DIMENSIONE DELTA
Erano
passati circa sei anni dal giorno in cui io e i miei
nuovi compagni fummo costretti a seguire il piano di quel folle
megalomane. Non
avevamo modo di disobbedirgli. La sua potenza era immensa e poteva
tranquillamente farci sparire da ogni Linea Spazio-Temporale, grazie
all’alleanza con il suo fedele adepto.
Ero
stato uno stolto a credere di poter sovrastare le leggi
degli Dei. Come avevo potuto sperare di ambire al trono di Zeno-Sama,
quando a
desiderare quel posto vi stavano entità come il mio nuovo
superiore?
Fu
uno shock scoprire che entrambi avessero giocato con le
nostre vite, sin dall’inizio, anche con quella di Glacial o
Malefica. A causa
loro, tre linee Spazio-Temporali erano state completamente modificate,
permettendo loro di agire senza mai essere scoperti.
Quelle dimensioni, in
seguito, sarebbero diventate note come Dimensione Alfa (quella da dove
io
provenivo), Dimensione Beta e Dimensione Gamma.
L’identità
dei miei alleati era stata completamente
modificata. Otto di questi erano stati costretti a cedere il loro corpo
a un
gruppo feroce di Demoni Puri, i quali si facevano chiamare Deadly Sins
nella
Linea Beta. Gli altri tre vennero tolti di mezzo perché si
rifiutarono di
collaborare con il nostro nuovo superiore.
Il suo adepto non ci
mise nulla a toglierli di mezzo, cancellandoli per sempre, senza
lasciare
alcuna traccia del loro passaggio.
Al
loro posto, vennero richiamati altri due pericolosissimi
figli di puttana. Li conoscevo tutti alla perfezione. Uno era, con mia
grandissima sorpresa, Glacial Gelo, salvato da cancellazione certa al
posto di
uno dei miei compagni. All’inizio fu difficile convincere
quel bastardo a
ubbidirci, ma quando il nostro capo mostrò lui la sua vera
potenza, fu
costretto a chinare il capo e lasciarsi sottomettere.
Nessuno poteva
contrastare quel mostro. Nessuno, nemmeno l’imperatore della
mia linea
spazio-temporale.
Fu
la seconda scelta del nostro boss a lasciarci
completamente sbigottiti, perché si trattava di Hinode.
Costei
era la figlia di Malefica e di Glacial, concepita
pochi giorni dopo la loro alleanza e fatta nascere anticipatamente
dalla
strega, per poter attuare la sua vendetta. La versione della Linea Alfa
era
stata già salvata da Yen Sid e Xehanort, scoprimmo, mentre
quella della Linea
Beta, dove si trovavano i Deadly Sins, si era uccisa tempo addietro.
La
Hinode che il nostro capo voleva, tuttavia, si trovava
nella terza Linea Spazio-Temporale, Gamma. Qui, la ragazza era
già adulta, pronta
a sostenere la battaglia del bastardo che ci aveva sottomesso.
Tuttavia,
dovevamo portarla dalla nostra parte, essendo lei una ragazza dal Cuore
colmo
di Luce.
Per
questo, l’adepto del nostro capo decise di sguinzagliare
un suo nuovo alleato, nella Linea Gamma, che fu in grado di annientare
per
sempre tutto ciò che quella povera giovane aveva costruito.
Uccise la sua nuova
famiglia, uccise tutti i suoi migliori amici…
… e, come colpo di
grazia, ammazzò, davanti agli occhi della figlia di
Malefica, l’unica donna che
lei avesse mai amato.
Quando
i Deadly Sins andarono a recuperarla, il suo Cuore
era carico di rabbia e rancore, e fu facile soggiogarla al volere del
nostro
capo, il quale prese la decisione di usare la Linea Gamma come la
nostra nuova
Base.
Ne
era passato, di tempo, da allora. Quel farabutto aveva
continuato a giocare con quelle tre Linee Spazio-Temporali, dandoci
ordini
senza alcuna pausa e senza darci modo di poter rispondergli. GAMMA
Hinode,
addirittura, era stata declassata.
Nel mentre, avevamo
conquistato un’altra linea Spazio-Temporale, denominandola
DELTA. In questa,
noi fummo in grado di inglobare tutti i pianeti degli universi in uno
solo, e
in esso ci avevamo nascosto uno dei nostri più cari nemici.
Era
proprio lì, che io mi trovavo. Tutti noi vi avevamo
fatto un sopralluogo per cercare delle informazioni su alcuni alleati
dei
nostri principali nemici. Io, d’altro canto, avevo deciso di
far visita proprio
a lui, all’uomo a cui ALFA Kairi aveva donato il suo cuore.
“Ancora a fissare quella
statua, corvaccio del malaugurio?”
Digrignai
i denti, infastidito. In quel momento, io mi
trovavo davanti all’immensa statua dorata di un Drago Nero
dalle Angeliche Ali,
nelle viscere delle rovine di DELTA Parigi.
Quella scultura era
ciò che restava del nostro più grande nemico,
Dragon Oronar.
Dopo la feroce
battaglia, Glacial era stato sconfitto e Kairi era riuscita a fuggire
dal Mondo
del Nulla. A Dragon, tuttavia, non era toccata la stessa sorte.
Qualcuno era
riuscito a incantarlo, imprigionando il suo Cuore e la sua Anima
all’interno di
quella statua, che io avevo deciso di nascondere lì per
ordine del mio capo.
Non ero uno stupido.
Sapevo perfettamente fosse stato lui a causare quella pietrificazione
dorata.
Era colpa sua se i miei sogni di gloria erano stati distrutti in ben
che non si
dica.
A
raggiungermi, in quel posto tetro, fu niente di meno che
Glacial. Costui era stato risuscitato come Kagakuriano e Demone del
Freddo, ed
era ancora in possesso della CPU Server e dell’Eterna
Giovinezza. Tuttavia, il
nostro capo gli aveva impedito di avere dei Key-Blade, e per questo non
poteva
permettersi anche l’immortalità. Era stato un
brutto colpo, per uno come lui,
ma non gli era rimasta alcuna scelta.
A
nessuno era rimasta, da molto tempo.
“Se non ti piace
questo posto, niente ti impedisce di andartene da qui!”
sbottai io,
infastidito.
Quel
verme, più di tutti, mi dava visibilmente sui nervi.
Avevo provato, con lo Yilar del Super Sayan, a complicargli
ulteriormente la
vita, ma il mio capo aveva rovinato tutto.
Lui
aveva sempre rovinato tutto.
“Cosa vuoi, Glacial?”
gli domandai, sbuffando per il nervosismo “Perché
mi stavi cercando?”
“Non sono io che ti
cerco… è lui che ti vuole”
specificò l’alieno, peggiorando soltanto il mio
umore “Dice
che è riuscito a trovare il
Demone Puro che ti sei fatto scappare, in Giappone, e che è
pronto a mandargli
contro Envy. Ha bisogno del tuo Scettro per il Tele-Trasporto sulla
Linea Beta!”
Strinsi
con rabbia i pugni, tagliandomi i palmi con le
unghie. Il sangue colava copioso dalle mie ferite, ma l’unico
sentimento che
provavo era frustrazione.
Avrei
tanto voluto ribattere a quello schifoso parassita, ma
non potevo oppormi in alcun modo. Lui l’avrebbe scoperto, e
per me sarebbe
stata la fine.
“Digli che lo
raggiungerò al più presto…”
risposi al figlio del
Dottor Gelo, mentre mi curavo dai tagli che mi ero procurato “… i desideri dello Scettro si sono
esauriti,
e mi ci vorranno cinque ore per poterne caricare uno. Anche se volessi,
non
potremmo partire prima”
“Lo riferirò
senz’altro, mio caro compagno…”
esclamò Glacial, alzando
lo sguardo verso l’immenso muso del Drago, il cui sguardo
sembrava ancora
urlare vendetta.
Il
volto del Demone del Freddo si deturpò in una smorfia di
disgusto e orrore, ma anche di puro terrore. Dragon Oronar era riuscito
a
sconfiggerlo, sei anni prima. Aveva mandato a fumo tutti i suoi piani,
e se lui
era ancora vivo doveva soltanto ringraziare il nostro nuovo capo.
“Sarò sincero… non
riesco ancora a capire il motivo per il quale lui non voglia
distruggere questa
statua. Non sarebbe stato meglio
sbarazzarcene,
piuttosto che nasconderla e basta? Ormai la regina Kairi e
tutti i suoi
nuovi compagni hanno capito che lui è ancora vivo”
“Cosa ti prende,
imperatore? Hai paura?” lo presi in giro io,
ferendolo nell’orgoglio.
“Non… non è così!!!
E’ solo una mia constatazione! Non potrei comunque
distruggerlo, senza un suo
ordine! Dico bene?”
Afflitto,
annuii anche io davanti alla sua affermazione.
Anche io avrei voluto sbarazzarmi del nostro più grande
pericolo, prima che
qualcuno provasse a cercarlo o liberarlo. Il nostro capo,
però era stato chiaro
e coinciso.
Dragon
doveva restare in vita fino al giorno opportuno.
Nessuno avrebbe dovuto fare un graffio a quella statua, o per noi
sarebbe stata
la fine.
Era
da un po’, però, che una piccola verità
era cominciata a
sorgere nella mia anima.
“Sinceramente…
avrei preferito mille volte avere a che fare con Dragon
Oronar, che con il capo”
Mi
aspettavo una reazione scomposta da parte di Glacial. Mi
sorpresi quando non avvenne.
“Lo ammetto… per
quanto io detesti ammetterlo… avrei preferito morire
per mano sua, piuttosto che seguire gli ordini di quel… quel
verme!”
dichiarò, stringendo i pugni per la rabbia “Ma non ho altra scelta. Lui e il suo compagno
d’armi sono troppo
pericolosi… non mi resta che attendere un loro
errore… e riotterrò il potere
che mi è stato tolto!”
Buona
fortuna, pensai tra me con scetticismo.
Sperava
davvero, Glacial, di poter rigirare a suo favore
quella situazione così complicata? Più passava il
tempo, più mi chiedevo come
fosse stato possibile che un uomo così stupido e privo di
limiti potesse aver
dominato per cinquant’anni su tutta la Linea Alfa. Se quel
folle avesse messo
il muso fuori dal 7 Universo, in tanti l’avrebbero messo a
tacere.
Per
fortuna, il nostro capo si era già sbarazzato di loro
nella Linea Alfa e in quella Gamma. Mancava soltanto la Beta, e niente
avrebbe
potuto fermarlo…
… non di certo un
pagliaccio megalomane come Glacial.
“Quindi lo stai
seguendo solo per convenienza? Non mi
sembrava così, quando hai dichiarato di aver abusato
nuovamente della tua cara
scienziata quindicenne… hai letteralmente stuprato
l’unica persona che sia
stata in grado di studiare e comprendere il funzionamento della
Bio-Genetica.
Invece di chiederle spiegazioni in merito ai progetti che tu hai rubato
a lei,
cinquant’anni fa, durante il tuo attacco alla Base Segreta di
tuo padre… tu hai
chiamato un complice e l’avete costretta a multipli rapporti
crudeli e senza
pietà”
“Fa attenzione a
ciò che dici, corvaccio” mi
rimproverò lui,
puntandomi il palmo della mano sul viso “Tu
non sei diverso da me. Se non ricordo male, non ero l’unico a
cui piacesse
divertirsi con le giovani donzelle!”
“Io, di certo, non mi
diverto con quelle che potrebbero rovinare i nostri piani. Chi ha rimproverato, il nostro capo, dopo aver
scoperto la tua bravata?
Ti ha dimezzato i poteri, se non sbaglio…”
Glacial,
letteralmente fuori di se, fu costretto ad
abbassare il suo braccio, ammettendo la sconfitta. Shiho Miyano era la
vera e
propria creatrice della sostanza chiamata Yilar, e il Dr. Gelo aveva
deciso di
sfruttare le sue ricerche per creare Cell, uno dei nostri alleati.
Questo,
però, non servì a nulla dato che Glacial ebbe la
brillante idea di uccidere sia
loro che l’embrione del Bio-Androide.
La
missione che era stata affidata a Glacial, qualche mese
prima, consisteva nell’infiltrarsi
nell’organizzazione mafiosa giapponese della
Linea Beta, nella quale Shiho lavorava, e recuperare i suoi progetti.
Il figlio
dello scienziato svolse perfettamente il suo compito, ma decise di
rovinare
tutto chiedendo, a un sicario di quel manipolo di bastardi senza
pietà, di
divertirsi con lei assieme a lui.
Invece
di portarla dalla nostra parte, perciò,
l’imbecille
aveva deciso di umiliare anche la seconda versione di Shiho,
modificando anche
il corso del tempo e allarmando molti dei nostri nemici, la regina
Kairi in
primis.
“Te lo ripeto! Tu non
sei stato da meno!” mi urlò, in preda
all’isteria, il povero Glacial,
accusandomi con ferocia “Credi che
nessuno si sia accorto che uno dei due figli della regina…
in realtà possiede i
tuoi geni?! Tu, per primo, hai abusato di Kairi, stuprandola e
ingravidandola…”
“… idiota.
Questo è avvenuto molto tempo prima che il capo mi
arruolasse
nel suo gruppo” precisai io, sogghignando
soddisfatto “Il
mio gesto non ha davvero cambiato le sorti della battaglia, come il
tuo! Ma
d’altronde…”
A
quel punto decisi di uscire dalla stanza, ridendo
diabolicamente verso di lui e puntandogli addosso lo sguardo per
un’ultima
volta, pronto a pronunciare la frase definitiva per distruggerlo in
quella
battaglia orale.
“… perché dovrei stare
ad ascoltare le parole di un uomo che non si è mai curato di
sua figlia, o
anche solo della donna che l’ha concepita? A
proposito… come sta Hinode? Non
sei andato a cercarla, dopo che ci ha tradito… non l’hai protetta, dopo che il nostro
capo l’ha trovata. Se non
ricordo male… lei è stata…”
“BASTA COSI’!”
Un
raggio KI partì dai suoi occhi e provò a colpirmi
mortalmente. Io, per tutta risposta, evocai il mio Scettro, mi resi
intangibile
con un incantesimo e ne usai un altro per paralizzare il mio nemico con
un lazo
oscuro. Sei anni prima, non mi sarei mai permesso di sfiorare un mio
nemico, ma
le carte si erano capovolte. Tra di noi, il più debole ora
era il figlio del
Dr. Gelo.
“Mal… maledetto…”
esclamò lui, cercando di liberarsi con tutte le sue forze.
“Sai, Glacial”
dichiarai io, senza alcun pentimento “Se
quel giorno, tu avessi deciso di
arrenderti a Dragon Oronar e Kairi… non saresti diventato lo
zimbello della
Linea Alfa. Se quel giorno, tu avessi ascoltato le parole
dell’uomo
imprigionato dietro le tue spalle, forse saresti riuscito a cambiare
davvero. Ora, invece, non ti resta altra
scelta che
seguire i piani di un mostro perfino peggiore di te…
l’unica cosa che ti
aspetta è la morte!”
“LO STESSO DESTINO LO
STAI SUBENDO ANCHE TU! ALMENO IO STO PROVANDO A CAMBIARE IL MIO
DESTINO! TU,
INVECE, TI SEI DEFINITIVAMENTE ARRESO!”
Lo
ammetto. Quelle parole facevano male, perché erano vere.
In questo, Glacial aveva detto la verità.
“Glacial… dovresti
averlo capito da tempo… non è possibile cambiare
il proprio destino!”
Solo a quel punto, liberai la presa sul mio compagno, permettendogli di recuperare la piena mobilità e allontanandomi da quella stanza tetra e buia.
***
Il terzo epilogo verrà pubblicato il 7 Aprile! Non mancate ;-)