fine si rassegnò e uscì dalla sala prove.

Gli altri band-mates attesero in silenzio. Nessuno osava fiatare, non un solo alito proveniva dai quattro, ancora con gli strumenti imbracciati.
Seth stringeva forte l'asta del microfono.
Hayato le bacchette.
K il manico della chitarra.
E Mana semplicemente piangeva. In silenzio. Senza sighiozzi. Semplicemente, dai suoi occhi fuoriuscivano caldi rivoli trasparenti, che andavano a morire sulla bocca rosea. Dopo minuti che al gruppo sembrarono un eternità, anche il Leader staccò i cavi della sua Jeune-Fille e la ripose con cura nella custodia.

Corse, corse come mai in vita sua. Corse fino a rischiare di lacerarsi i polmoni. Trafelato e sull'orlo delle lacrime, Sugiya si rintanò sul pianerottolo del suo appartamento. Aprì, con non poca fatica, la pesante porta blindata, lanciò il cappotto sul divano in malo modo e andò a rintanarsi sotto alle lenzuola. Lì finalmente pianse tutte le lacrime che aveva in corpo. Le goccie uscivano ognuna per ragioni differenti. La sottile scia che tracciò una linea dritta fino alla punta del naso, venne versata per la rabbia. Quell'altra piccola goccia, che scese fino al mento, era di gelosia.
Altre tre o quattro scie di ricordo sgorgarono per essere stato cacciato dalla band. E poi, quel torrente, quel fiume imperioso di acqua salata venne versato per quell'amore non corrisposto.
Ogni volta che si perdeva in quelle sfumature scure, brillanti, d'Ossidiana, si pietrificava. Solo Mana gli faceva quell'effetto, come una droga meravigliosa. Si era accorto da poco dei sentimenti che provava verso il Leader, e ciò lo spaventava. Era stato etero per tutta la vita -e lo era ancora, Mana era l'unico uomo che potesse farlo tremare con la potenza di un solo sguardo. Non aveva certo pregiudizi o quant'altro, solo che quella era una situazione nuova, del tutto inaspettata. E sapeva anche che il chitarrista era etero a tutti gli effetti, sotto ogni punto di vista.

Portò la bottiglia di birra alle labbra e bevve grandi sorsi.
"Sei un coglione.."
"Vaffanculo, Seth"
"No, vaffanculo un cazzo!"
"Tu non puoi capire" disse il chitarrista, con gli occhi vacui, posando la bottiglia di birra. Erano seduti a un piccolo tavolo rotondo in un bar dall'aria fumosa, struccati e irriconoscibili. In quel momento non erano il chitarrista e il vocalist dei Moi dix Mois. Erano Manabu e Seiji. Due persone. E basta.
"Non so cosa fare.." disse Mana.
"E' semplice. Digli quello che provi per lui, Digli che le donne sono solo una magra consolazione al fatto che pensi di non poterlo avere. Digli che lo ami."
"No.. non ricambia. Non voglio rovinare il nostro rapporto"
"Ok, due cose: la prima, il vostro rapporto ormai è logoro. La seconda, come fai a sapere che Sugiya non prova nulla per te se non glielo chiedi? Magari anche lui ti ama"
"Sì certo. E dopo avermi confessato che mi ama da tutta la vita si toglie la maschera e.. sorpresa sorpresa.. non è Sugiya! E' Brad Pitt! E poi scopiamo come conigli sul tappeto! Ma vai a cagare Seth!"
"Bene. Sai quel che devi fare? Andare da lui. E se proprio non vuoi dirgli ciò che da anni provi nei suoi confronti, almeno scusati. Se non lo puoi avere come ragazzo almeno mantieni la vostra amicizia."
E così dicendo il vocalist si alzò dal piccolo tavolo, e se ne andò, lasciando il chitarrista solo ad affogare i suoi sentimenti nella bottiglia che stringeva tra le paffute dita.

"Shoji.. Aprimi. Shoji" Mana battè insistentemente il pugno sulla porta di casa di Sugiya, chiamandolo.
Non avendo risposta, il chitarrista abbassò la maniglia, constatando che la porta era aperta. Entrò, perplesso.
"Shoji.. dov--" giunse sulla soglia del bagno e lì rimase impietrito. Nella vasca asciutta, con gli occhi chiusi e arrossati, giaceva mollemente il corpo di Sugiya, ancora vestito. Il terrore agguantò Mana che si avvicinò alla vasca. Solo allora notò i rivoli di liquido cremisi scorrere fino allo scarico. Afferrò il bassista per il colletto della maglia, tirandolo sù. Questi aprì gli occhi, spaesato.
Fu un secondo, la mano paffuta del chitarrista si abbattè con tutta la forza che possedeva sul volto di Sugiya. Una sberla tale da fargli voltare la testa.
"Sei un imbecille! Cosa cazzo hai fatto Sugiya? Eh? Cosa cazzo hai fatto? Ma ti sei rimbecillito?" urlò in death voice Mana, tirando fortemente la maglia del bassista. Piccole goccie salate rotolarono lungo le guance di Sugiya. A questa vista il chitarrista si placò e lo strinse in un forte abbraccio.
Continò a parlare, ma questa volta con voce calma e rassicurante.
"Vieni, che ti fascio questi tagli"
Delle lunghe strisce orizzontali descrivevano piccole croci sull'avambraccio destro del bassista.
Mana rabbrividì a quella vista.
"Sugiya?" lo chiamò, mentre gli avvolgeva le bende bianche lungo l'avambraccio destro.
Questi non rispose. Fissava l'operato del chitarrista con occhi vacui e velati di malinconia.
"Sugy-chan?" lo chiamò ancora, scuotendolo lievemente.
"Mh?" mugolò appena in risposta, ma continuò a tenere gli occhi fissi sul braccio marchiato.
"Sugy-chan.. perchè?"
Il bassista si strinse debolmente nelle spalle.
"E' perchè ti ho cacciato dalla band? No perchè io non intend--"
Si bloccò quando il bassista gli pose un dito sulle belle labbra.
"Ssssh! No Mana-chan, non è per questo."
Mana si accigliò un poco.
"E allor--"
Questa volta furono le morbide labbra di Sugiya a zittirlo, che una volta staccato gli sorrise dolcemente prima di tuffarsi tra le sue braccia teneramente.
Mana rimase spaesato.
"Scusa Mana-chan. Ma dovevo avere una conferma.."
"Quale?" soffiò il chitarrista.
"Aishiteiru" confessò il bassista, prima di soggiungere ".. spero tu possa perdonarmi e dimenticarm-"
Un secondo bacio.
Questa volta donato da Mana.
"Aishiteiru"
Sugiya scosse il capo "No.. non è possibile"
"Perchè?"
"Perchè sei troppo per me"
"Non è vero."
E si baciarono ancora.
Poi, il chitarrista fece stedere il bassista dolcemente a terra, senza staccarsi mai dalle sue labbra, martoriandole di baci soffocanti.
Si staccavano solo per la necessità di riprendere fiato.
Mana levò la maglia e i pantaloni all'amato, poi l'intimo e si perse a rimirare quel corpo perlaceo che risplendeva alla fioca luce proveniente dall'esterno dell'abitazione.
Sugiya arrossì lievemente, ma l'altro non se ne accorse, troppo impegnato ad amare.
Poi, il bassista spogliò a sua volta l'altro e sbarrò gli occhi quadndo si accorse di essere nudo sotto all'uomo che amava -anch'egli nudo.
Mana gli accarezzò lievemente una guancia bianca, prima di iniziare a 'preparare' l'amante a ciò che per entrambi sarebbe stato il culmine del piacere.
Il più giovane si mordeva le labbra, per impedire ai gemiti di fuoriuscire.
"Ti-- prego.." riuscì a sussurrare, ormai sull'orlo del piacere.
Mana accolse la preghiera e si infilò dolcemente in lui, con riguardo. Pensò prima al piacere di Sugiya, che venne invocando il suo nome e solo dopo al proprio intensificando le spinte.
Si accasciarono uno accanto all'altro, stremati.
"Bhè.. non sei Brad Pitt, ma sul fatto del tappeto c'ho azzeccato" disse Mana livemente e ad occhi chiusi.
"Eeh?" domandò il bassista, non capendo.
"Niente Sacchan" e lo zittì con un altro bacio passionale.
"Resta con me" gli sussurrò poi.
"Per sempre.."

LadyWay's note: o Dèi o__o. Maccheschifo! >///////<* è la COSA peggiore che io abbia mai scritto!! Orrida.. senza un filo logico. Che schifo.
Lasciamo stare va ._.
*sclero mode: ON* Avverto: VI PREGO.. VI SUPPLICO.. i commenti, non solo sono ben graditi (senza commenti passa la voglia di scrivere ._.) ma aiutano lo scrittore a migliorarsi. IO VI PREGO.. se la leggete, anche se vi fa schifo, ditemelo! Vi pregoooooooooo *piange*. çAç. Io mi deprimo quando vedo le visite salire e i commenti restare COSTANTEMENTE sullo 0 tondo tondo. VI SUUUUPPLICOOOOO ._.
*sclero mode: OFF*
Bene..
Saluti e kisu a tutti
LadyWay
PS= RISPONDERò QUI SOTTO AI COMMENTI ^^

_Nine_: ma io seriamente ti adoro ** ti ringrazio dei complimenti e della 'ragionata' che mi hai proposto ^^. Sì, non so come mi è venuta fuori la roba di Brad Pitt, fatto sta che anche a me piace molto xDDD. Ti ringrazio ancora, mi ha fatto molto piacere la tua recensione ^^. Ah e io sono sempre pronta a tirare fuori una padella e andare a scovare Mana, Sugiya e co. .. magari anche qualche corda, sai penso che il bassista scalcierà (e non poco o.o). Salutoni^^
   
 
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