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Autore: Dark Legend Trainer    16/04/2020    0 recensioni
Tobias è uno degli Allenatori più misteriosi e potenti mai mostrati nell'anime, di cui gli sceneggiatori si sono dimenticati. Tuttavia i fan non hanno mai scordato il suo Darkrai e il suo Latios, facendo teorie sul resto del suo team. Del resto, è normale porsi domande a riguardo. Chi è Tobias? È una semplice scusa per far perdere la Lega ad Ash? È uno che ha usato l'Action Replay? Che fine ha fatto dopo la Lega del Giglio della Valle? Ha affrontato Camilla?
Io ho provato a dare delle risposte concrete, approfondendo la storia di questo personaggio enigmatico. Se vi siete posti le stesse domande, questo testo fa per voi.
Genere: Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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TOBIAS, DOMATORE DI INCUBI







L'Allenatore scese dal traghetto, spostando a lato il ciuffo grigio bluastro.
Il mezzo di trasporto impiegato non era certo il più veloce che poteva permettersi, considerando che ben due dei suoi Pokémon raggiungevano velocità siderali... ma non era il caso di dare nell'occhio anche lì ad Alola.

A Sinnoh non poteva più girare ormai. Dopo l'eccellente prestazione di due anni prima e grazie all'esordio col botto avvenuto quattro anni addietro, alla Lega del Giglio della Valle, era ormai considerato all'unisono come uno dei più potenti Allenatori della regione montuosa.

Nonostante non volesse dare nell'occhio, il suo obiettivo rimaneva lo stesso: diventare Campione di Sinnoh. E il suo terzo tentativo... sarebbe stata la volta buona.
Ora era finalmente nell'arcipelago, e poteva ricominciare la sua caccia.


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Sinnoh, quattro anni prima...



"Heatran non è più in grado di combattere!" decretò il giudice di gara, incaricato di arbitrare lo scontro tra Aaron dei Super4 contro il neo campione del torneo annuale di Sinnoh.
L' Heracross in campo si stava sgranchendo le zampe in seguito all'attacco Zuffa appena effettuato, sentendosi più fragile, mentre il suo avversario esausto veniva richiamato all'interno della propria Pokeball.

Tobias guardò con fare nervoso il cartellone. Ad Aaron rimanevano ancora due Pokémon. A lui, restava solo il suo starter.
Non poteva permettersi di perdere contro il primo Elite4. Non così!

"Lucario, è ora di scendere in campo!"
"Heracross ritorna. Fai il tuo esordio Beautifly!" esclamò il ragazzo dai capelli verdi, che appariva un ragazzino nonostante i suoi 25 anni.

Tobias strinse i denti ordinando un Danzaspada. Era pronto a danneggiare il più possibile la farfalla e lo scarabeo che lo separavano da Terrie, la sua prossima avversaria.
"Carica con Meteorpugno!" disse, mentre Beautifly restava impassibile ad attenderlo.
"Paralizzante" rispose Aaron.
Lo sciacallo sgranò gli occhi, mentre la polvere gialla inibiva i suoi movimenti, rallentandolo. In seguito, il ragazzo ritirò la farfalla, richiamando in campo Heracross.

Tobias stava impallidendo e Aaron decise di porre fine all'incontro, nella maniera più rapida possibile. Si era divertito in quello scontro, ma aveva notato che per quanto fosse forte... al neocampione mancava ancora quella lucidità necessaria per proseguire nel suo percorso verso Camilla. E visto il suo percorso netto durante il torneo, una lezione di umiltà non poteva che fargli bene.

"Heracross, Zuffa"


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Tobias ricordava bene il suo esordio, soddisfacente per chiunque... ma non certo per lui. Battere solo quattro Pokémon di Aaron non era certo il suo obiettivo primario.

Aveva finalmente raggiunto una radura isolata della Grotta Sottobosco, situata nell'isola di Mele Mele. Nei paraggi sembrava non esserci nessuno.
"Qui dovrebbe andare bene. Uscite fuori compagni!" disse, lanciando in aria le Pokeball che aveva custodito nella borsa a tracolla che aveva con sé. Di solito aveva un mantello, ma visto che Alola era conosciuta come una regione tropicale... aveva optato per non indossarlo, anche perché avrebbe attirato l'attenzione. Ed era una cosa che lo scocciava parecchio.
Lui era fatto per stare da solo, e gradiva la presenza solo di gente o Pokémon come lui, che tendevano a isolarsi.
E i Pokémon che uscirono dalle sfere, avevano proprio questo tratto in comune con lui.

Il primo a uscire fu un Lucario, il primo Pokémon mai avuto da Tobias, un tempo un tenero Riolu, ora un intrepido lottatore. Al polso portava un bracciale rosso, che custodiva una strana pietra...
Fu poi il turno di Latios, affiancato da una Latias, che insieme formavano un duo di gemelli. Latios, come ogni esemplare della sua specie, era estremamente protettivo nei confronti della sorella e si era unito a Tobias poiché ammagliato dalla sua forza. Con lui Latias era al sicuro, e, quando veniva il momento delle battaglie, il Pokémon miraggio blu annuiva sempre al proprio Allenatore, chiedendogli di lottare al posto della sorella o di farla combattere al meglio, nel caso lui venisse sconfitto. Era uno dei Pokémon più legati e fedeli a Tobias.

Fu poi il turno di una possente Heatran, una Pokémon solitaria catturata nelle vicinanze del Monte Ostile a Sinnoh. Durante il Torneo di quattro anni prima aveva rivisto uno dei membri della sua colonia, ai tempi nelle mani di un giovane Allenatore, meno esperto di Tobias. Poteva fregiarsi di essere tra i suoi Pokémon più potenti, capace di sconfiggere la Vespiquen e il Drapion di Aaron.

Al seguito apparvero uno Shaymin e un Manaphy, i due Pokémon dall'aspetto più innocente della squadra del ragazzo. Tuttavia, erano stati allenati entrambi per combattere abilmente. Il Pokémon Acqua vantava un'attacco speciale degno di nota, capace di aumentare ancora grazie alla mossa Codadiluce. Il secondo, invece, faceva della sua velocità la sua arma più potente.
Tobias portava sempre con sé una Gracidea, anche in quel viaggio. Il fiore era incapace di appassire grazie ai poteri di Shaymin e allo stesso tempo permetteva al riccio d'erba di assumere la sua Forma Cielo, facendolo diventare un avversario ostico per chiunque.
Affiancati a questi Pokémon rari, apparvero anche un Metagross shiny, catturato in un sentiero montuoso impervio, e uno Spiritomb, un Pokémon perfetto per un ragazzo solitario e introverso come Tobias.

La squadra sembrava essere al completo, ma l'aspirante Campione si rese conto che c'era un'assenza importante. In un batter d'occhio cercò una Pokèball nella borsa ed evocò il suo ospitante.

Darkrai.

Con un suono cupo, il Pokémon Neropesto si mise davanti ai suoi compagni, i quali si fecero rispettosamente da parte.
Tobias e gli occhi glaciali della creatura si incrociarono, e i due si scambiarono uno sguardo d'intesa.

Darkrai, il primo Pokémon raro catturato dal ragazzo, il Pokémon che più di tutti lo aveva influenzato.
Il Pokémon che più si fidava di Tobias, che ai suoi occhi era più di un Allenatore. Era la sua luce in una vita destinata alle tenebre.
Era il suo primo vero amico, in una vita fatta di nemici.
Del resto, non è facile andare d'accordo con gli altri Pokémon se si possiede l'abilità Sogniamari, capace di terrorizzare nel sonno le creature nelle vicinanze...
Quattro anni fa, il suo potenziale era ancora acerbo. Ora, invece, era diventato anche più potente del Darkrai che si aggirava per Alamos, famoso per aver ingaggiato uno scontro durissimo contro Dialga e Palkia, sempre quattro anni prima.
Era il leader della squadra, un Pokémon la cui potenza, sperimentata dai compagni durante gli allenamenti, non era invidiata ma rispettata.
Tobias era fiero di avere un compagno come lui e lo stesso valeva per il Pokémon Leggendario.

Tra tutti quei Pokémon rari poteva sembrare che Lucario passasse in sordina, ma non era così. Lo starter conosceva il proprio Allenatore meglio di chiunque altro e rispettava i legami che questi stringeva con i suoi Pokémon.
Inoltre, il suo Allenatore non lo trascurava di certo. Lo aveva dotato di una Lucarite di recente e due anni prima era riuscito a stendere l'Houndoom di Vulcano, schivando le fiamme di quest'ultimo con elegante maestria. Si ricordava bene l'entusiasmo del suo Allenatore prima e durante quella battaglia. Tobias era euforico, a due anni di distanza dal primo tentativo, e dopo un percorso netto nel torneo, era finalmente riuscito a battere sia Aaron sia Terrie. Lucario si ricordava bene la speranza che infondeva il suo Allenatore con i propri discorsi. Speranza che venne infranta proprio nello scontro contro Vulcano.


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Sinnoh, due anni prima...




"Forza Latios! Abbagliante!" ordinò un fomentato Tobias.
"Infernape, paralo con Tuonopugno!" rispose il Super4 dalla capigliatura rossa.

La scimmia infuocata mise i pugni in posizione di guardia davanti al corpo, proteggendo il corpo dal colpo superefficace. Si sgranchì le mani e caricò con rapidità l'avversario.
"Fuococarica! Adesso!"
"Latios respingilo con Dragopulsar!"

Il Pokémon Eone scaricò contro il suo avversario un getto di fiamme multicolore, ma questi lo schivò d'esperienza, riuscendo comunque a travolgere il Leggendario con la forza di una meteora.

Il Drago/Psico incassò il colpo brusco e finì a terra. Aveva già accusato un Megacorno di Rapidash e il suo attacco speciale era diminuito a causa di un Dragobolide, utilizzato per sconfiggere in extremis l'unicorno. Vulcano aveva conservato il suo miglior combattente per ultimo, lasciando a Lopunny il compito di sistemare Darkrai, una volta che questi aveva sconfitto Flareon.
Ora Infernape si stava rilanciando all'attacco e Tobias non poteva certo permetterselo.

"Latios, spicca il volo e bombardalo con Dragobolide!"
"Pugnorapido al volto!"
La scimmia accelerò bruscamente il passo e con un balzo raggiunse Latios, tirandogli un poderoso cazzotto sulla fronte. Il colpo non era molto efficace, ma l'obiettivo di Vulcano era di non farlo decollare. Il colpo infatti destabilizzò il Leggendario e Tobias, non perdendosi d'animo, ordinò un Abbagliante ravvicinato.
"FUOCOCARICA!" ribadì il Super4, preso dalla competizione.
Tobias provò allora a dare un contrordine, cercando di usare Dragopulsar, sfruttando il tipo Drago per interrompere l'avanzata della mossa Fuoco.
Ma Infernape era come un demonio, e trapassò il raggio energetico di Latios con un urlo iracondo e primitivo, che fece raggelare il sangue ai 60.000 spettatori presenti allo stadio quel giorno.
Si fiondò sul Leggendario e lo trascinò con sé fino a farlo schiantare contro la parete che separava il campo lotta dagli spalti, aprendo un cratere.
Latios giaceva immobile contro la parete, mentre lo starter Fuoco venne percosso da una scarica bluastra, subendo il contraccolpo di Fuococarica.

"L-Latios..." riuscì a mormorare Tobias.

Vulcano parlava, si stava complimentando con lui, affermando che era maturato molto come Allenatore. Ma lui non lo sentiva, aveva gli occhi sgranati, incredulo di ciò che era successo. Due anni di allenamenti e ricerche, alla caccia di nuovi Pokémon da includere nel suo team.
Aveva cercato Deoxys e i Cani Leggendari shiny a Sinnoh, era andato a Kalos alla ricerca di un Moltres e di uno Zapdos avvistati in quella regione, era andato a Hoenn nella speranza di incontrare un Jirachi o un membro del secondo trio Regi, i cui esponenti avevano origini più antiche dei Pokémon posseduti da Baldo.
Aveva vagato affrontando vari Super4, riuscendo a sconfiggere Fosco ad Hoenn e Timeus a Kalos, senza però sfidare le rispettive Leghe. In testa aveva solo Sinnoh. In testa aveva solo quell'obiettivo.
Ed aveva perso di nuovo.


___________________________


La filosofia del "step by step" cominciava a dargli noia. Erano passati altri due anni e lui voleva assolutamente raggiungere il suo obiettivo. Non poteva più permettersi passi falsi e se era lì ad Alola... era per catturare alcune delle famose Ultra Creature, apparse di recente in quella regione. In quella foresta, in particolare, era sulle tracce di Pheromosa, una creatura la cui velocità, dicevano i nativi del luogo, era talmente elevata da renderla intangibile. Sarebbe stata un'aggiunta preziosa. Una delle tante. Ovviamente ne avrebbe cercate altre per rafforzare il suo team. Al torneo di Sinnoh mancavano sei mesi e lui non si sarebbe dato pace.

Era un Allenatore di leggende.

Era anche definito "Il Domatore di Incubi".

Eppure non riusciva a domare le sue paure, le sue incertezze. Aveva il potenziale per diventare Campione, magari pure lì ad Alola, dove aveva sentito che il più forte allenatore era il Professor Kukui, un ricercatore che aveva ottenuto il rispetto dei quattro guardiani delle isole e dei Leggendari del Sole e della Luna. Aveva anche sentito che il vincitore dell'edizione annuale era stato Ash Ketchum, uno dei pochi a potersi vantare di aver battuto il suo Darkrai...
Ma a lui non interessava che Sinnoh.

Il perché era semplice: la sua famiglia.
Era originario di Canalipoli, e ricordava bene il motivo per cui si era trasferito lontano da lì, ad Arenipoli. Suo padre, un umile barista, aveva sfidato per dieci volte il Torneo della Lega, riuscendo a giungere in finale solo una volta, per perdere poi contro un Allenatore veterano. A Canalipoli era sbeffeggiato da tutti, era visto come un sognatore che non sapeva tenere i piedi per terra. Alcuni clienti andavano nel suo bar solo per il mero gusto di deriderlo

"Vedrai Tobias, questa volta affronterò la Lega vera e propria" diceva sempre, prima del torneo.
Non ce l'aveva mai fatta. Nemmeno dopo vent'anni di tentativi.
Non aveva mai rinunciato ai suoi sogni, e ciò aveva quasi spinto sua moglie al divorzio. La famiglia era stata costretta a cambiare città, in quanto ormai chiunque in città conosceva la reputazione di suo padre, che dovette rinunciare ai suoi obiettivi, ritornando alla vita dietro al bancone in un locale di Arenipoli.
Tobias dovette aspettare di compiere diciotto anni prima di poter partire per il suo viaggio... poiché, ovviamente, sua madre era contraria.

Ora ne aveva ventidue e, dopo le sue performance e la fama ottenuta, sua mamma aveva deciso di sostenerlo. Tuttavia, le aveva suggerito di cercare gloria altrove dato che a Sinnoh non riusciva a sfondare del tutto. Suo padre, dopo il secondo tentativo, gli disse che era fiero di lui e gli consigliò lo stesso.
"No papà- gli rispose lui una volta - io non sono come te. Io affronterò la Lega di Sinnoh. E a differenza tua, vincerò".
"Non devi dimostrare niente a nessuno. Io, tua madre, chi rideva di me, Sinnoh... tutti sanno della tua grandezza. Hai fatto abbastanza" ribadì il suo vecchio.
"Sei un debole papà. Per questo hai permesso che qualcuno ti tarpasse le ali" gli aveva risposto lui, lasciandolo di sasso.
"La Lega di Sinnoh, nel complesso, è considerata la più ardua al mondo. Non mi serve diventare Campione di una regione qualsiasi. Tu hai fallito in questo... ma rimedierò io. Ho dimostrato al mondo la mia forza, ora voglio dimostrare a me stesso che posso battere Camilla" asserì. Poi fece uscire Latios dalla sua sfera.

"E nessuno mi tarperà le ali. Ciao papà"

Concluse la frase e poi volò via sul dorso del suo drago, lasciando suo padre a fissarlo da terra, tremante e dispiaciuto. Non si erano più risentiti da allora.

.......

....

"HEEEEEATRAAAN"

Il ruggito della sua Pokémon, che stava affrontando Spiritomb in uno scontro di allenamento, riscosse Tobias dai suoi pensieri. Si voltò e vide che Darkrai, alla sua destra, lo stava fissando.
"Sto bene. Mi ero incantato per un attimo. Niente di che. - disse, con fare enigmatico - Spiritomb stai lottando bene, Doppioteam e poi Neropulsar! Heatran, Magmaclisma per stanarlo!" ordinò in seguito, con voce dura.
Darkrai non si bevve le scuse del suo Allenatore, ma capiva che non era il momento migliore per discutere.

Tobias aveva scacciato i pensieri e ora era concentrato a valutare i miglioramenti dei suoi Pokémon. Un bagliore di follia attraversò i suoi occhi grigi.
Non poteva più permettersi errori, la sua era ormai un’ ossessione, non un sogno.
Ma del resto lui non era solo un sognatore, lui non sognava proprio.
No... lui domava gli incubi.
Lui bramava il titolo di Campione più di chiunque altro. Era una battaglia tra lui e i suoi Pokémon contro cinque Allenatori, cinque gradini da percorrere.
Cinque gradini da pestare.
Lui non era come gli altri. Lui tirava fuori il meglio dalle Leggende, dai Pokémon rinnegati o costretti a nascondersi. E presto, diceva tra sé, avrebbe catturato anche creature di altre dimensioni.

Lui era Tobias.
E chiunque avesse voluto ostacolarlo... doveva tremare al solo pensiero di azzardarsi a tanto!








Ehilà! Per prima cosa, grazie per essere arrivati fin qui. Spero vi sia piaciuto questo testo su uno dei personaggi più misteriosi dell'anime, l'interpretazione che ne ho dato e tutto il background che avvolge la sua storia. Per il suo team mi sono basato sulla diceria delle "600 stats Pokémon" e ho aggiunto Spiritomb, in quanto raro, Metagross ( perché ce n'è uno shiny molto potente nell'anime) ed infine Lucario, nei panni di "starter di Canalipoli".
Grazie ancora e fatemi sapere la vostra opinione a riguardo!

Dark
  
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