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Autore: Cam17    22/04/2020    0 recensioni
La Natura si è ribellata, costringendo gli uomini in casa.
Le piccole ombre li tengono d'occhio, mentre la Terra torna a respirare.
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sul muro di fronte casa mia c’è un graffito. Esso rappresenta una città fatta di tanti grattacieli che avanza verso un albero che, spaventato, trema e si fa piccolo, mentre dietro di lui c’è solo un burrone.

 

Siamo chiusi in casa da mesi. Non ci è concesso di uscire. Ce lo vieta Madre Natura. Come succede in molti miti, il genitore sacrifica il figlio, anche se qui la situazione è ben diversa. Madre Natura si sta difendendo da chi l’ha violata più e più volte. Tra petrolio ed altre schifezze, credo che la nostra creatrice abbia ben capito che per sopravvivere, deve ucciderci tutti. E in effetti l’inquinamento si è quasi azzerato. Animali e piante stanno prosperando. E sì, loro non corrono rischi. Solo l’uomo deve restare chiuso in casa. Forse molta gente avrà finalmente chiaro di come si senta un animale in gabbia, una persona agli arresti domiciliari. Ma in ogni caso, il mio sguardo si posa su un ragazzo in particolare.

<< Hai fame? >>.

<< Nah >>. Rispose seccato.

<< Lo sai che ti posso aiutare in ogni momento, solo ricordati che è quasi ora di cena. Se c’è qualcosa che desideri, te la vado a comprare >>.

La piccola voce che parlava ad Antonio era quella di un’ombra. Un piccolo esserino nato con l’inizio della pandemia. Le ombre si presentarono una ad una in ogni casa, dicendo ai residenti che non sarebbero dovuti uscire più:

 

Per ordine di sua maestà la Natura, siete tutti in arresto per oltraggio e tentato omicidio”

 

Le ombre non avevano un aspetto minaccioso e i residenti non potevano in alcun modo credere di essere segregati in casa per ordine della Natura. I più sciocchi uscirono lo stesso, venendo fulminati all’istante. Chi si trovava fuori casa in quel momento, ebbe la stessa sorte. La sentenza era stata data: chiunque fosse uscito, sarebbe stato fulminato e ridotto in cenere. Nel primo giorno di quarantena ci furono circa 2 milioni di morti. Una volta che il messaggio fu compreso, le autorità dichiararono lo stato di emergenza e quarantena. Nessuno uscì più. E le ombre, piccole, nere e con due grossi occhioni bianchi, erano lì per servire gli uomini. Antonio aveva perso alcuni parenti stretti, tra cui gli zii. Anche lui, come tutti, doveva restare a casa.

<< Perché non ucciderci tutti? Perché lasciarci in vita? >> Domandò il primo giorno alla sua ombra.

<< Perché non c’è punizione per i morti, ma solo liberazione. Voi dovete soffrire e capire. Chi se n’è andato subito non ha potuto vedere, ma voi sì. Voi proverete paura nel metter piede fuori casa e vedrete come la Terra prospera senza di voi >>.

Come si passa il tempo in casa? In verità le opzioni sono tante: internet, libri, esercizi. E le ombre non fungono solo da guardiani. Si occupano della manutenzione di tutto e gestiscono i negozi di alimentari. Sembra assurdo, ma è così. In TV fanno solo programmi dediti all’ambiente. In radio vengono continuamente trasmessi messaggi di amore verso la Natura. Fatto abbastanza stravagante è che le ombre, oltre ad occuparsi di noi, impediscono alla gente di suicidarsi. Non sia mai che tenti di impiccarti, l’ombra ti taglierà la corda. Non sia mai che tenti di spararti, l’ombra ti avrà già scaricato la pistola.

<< Dovete soffrire e capire >>.

Direste che un modo per morire c’è ed è uscire di casa. Vi fareste veramente friggere il cervello da un fulmine? Qualcuno ebbe il coraggio, lo confesso, ma in molti altri decisero di non diventare cenere. Inoltre sarebbe inutile tentare il suicidio mentre un’ombra è a fare commissioni, perché si teletrasporterebbe subito da voi per fermarvi. Io… ne so qualcosa, diciamo. E via, si passa il tempo chiusi in casa, facendo poco e niente, se non stare davanti alla televisione. Ma non Antonio. Lui aveva scelto di migliorare le sue conoscenze e di migliorare le sue mancanze negli studi. Antonio era convinto che se gli uomini si fossero ravveduti e se si fossero migliorati, forse avrebbero avuto una seconda possibilità. Trascorreva il tempo tra letture, documentari e articoli di scienza. Ovviamente aveva anche vari hobby come il cinema e le serie tv, ma gli orari delle varie attività erano ben definiti. Spendeva anche tempo a chattare con vari amici, tra cui una certa Rosa, di cui aveva un debole. I due si erano conosciuti su un gruppo Facebook pochi mesi prima dell’inizio della quarantena ed avevano persino organizzato un incontro, poi giustamente saltato.

Ogni mattina Antonio si svegliava alle 9:00, pronto ad iniziare una nuova giornata.

L’ombra, munita di trombetta, suonava e cantava, dando aggiornamenti sulla situazione globale:

<< Buongiorno! Siamo al giorno 88 della quarantena. Abbiamo registrato 3.274.455 morti e la Terra è ripulita del 62%! Passa una buona giornata a casa! >>

“Il mattino ha l’oro in bocca!”, dico bene?

<< Fai il bravo Antonio. E ricorda che per qualsiasi cosa, io ci sono. Non esitare a chiamare e divertiti a casa. Altrimenti Mamma Natura si arrabbia e addio amico! >>.

Antonio voleva bene alla sua ombra. Era carina da guardare e parlava in modo tenero. Era dispiaciuto per ciò che stava succedendo, ma dall’altro lato comprendeva bene la tragica scelta fatta dalla Madre Terra. Dunque si restava chiusi in casa e basta.

<< E’ domenica. Esci, esci! C’è la parata! >>.

Era la classica domenica, ore 12:00, dove bisognava uscire ed assistere alle parate fatte da piccoli gruppi di ombre. Munite di cappellini, trombe e tamburi, quel giorno intonarono questa canzone:

 

Portate rispetto a Madre Natura

che al più presto tornerà pura.

Siate grati di poter guardare

perché avrete modo di imparare!

 

Si andò avanti per tre anni. Mari, laghi e fiumi furono di nuovo limpidi e cristallini. Le fabbriche furono distrutte ed invase dalle piante e l’aria tornò fresca come tanti anni prima. Antonio era in cucina quando sentì un frastuono tremendo. Un forte temporale si era scagliato su tutti loro con una furia accecante, radendo al suolo milioni di case in tutto il mondo e scatenando il panico. Casa sua fu colpita come tutte le altre, ma lui sopravvisse. Riuscì miracolosamente indenne dalle macerie, ma fu l’unico della sua famiglia a sopravvivere. Restò lì, immobile e in ginocchio, con lo sguardo fisso in basso, sentendosi perso come mai si era sentito prima. Ora che nessuno era più lì con lui, un vuoto lo prese e sembrò più assordante dei fulmini che continuavano a colpire le altre case. Solo e sconsolato, fu presto inzuppato d’acqua e scorse dalla polvere, la sagoma dell’ombra. Poco dopo i fulmini cessarono e il Sole allontanò la pioggia. L’ombra lo fissò impassibile e pronunciò queste parole:

<< Ecco a voi la seconda possibilità. Ora che la Terra è pulita, potrete ricominciare a vivere, a patto che sappiate trattare vostra madre con rispetto. Siete stati risparmiati solo in 100 mila. Siete stati selezionati dalle ombre in persona. Solo i più coscienziosi avranno diritto a ricominciare. E in ogni caso, non siete più così numerosi da costituire una minaccia >>.

Madre Natura scelse di non estinguere i suoi figli, ma decise di renderli inoffensivi.

Antonio non sapeva se essere felice per essere stato risparmiato o maledire il fatto di non essere morto. Ma se voleva mandare avanti la sua razza, doveva rimboccarsi le maniche.

Agli uomini fu data una seconda possibilità, ma… avrebbero davvero imparato?

   
 
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