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Autore: veggylink94    10/08/2009    3 recensioni
Un alternative universe nel quale Bulma e Vegeta , un tempo fidanzati si separano a causa della gravidanza inaspettata della ragazza. La fic è ambientata undici anni dopo, quando Trunks, che non ha mai conosciuto suo padre, sarà costretto ad andare da quest'ultimo, durante un viaggio di lavoro di Bulma. Questo cambiamento avvicinerà o allontanerà i due?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lettera-Partenza




La donna prese coraggio e rispose al figlio con non poca fatica:
- Trunks, tu…tu vorresti conoscere il tuo papà?-



Il bambino guardò sorpreso la madre. Il suo papà. Quante volte aveva domandato a sua madre di lui? Quante volte si era chiesto che persona fosse, se assomigliasse a lui, se fosse simpatico come tutti gli altri padri? Ma sua madre non glielo aveva mai presentato in tutti quegli anni, anzi, raramente parlava di lui.


-Il mio papà?- ripeté Trunks.
-Si… se vuoi, posso mandarti da lui, anche perché non saprei dove altro potresti stare in questi dieci giorni.- Disse la donna ormai rassegnata. Trunks le aveva sempre chiesto con insistenza di Vegeta, ma lei non le aveva mai rivelato granché, anzi, per non far soffrire il figlio, non gli aveva rivelato quasi niente.


Un sorriso smagliante si dipinse sul volto del bambino.
-Certo che voglio conoscerlo! Perché non me lo hai detto prima mamma?- Disse entusiasta Trunks.

Bulma sospirò… c’era da immaginarselo, infondo tutti i bambini volevano un padre. Sperava solo che Vegeta non lo avrebbe respinto.


L’azzurra chiamò immediatamente la sua amica Chichi e le disse che Trunks aveva accettato tutto contento.

-Hai visto? Vedrai che si divertirà qui!- Affermò Chichi sicura.
-Non lo so Chichi… Posso veramente fidarmi di Vegeta? E poi nemmeno vorrà vedere Trunks!- Disse Bulma preoccupata.
- Io vedo Vegeta circa una volta per settimana, lavora insieme a Goku, quindi è,a mio malgrado, di famiglia, ti puoi fidare, non è un criminale! Certo… si è comportato da vero vigliacco con te, ma potresti comunque dargli un’opportunità no? Piuttosto… dimmi, da quant’è che non vi sentite?-
- Non so… da cinque o sei anni, non lo vedo da quando se n’è andato, ma una volta l’ho chiamato, per sentire come stava, ed è stato un grosso errore! Pensavo che dopo tutto quel tempo mi avrebbe per lo meno chiesto qualcosa di me e di Trunks, e invece non ha voluto saperne niente, anzi, mi ha sbattuto il telefono in faccia dopo che l’ho mandato al diavolo!- Affermò Bulma irritata.
Chichi sospirò: Bulma infondo aveva un carattere molto simile a quello di Vegeta, entrambi erano delle teste calde.

-Ho capito, senti se vuoi può avvertirlo Goku e ti farò sapere! O magari puoi direttamente chiamar…- - Io non ci parlo con quello! Per sicurezza gli invierò una lettera, dì a Goku di avvertirlo comunque. Cercherò di convincerlo.- Disse l’azzurra interrompendo l’amica.
-Va bene ti farò sapere!-

Detto questo le due si salutarono, e Bulma si mise subito all’opera.

Prese carta e penna, in tre giorni la lettera sarebbe arrivata sicuramente.
A suo malgrado cominciò a scrivere, anche se era notevolmente in imbarazzo, e contro la sua volontà dovette iniziare con un… “Caro” Vegeta.



Città dell’Est. Una delle più grandi al mondo, come la città dell’Ovest, dominata da grandi edifici e grattacieli, ma anche da campagne in periferia.
In mezzo a tutti quegli appartamenti, ce n’era uno in particolare, non era lussuosissimo, ma nemmeno cadeva a pezzi, non era enorme, ma non era nemmeno un buco dove era impossibile vivere, semplicemente uno dei tanti appartamenti vicini alla periferia.

Un uomo in bicicletta con una borsa a tracolla arrivò davanti a quell’appartamento. Scese dal suo “bolide”, e si apprestò a suonare al campanello, uno dei tanti campanelli, un campanello a caso, che purtroppo era il SUO campanello.

- Chi diavolo è?- Disse scontrosa la voce dall’altra parte del citofono.
- Ehm… i-il postino…- disse lo sciagurato uomo prima che la porta fosse stata aperta.
Entrò e mise le lettere in ciascuna delle cassette postali, e non ci pensò due volte a sparire.

Un altro uomo, all’interno di quell’appartamento, scese le scale, lo stesso uomo che aveva risposto al citofono allo sciagurato postino.
Arrivò al piano terra assai scocciato, con le chiavi in mano, aprì la sua cassetta, e trovò un paio di lettere.
Le prese e incominciò a scartarle velocemente.
Bolletta, banca, lavoro, Bulma Brief, associazione di volontariato, bolletta… un momento! BULMA BRIEF? Quella Bulma Brief? Ma che cavolo voleva? Da quant’è che non la sentiva? Sei anni? E poi perché una lettera? Forse le era capitato qualcosa… forse era morta! Magari quello era il suo testamento!
Tanti pensieri passarono per la testa del giovane uomo. Si passò una mano tra i capelli scuri e sparati in aria. Entrò in casa curioso di leggere la lettera.

Si sedette sul divano e poggiò le varie buste sul tavolino di vetro che aveva di fronte. Aveva la lettera ancora in mano, indeciso se aprirla o bruciarla direttamente.
Alla fine la aprì con non poca grazia, e cominciò a leggere:


Caro Vegeta,

So che vedere questa lettera ti sembrerà strano… per tua sfortuna sto benissimo, e spero il contrario per te.
Comunque sia, vado subito al sodo. Dovrò partire per un importante viaggio di lavoro, per circa dieci giorni, e siccome i miei genitori verranno con me, a mio malgrado dovrò lasciarti MIO figlio per qualche giorno, non azzardarti a fargli del male o te la vedrai con me!
So che non vuoi nemmeno avere a che fare con un bambino, ma purtroppo tu sei l’unico che è rimasto. Ho già parlato con Chichi e Goku e per qualunque cosa puoi chiedere a loro.
Logicamente non farai mai niente se non ti darò qualcosa in cambio, quindi sappi che ti pagherò profumatamente.
Partirò fra tre giorni, e ti manderò MIO figlio dopodomani. Visto che non ti scomoderesti mai ad andarlo a prendere all’aereoporto, ci penserà Goku! Lui si che è gentile.

A presto e divertiti!

Bulma Brief




Rimase per qualche secondo inorridito a fissare la lettera.
Accartocciò velocemente il pezzo di carta e lo buttò a terra.-MALEDETTA DONNA!- urlò fuori di se.

Come osava? Farsi sentire dopo così tanto tempo e appioppargli un marmocchio per dieci giorni! Quella maledetta!
Non glielo avrebbe fatto fare assolutamente!
Prese il telefono e l’agenda, cercò il numero e compose. Stava per chiamare ma qualcosa lo bloccò.

“sappi che ti pagherò profumatamente.”

Soldi… ne aveva bisogno, per il lavoro, per altri suoi progetti. Bulma era straricca di sicuro gli avrebbe dato un bel assegno. Ma badare a un bambino… NO! Non lo avrebbe mai fatto! C’era di mezzo il suo orgoglio! Aveva lasciato quella donna proprio a causa del marmocchio… non voleva sapere niente di lui, e ora se lo sarebbe trovato davanti!

I suoi pensieri furono interrotti, qualcuno bussò alla porta.
Aprì, e la faccia beota che si trovò davanti lo face irritare ancora di più.

-Ehi! ciao Veg…!- SLAM

Ancora qualcuno bussò alla porta…Vegeta aprì scocciato.
-Che diavolo vuoi Kakaroth! Sono impegnato e l’ultima cosa che voglio è vedere la tua faccia ebete!-Ringhiò.

- Eh eh … scusa Vegeta ma è stata Chichi a mandarmi, ti devo dire una cosa importante! E poi lo sai che mi chiamo Goku e non Kakaroth!- Disse l’uomo nella soglia. Era alto, aveva i capelli scompigliati di color nero, come i suoi occhi, assomigliava vagamente a Vegeta, se non fosse stato per il carattere e per l’altezza.

-Tsk… sbrigati!- Entrambi si accomodarono sul divano.
-Allora che vuoi?- Chiese il più basso, scontroso.
- Ehm ecco…Chichi mi ha detto di dirti… eeehm… - Vegeta si domandava perché frequentasse quell’idiota.
- Mi ha detto che Bulma le ha detto che tuo figlio verrà qui per qualche giorno!- Disse Goku, riuscendo a mettere in piedi un discorso decisamente contorto per la sua mente semplice.
- Tsk! Lo so! Mi ha inviato una lettera! Quella sgual…- Goku lo interruppe.

-Ehi ehi… calma Veggy! Non chiamare Bulma in quel modo! E comunque… hai già deciso che fare? Ospiterai qui tuo figlio giusto?- chiese il più alto.
Vegeta si irritò notevolmente.
- Te lo scordi! E poi non è mio figlio! E’ figlio di quella sguald…- Goku lo interruppe di nuovo.
- Dai calmati! Bulma ti darà pur qualcosa in cambio no?- Chiese calmo.
- Tsk… mi darà un bel po’ di soldi!- Affermò Vegeta.
- Visto? E’ una buona notizia! Avrai i soldi che ti servono per il tuo sogno, e in più conoscerai tuoi figlio! Non è fantastico?-
- Tsk… primo non è il mio sogno! E’ solo un progetto, gestire la palestra non è che sia poi così fruttuoso! Specialmente se la si gestisce in due, visto che la maggior parte dei soldi va a te perché hai una famiglia. Ho bisogno di soldi per sfondare! Lo sai! E secondo! Non è mio figlio! È il figlio di quella brutta sgual…-Vegeta fu per l’ennesima volta interrotto.
- Lo so amico! Ma che ci vuoi fare, noi siamo in quattro e tu sei da solo! Ci servono soldi! E questa è la tua grande opportunità per sfondare nel mondo della box! Non credi?-

Il più basso si incupì, e pensò: marmocchio = soldi = sfondare = ancora soldi!

-Tsk… va bene ma datele voi la conferma a quella brutta sgual…-
-Evviva! Hai fatto la scelta giusta! Vado subito ad informare Chichi!-



Il giorno stesso Bulma fu avvisata, e per la gioia di Trunks, il suo bambino avrebbe conosciuto suo padre.


Così i giorni passarono, e giunse il momento di partire.


-Allora amore hai preso tutto?- Chiese la donna sistemando la giacca al figlio.
-Si mamma tranquilla!- Affermò Trunks.
- Il passaporto, il biglietto, i soldi… tutto?- Chiese nuovamente Bulma sempre più agitata.
-Si tranquilla! Ho tutto!-

L’altoparlante annunciò l’immediata partenza del volo verso la città dell’Est.
- E’ il tuo volo amore… mi raccomando! Stai attento! Per qualsiasi cosa chiamami! Se non ti trovi bene la mamma ti viene a prendere! Ti chiamerò tutti i giorni! Mi raccomando fai i compiti! Lavati i denti tre volte al giorno! Non mangiare schifezze! Fai la doccia una volta ogni due giorni! Vestiti bene! Lavati la faccia al mattino! Fai colazione! E…- Il lilla sospirò…
- Tranquilla mamma! Mi ricordo! Ora devo andare!- Trunks prese il bagaglio, e si avviò verso l’imbarco aiutato da un’ostess che lo avrebbe assistito durante il viaggio.

Bulma vide il suo bambino allontanarsi. Sempre più preoccupata non vedeva l’ora che quei dieci giorni passassero!




Fine secondo capitolo.





Ciao ha tutti! Sono contenta che la fic vi piccia e come vedete ho già pronto il secondo capitolo.
Ringrazio coloro che hanno messo la fic tra le seguite:

Babydgv
Flyvy
Malandrina4ever

Grazie anche a coloro che hanno recensito:

Vegeta4ever: Ciao! E’ un piacere risentirti! Sono contenta che la storia ti piaccia, sono stata parecchio assente quest’anno, la causa è ovviamente la stupida squola. Ma ora che ho tempo eccomi tornata ^^. Spero che il capitolo ti piaccia. Fammi sapere! Ciao ciao!

Ka93: Eh si Goku lavora! Altrimenti come si mantiene senza l’eredità di paparino? XD A parte gli scherzi… ho voluto fare una storia un po’ più “umana”, senza sayan, senza poteri, una storia come tante altre, ma che però come protagonisti hanno i personaggi di dragon ball. Fammi sapere cosa ne pensi del capitolo^^. Ciao ciao!

Luna_07: Hello! E’ un po’ strano si, ma il fatto della lontananza verrà spiegato più avanti, comunque ti basta immaginare che anche nell’universo di dragon ball Vegeta inizialmente non vedeva di buon occhio Trunks e non voleva parlargli. Se hai tempo recensisci pure, altrimenti tranquilla. ^^ ciao ciao

Ovviamente grazie anche a chi legge.
A presto
Veggylink94
  
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