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Autore: JessYuki    10/03/2020    0 recensioni
Jessica, una giovane barista di Los Angeles, ha da sempre avuto un sogno... Incontrare il suo idolo: Michael Jackson. Un giorno nella vita di Jessica, arrivò un ragazzo di nome Ryan, ma lui nasconde un grande segreto che Jessica dovrà proteggere insieme a lui...
(Storia pubblicata anche su Wattpad)
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono Federica, la miglior amica di Jessica e so già che vi starete chiedendo perché sono io a scrivere e non lei. Tranquilli, ve lo spiego subito.

E' successo tutto qualche mese fa quando lei aveva un appuntamento con il suo ragazzo.

Quella sera Jessica mi chiamò al cellulare dicendomi di essere entusiasta nel vedere il suo fidanzato, ma quella non sarebbe stata una dei loro soliti appuntamenti... Anche se mette leggermente tristezza, lui non voleva farle una proposta di matrimonio, ma successe qualcosa di davvero terribile e che non riuscirò mai a cancellare dalla mia giovane mente.

Quando ci salutammo io mi rilassai qualche minuto e presa dalla noia decisi di prepararmi per andarle a fare un saluto di persona, tanto sapevo che l'avrebbe gradito sicuramente. Le inviai un messaggio per avvertirla nel caso che non fosse già uscita di casa, ma dopo una decina di minuti non ricevetti risposta. Da parte sua era davvero strano, dato che lei rispondeva subito ai messaggi. Aspettai ancora qualche minuto e la chiamai e mi resi conto del motivo per il quale non aveva risposto... Il suo cellulare era spento.
Poco prima non avevo dato conto al fatto che non avessi ricevuto risposta, perché evidentemente aveva il cellulare scarico, ma dopo diversi tentativi iniziai a preoccuparmi.
Mi alzai con molta agilità dal divano e raggiunsi con altrettanta velocità camera mia. Presi le prime cose che trovai nell'armadio e mi vesti di fretta. 
Ammetto di essere una ragazza curata, che ci tiene al modo di vestire, ma in quel momento mi importava solamente della salute della mia miglior amica. Una volta finito di prepararmi, Sali in macchina e raggiunsi la casa di Jessica.

Non riesco davvero a definire quello che provai appena arrivata a casa sua perché provavo un sacco di emozioni diverse. L'unica cosa di cui ero certa era il fatto che percepivo che nell'aria c'era qualcosa di diverso... Non riuscivo bene a definire cosa fosse, ma avevo percepito questa sensazione. 
Mi precipitai al suo portone chiamandola a gran voce, ma senza ricevere risposta. Fortunatamente Jessica mi aveva regalato una copia della chiave di casa sua, cosi non esitai un momento ed apri la porta. 
Una volta entrata in casa mi trovai difronte ad una scena davvero agghiacciante: la mia miglior amica era stesa a terra mezza nuda mentre Justin (il suo ex ragazzo) al stava violentando. Da quello che mi pareva di intuire lei era da parecchio tempo che era priva di sensi ed era per quel motivo che non rispondeva al mio richiamo di poco prima.

Senza esitare mi precipitai su Justin e lo feci allontanare dalla sua vittima riuscendo, poi a bloccarlo fino all'arrivo della polizia che avevo chiamato dopo averlo bloccato.
Giunti in ospedale i medici mi informarono che Jessica era entrata in coma da più di mezz'ora, che secondo i miei calcoli, era il momenti in cui Justin iniziò a violentare la ragazza dal cuore d'oro. Si, l'ho davvero definita ragazza dal cuore d'oro perché credetemi lei lo è davvero. 
Dà l'anima a tutti, ma purtroppo ci sono persone come Justin che non lo apprezzano per niente ed è una cosa davvero orribile.

Io non riuscivo più a pensare a nulla e avevo già capito che sarei dovuta essere io ad avvisare i suoi amici e parenti dell'accaduto. D'altronde chi altro poteva farlo? Ero l'unica testimone e l'unica che sapeva com'erano andati realmente i fatti.

Durante il periodo in cui Jessica rimase in coma io, i suoi parenti ed il suo ragazzo restammo sempre al suo fianco. Dato che io, i suoi genitori ed il suo ragazzo avevamo il lavoro ci eravamo messi d'accordo che i genitori andavano la mattina, il suo ragazzo il pomeriggio ed io la sera. Ogni volta che arrivavo in ospedale prendevo la sedia e mi sedevo accanto al suo letto. Nella sua stanza d'ospedale per fortuna c'era solo lei in modo che quando le parlavo della mia giornata non disturbavo nessuno. Alcune sere le facevo ascoltare qualche canzone del suo idolo Michael Jackson anche se sapevo bene che non poteva sentirle. 
Dopo diversi mesi di coma ero andata da lei come tutte le sere e avevo deciso di leggerle un libro. Dopo circa dieci minuti mi addormentai fino alla mattina. Dopotutto era una cosa che succedeva tutte le sere, ma quella mattina invece di essere svegliata dai genitori di Jessica, fui svegliata da qualcuno che chiamava a voce bassa il mio nome.

Era proprio la voce di Jessica che mi chiamava. Alzai la testa, spalancai gli occhi incredula e la vidi che mi sorrideva guardandomi. Non potevo crederci, si era svegliata e si era accorta subito di me.

Mi alzai subito dalla sedia e senza trattenere la mia gioia chiamai i medici per informarli di quello che era appena successo. I medici le fecero qualche piccolo esame per controllare il suo stato di salute, ma a parte la confusione e la perplessità che vedevo nei suoi occhi, stava bene. In realtà ci vollero un po' di giorni prima che lei riprese a parlare con abbastanza normalità. Era ancora sotto shock dopo la violenza subita mesi prima. Una mattina mentre stava facendo colazione iniziò a parlarmi di un diario che stava scrivendo.
"Jessica, di che diario parli? Tu non ne hai mai avuto uno" Le dissi senza capire bene il suo discorso. Mi guardò incredula e confusa, poi iniziò a parlarmi del fatto che quando un giorno io ero andata a casa sua ci eravamo messe a litigare perché io insultavo Michael Jackson e che lei per convincermi andò a comprare i biglietti per portarmi ad un suo concerto.

E' vero non sono una fan del Re del Pop, ma io non mi è mai venuto in mente di insultarlo, perché rispetto i gusti di Jessica e di qualsiasi persona. Dopodichè mi raccontò di aver conosciuto un ragazzo di nome Ryan che poi si scopri essere Michael Jackson.

Quando me lo raccontò scoppiai in una forte risata:
"Quindi mi stai dicendo che in realtà il tuo ragazzo è Michael Jackson?" Questa era la cosa più assurda che io avessi mai sentito. So che è pazza di Michael, ma non pensavo fino a questo punto. Proseguendo con il racconto mi parlò di essere stata al concerto di Michael, di un concorso dei cocktails e della storia d'amore tra lei e Michael.

Mentre la mia amica parlava mi sembrava che tutti questi fatti li raccontasse come se fossero successi davvero ed una volta finito il suo lungo e complicato raccontocercai di trovare un filo logico in tutti ciò.

La mia miglior amica è fidanzata con Ryan Tyler che nel suo racconto ha fatto diventare una copertura per Michael Jackson. Nel suo racconto la sua miglior amica sono sempre io, il che per me è un onore. Ha conosciuto Michael Jackson e scriveva le sue giornate in un diario segreto. 
Passata una settimana dal suo risveglio i medici decisero di dimetterla e quando io tornai a casa decisi di scrivere su un foglio di carta tutti i miei appunti che mi ero fatta nella mia mente. Dopo circa trenta minuti finalmente riusci a trovare una conclusione logica. 
La mia miglior amica durante il coma si era creata un mondo parallelo.

 

  
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