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Autore: Aestheff    23/03/2020    2 recensioni
Sono così sciocco, lui prova quello che provo io, avrei dovuto capirlo prima.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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I Nostri amati cacciatori erano usciti da ore per una caccia, un covo di lupi mannari pare abbia attaccato una città vicina, Castiel dunque si trovava da solo quella sera, era seduto da minuti sul letto di Dean a riflettere.

L'angelo non poteva provare emozioni, eppure sentiva qualcosa nell'aria come una malinconia costante e pesante, Cas era preso dai pensieri, forse perchè ultimamente Dean era molto distratto e gli dedicava poca attenzione, o forse perchè stare insieme al cacciatore in intimità all'insaputa di tutti gli mancava da morire, e non sapeva se anche a Dean gli mancasse nello stesso modo.

Si poteva percepire incertezza e dubbio nello sguardo di Castiel, troppo buono per dare la colpa alle circostanze, o allo stesso Dean, dava solo la colpa a se stesso e senza scuse.
"Se lui non mi parla come prima è perchè forse sono noioso io, forse Dean meriterebbe qualcuno di migliore, qualcuno che possa dargli le emozioni che cerca, forse non sono abbastanza per lui."
Pensava tra se e se.

Intanto passava la mano sopra la coperta, e la stringeva tra le mani, quasi come se percepisse l'essenza del cacciatore da ogni fibra di quel tessuto.
Castiel era solito a stare nella stanza di Dean mentre lui passava il tempo fuori dal bunker, il motivo era che semplicemente il cacciatore gli mancava e ogni cosa dentro la stanza aveva qualcosa di Dean, il suo profumo nell'aria, i suoi giornaletti buttati a terra, le camice stropicciate buttate in giro...
Castiel adorava ogni singola cosa.

Mentre l'angelo vagava malinconico per la stanza, sentì ad un tratto il rumore scattante della maniglia della porta della stanza, si voltò e lo sguardo si posò su Dean, ancora sporco, graffiato e ferito dalla caccia appena conclusa, ma comunque con un aria decisamente soddisfatta.

-"Hey Cas! Dovevi vedere quei tipi come se la sono fatta addosso!" Disse un Dean sorridente.

Cas non rispose, rimase composto in piedi a fissarlo.

-"Parli meno del solito, forse hai bisogno di una svegliata?" Dean chiuse piano la porta dietro di sé e si avvicinò all'angelo con un passo lento ma deciso, poggiò le mani sulle guance di Castiel e si avvicinò al suo volto.

Castiel capì che quello era uno dei tanti baci che in segreto si scambiavano ma inaspettatamente quando ormai le labbra stavano per toccarsi, l'angelo scostò la testa di lato puntando gli occhi sulla parete.

"Qualcosa non va?" Chiese Dean, sorpreso dalla reazione inaspettata.
Castiel continuò a non dire parole, ma questa volta si voltò di nuovo e puntò gli occhi blu sugli occhi di Dean e lo sguardo rivelava la malinconia dell'angelo.

-"Hey cosa succede Cas?" Chiese Dean a bassa voce.
-"Dean, io non sono abbastanza."
-"Si può sapere cosa significa?"
-"Tu hai bisogno di qualcuno di migliore di me, io non sono abbastanza" ripeté Castiel.
Dean rimase sorpreso dalle parole pessimiste dell'angelo, con un leggero movimento lo fece sedere sul letto, dove subito dopo si sedette anche lui.

"Castiel so che ultimamente non ci siamo parlati molto e che le cose non sono state semplici...mi dispiace per questo.
Non devi pensare neanche per un momento, nemmeno un solo istante che tu non sia abbastanza o non faccia abbastanza per me, lo sai che quello che provo per te è forte, e tra tutte le persone dell'universo ho sempre scelto te, perchè sei tu e perchè quello che sei mi basta per essere felice.
"

-"Tu sei... felice?...con me?" Chiese Castiel, voltandosi verso il viso del cacciatore.

-"Si io lo sono,grazie a te." Concluse Dean.

Una lacrima scese dagli occhi blu, Dean con la mano la asciugò, si avvicinò e abbracciò stretto l'angelo a se.
-"A volte non ti capisco, ancora non hai capito che per me sei tutto?" Aggiunse ancora Dean.

L'abbraccio terminò, Castiel ormai aveva il viso segnato dalle lacrime,ma non erano di tristezza questa volta.

"Sei stupendo anche quando piangi, nemmeno te ne rendi conto dello spettacolo che sei,vero?"

Dopo aver detto questa frase, Dean si alzò, spettinò con la mano i capelli di Castiel, fece un sorrisetto e uscì dalla stanza per fare una doccia.

Castiel si ritrovò ancora una volta solo nella stanza, si asciugò le lacrime, e iniziò a ridere tra se e se, quasi per prendersi in giro da solo,ripensando alle stupidaggini che poco prima gli giravano per la testa.

"Sono così sciocco, lui prova quello che provo io, avrei dovuto capirlo prima."

disse a bassa voce.

Dopodiché si alzò e uscì dalla stanza dirigendosi anche lui verso la doccia dove si trovava Dean.




   
 
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