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Autore: La Polly    09/03/2020    6 recensioni
Come aveva anche solo potuto pensare che una come lei avrebbe accettato di uscire con uno come lui?
Sansa era così bella, dolce e raffinata. Sandor, invece, era… il Mastino: un uomo sempre incazzato, spesso sboccato e per nulla attraente. [crimeAU]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a Giulia (AThousandSuns)
 




Sandor era un cacciatore di taglie da un po' di anni, ormai. Sapeva fare bene il suo lavoro, non aveva mai fallito, e nonostante il suo caratteraccio era uno dei più richiesti.
Aveva appena beccato l'ennesimo tizio pronto a fuggire chissà dove pur di non presentarsi in tribunale; gli aveva dato del filo da torcere, ma alla fine lo aveva sbattuto dentro la sua auto e ora stava entrando alla Centrale, dove avrebbe riscosso la taglia, e dove Sansa – l'uccelletto, come la chiamava lui – avrebbe registrato il suo arresto.
Sogghignò a quel pensiero. Sansa era una giovane donna dai lunghi capelli rossi e gli occhi azzurri, l'ultima arrivata in quel posto e anche la più carina. Così delicata e gentile, tutto il contrario di ciò che era lui, aveva stuzzicato fin da subito la sua attenzione. Ed eccola lì, seduta alla sua scrivania, impeccabile come sempre nel suo tailleur blu. 
«Ciao, uccelletto» la salutò. Un sorriso malizioso gli increspava le labbra.
«Buongiorno, signor Clegane.» 
«Ho un nome, uccelletto, usalo. Prometto che non ti morderò.»
«Anch'io un nome» replicò lei, seria.
Sandor ridacchiò divertito. «Lo so, ma preferisco chiamarti “uccelletto”.»
Sansa scosse la testa, rassegnata. Gli piaceva troppo punzecchiarla. «Allora, deve registrare un altro arresto?» chiese, cambiando discorso. Lo faceva sempre quando era in imbarazzo, Sandor lo sapeva bene, ormai.
«Sì. Un tipo duro di comprendonio, ma alla fine ha capito che non è saggio farmi incazzare» disse, scoppiando a ridere. Era una risata rude, la sua, sprezzante. Sansa lo guardò preoccupata. Sapeva quanto disapprovava la violenza. 

«Tranquilla, uccelletto, è ancora tutto intero.»
«Non ne dubito» disse lei, abbassando gli occhi sullo schermo del pc.
Sandor era ben consapevole di avere una brutta faccia. «Hai paura di me, uccelletto?»
«No.»
«Allora guardami» ringhiò tra i denti.
Sansa sussultò, poi posò di nuovo gli occhi su di lui. «Soddisfatto?» gli chiese, brusca. L'uccelletto stava arruffando le piume. Sandor la trovò ancora più eccitante. «La soddisfazione non è nella mia natura.»
«Allora cos'altro vuole?»

Avrebbe potuto risponderle che voleva lei, nuda, nel suo letto, sotto di lui. Non lo fece, perché in fondo il suo interesse non si riduceva a un mero prurito fisico. Era la prima volta che succedeva e tutto ciò lo infastidiva. Quelle cose non facevano per lui, eppure ogni volta che la vedeva non poteva fare a meno di pensare che gli sarebbe piaciuto essere qualcosa di più per lei.

«Un appuntamento, uccelletto» le rispose, diretto, quasi senza riflettere. Era stanco di rimuginarci troppo. Lui agiva e basta. Sansa sgranò gli occhi, forse sorpresa, forse impaurita o forse entrambe le cose – non lo sapeva. Quando la vide boccheggiare, si diede del coglione. Come aveva anche solo potuto pensare che una come lei avrebbe accettato di uscire con uno come lui? Sansa era così bella, dolce e raffinata. Sandor, invece, era… il Mastino: un uomo sempre incazzato, spesso sboccato e per nulla attraente.
«Lascia stare, uccelletto, dimentica questa stronzata» le disse, scuotendo la testa, prima di allontanarsi.
«No, aspetta!»
L'enfasi nella sua voce lo fece fermare. Gli aveva appena dato del “tu”. Quando si voltò di nuovo, la trovò in piedi di fronte a lui. Il rossore che le imporporava le guance era ancora più evidente sulla sua pelle candida. «Finisco il turno alle quattro. Magari potremmo prenderci un caffè» pigolò con quella vocetta melodiosa che gli piaceva tanto.
In realtà aveva in mente qualcosa di più galante, anche se lui se ne intendeva gran poco, ma in fondo quello era pur sempre un inizio, no?
«E caffè sia, uccelletto.»












Spazio Autrice

Buonsalve a tutti! Questa è la mia primissima crimeAU (abbiate pietà di me), però devo ammettere che mi è piaciuto molto scriverla, quindi, chissà… magari prima o poi me ne verrà in mente un'altra.
Un bacione a tutti ❤
Polly

   
 
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