Avevano vinto. Avevano vinto e Tsukishima Kei ne era uscito come uno dei giocatori chiave della partita. In fondo se lui non avesse murato Ushijima forse non sarebbero riusciti a vincere. Certo, la vittoria era sicuramente merito di tutta la squadra, ma non si poteva negare che il contributo di quel ragazzone biondo fosse stato essenziale.
- Ragazzi, siete pronti? – la voce dell’allenatore Ukai si fece largo nelle urla di giubilo dello spogliatoio.
- Tsukki, va tutto bene? – chiese Yamaguchi dopo averlo fissato per qualche istante.
- -Sì, certo – annuì lui – Andiamo –
- Tsukishima, c’è qualcuno che vorrebbe vederti – disse l’allenatore Ukai indicando la porta della palestra.
- Non vai? – Yamaguchi interruppe i suoi pensieri.
- Sì, certo, ora vado – rispose.
Non appena fu giunto al cortile interno si guardò attorno e non vide nessuno. Chiunque fosse doveva avere un pessimo senso dell’umorismo, pensò. Si allontanò leggermente dall’uscita e cercò se ci fosse qualcuno.
- Quattrocchi uomo partita, e chi l’avrebbe mai detto… - disse poi una voce -E nonostante il tuo sentirti immotivatamente inferiore al piccoletto…-
- Se sei venuto per prendermi in giro potevi evitare – ribatté subito il biondo.
- Sempre così sulla difensiva – disse piano – Volevo solo complimentarmi con te. Hai fatto un ottimo lavoro a muro. Sei stato bravo –
- Ho imparato dal migliore – disse infine.
- Beh, allora probabilmente il migliore dovrà allenarsi molto di più per il vostro prossimo scontro, a meno che non si accontenti di perdere… - disse Kuroo prima di voltarsi e sparire.