Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: _Glaucopis_    27/04/2020    2 recensioni
Scritta per l'album extra event del gruppo Facebook We Are Out For Prompt.
Prompt di Lucilla Incarbone: "Hai chiamato nostra figlia Tallulah e non ti è venuto in mente di accennarmelo?"
La storia non è ambientata nel mondo di Pirati dei Caraibi, ma sull'Argo II vi è più o meno la stessa maledizione dell'Olandese Volante.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calipso, Leo Valdez, Leo/Calipso, Nuova generazione di Semidei, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Hai chiamato nostra figlia Tallulah e non ti è venuto in mente di accennarmelo?” disse Leo guardando la bambina che correva sulla spiaggia.

Sua figlia. Sembrava strano.

Quella era sua figlia. Aveva nove anni. Era la prima volta che la vedeva.

Si era perso la sua nascita, il primo sorriso, la prima parola, i primi passi. Si era perso tutto. Per lei non era altro che uno sconosciuto chiamato “papà”.

Calipso alzò le spalle.

“Tutta colpa di Ermes. Dovrebbero licenziarlo. Pensi che non ti avrei contattato io stessa, se me lo avessero concesso? I messaggi Iride non arrivano sull’Argo II, a quanto sembra. Non riuscivo neanche a vedere nel tuo passato o nel tuo futuro. Mi sono dovuta accontentare dei ricordi per dieci anni. Mi sono sembrati millenni.” Disse con un sospiro, posando il capo sulla spalla del marito.

Lui accarezzò la sua chioma color caramello.

Gli era mancato quel profumo di cannella.

“Vi ho pensate tanto, sai? Tutte e due, ogni giorno. Anche se non avevo idea di come si chiamasse la piccola. Non so perché non l’abbia mai chiesto.”

Ricordava di aver detto che dieci anni per mare e un giorno a terra non erano poi tanto, perché “Dipende tutto da come si vive quel giorno”. Però si era ritrovato più volte a guardare con invidia gli altri, che avevano la persona amata sempre al loro fianco. Quel decennio di assenza pesava, e quelli seguenti sarebbero stati una tortura perfino più grande.

“Troverò un modo per spezzare la maledizione, Leo. Per te, per noi e per tutto l’equipaggio dell’Argo II. Forse non sono più potente come un tempo, ma ci riuscirò”

L’uomo osservò senza parole l’espressione risoluta della maga per quelli che dovettero essere secoli, poi le sue labbra si incurvarono in un ampio sorriso.

Senza alcun preavviso la sollevò esclamando “Questa è la mia mamacita!”.

 Girarono su se stessi ridendo, e sarebbero caduti per terra se Leo non avesse messo giù la moglie e lei non avesse recuperato l’equilibrio e bloccato anche lui tirandolo a sé per la camicia e baciandolo teneramente.

Sembravano due ragazzini.

Improvvisamente, la magia del momento fu spezzata da una pallina di sabbia bagnata che finì sui loro volti.

“Che…”

Mami! Papi! “  li chiamò Tallulah tenendo altri due dardi di sabbia nelle mani.

“Oh, non pensare di averla vinta tanto facilmente!” disse Calipso chinandosi per prepararsi a controbattere, subito imitata da Leo.

“Ehi!” protestò lui ridendo quando la figlia li colpì a tradimento.

“Non mi prenderete mai!” li canzonò la ragazzina correndo via.

“Ora ti dai alla fuga?” fece la madre, pronta a seguirla “Torna qui, piccola peste!”

“Comunque” disse Leo prima di partire alla rincorsa “Hai fatto un’ottima scelta. Il nome Tallulah mi piace. Le dona”

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: _Glaucopis_