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Autore: 33NaLu33    02/05/2020    1 recensioni
[Omaggio a Nathan John Feuerstein [NF]]
[Zervis | AU | Song-fic]
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-Bene perché vi servirà un sacco di energia per sopravvivere alla prossima esibizione-
Sopravvivere? Si chiese sollevando un sopracciglio.
-Anche questa sera?- si lamentò Zera sprofondando sul divanetto viola. Mavis non capiva quella reazione, né da parte dell’uomo, né da parte della sua migliore amica, ma del resto come poteva? Era la prima volta che andava lì.
-Il prossimo a esibirsi è… Zeref-
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mavis, Mavis Vermilion, Zeref, Zeref Dragneel, Zeref/Mavis
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Come aveva fatto a farsi convincere da Zera? Insomma quella ragazza era la sua migliore amica, nonché compagna di stanza all’università, e come tale l’avrebbe seguita ovunque, ma farsi trascinare in un locale notturno? Era troppo! Non era uno strip club certo ma Mavis non era proprio una ragazza da festini il pomeriggio e discoteca fino a notte fonda. Non faceva parte nemmeno di una confraternita per Dio!
Alla bionda piaceva passare le sue serate sul divano e leggere un buon libro. Non c’era niente di meglio di un capolavoro di Stephen Ki…
-Ti divertirai – la rassicurò Yuri Dreyar, suo amico e compagno di corso, vedendo la sua espressione corrucciata.
A quanto pare Zera aveva informato e invitato tutti tranne che lei!
Sul tavolino che la mora aveva prenotato a tradimento insieme a Mavis c’erano Precht e il biondissimo Yuri. Zera e Warrod erano andati a prendere da bere per tutti.
Che noia.
Mavis non era proprio adatta a quelle situazioni. Si sentiva osservata, costantemente sotto esame. Da chi? Da tutti gli uomini presenti che la guardavano con occhi lascivi. Il college era un posto molto… libertino. Certo, lei non aveva problemi con l’altro sesso, ma buttarsi ogni sera sul primo essere vivente con cromosoma Y? Non faceva semplicemente per lei.
Un uomo doveva attirarla, stuzzicare la sua curiosità. Le cose facili a Mavis non piacevano. Semplicemente non facevano per lei.
Sospirando fu tentata di tapparsi le orecchie con le mani. L’ennesima canzone cover dei Fall out Boy, sparata a tutto volume le stava facendo rimpiangere di non aver strozzato Zera appena messo piede nel locale. Certo la band non era maluccio e la canzone le piaceva proprio tanto ma era proprio necessario che le casse fossero così forti? Quello era un club non uno stadio! L’addetto agli amplificatori doveva capire che Mavis non aveva nessuna intenzione di diventare sorda a vent’anni.
Sospirò di sollievo solo dopo la fine del pezzo quando finalmente le luci si rialzarono e Zera e Warrod fecero finalmente ritorno. Avevano i vestiti spiegazzati e sgualciti segno che le bevande non erano l’unica cosa che avevano preso… che Zera aveva preso. Si corresse sorridendo.
L’amica le si sedette accanto tutta felice e contenta, posò i bicchieri pieni di alcool sul tavolo e l’abbraccio euforica.
-Ti diverti?- le chiese ridendo.
Mevis era tentata di risponderle di no, ma si trattenne. Per un’amica avrebbe fatto questo e altro.
-Si- disse ricevendo in risposta un occhiolino da parte di Yuri. Lui sapeva che l’amica stava mentendo spudoratamente ma aveva saggiamente deciso di non dire nulla lasciando correre così la piccola bugia a fin di bene detta da Mavis.
-Siete carichi?- urlò il presentatore della serata attirando tutta l’attenzione su di sé.
Si… il tipo pensava decisamente di trovarsi di fronte a uno stadio pieno di gente e non un club. L’uomo era bassino, un po’ tarchiato, ma esuberante e a prima vista: molto energico.
-Siii- gli rispose un coro di voci, tra cui Zera e Warrod.
-Bene perché vi servirà un sacco di energia per sopravvivere alla prossima esibizione-
Sopravvivere? Si chiese sollevando un sopracciglio.
-Anche questa sera?- si lamentò Zera sprofondando sul divanetto viola. Mavis non capiva quella reazione, né da parte dell’uomo, né da parte della sua migliore amica, ma del resto come poteva? Era la prima volta che andava lì.
-Il prossimo a esibirsi è… Zeref-
Grugniti, “nooo” e “bhuuuu” riempirono il locale. A quanto pareva quel cantante non era particolarmente apprezzato da parte del pubblico, e, a giudicare dalle facce al suo tavolo, nemmeno dai suoi amici. Mavis non era una tipa prevenuta, la musica era musica indipendentemente da chi la creava, ma appena lo scorse ad armeggiare con le casse non poté fare a meno di pensare a un emo.
Non aveva chissà cosa di stravagante ma quell’uomo era nero dalla testa ai pieni. Indossava vestiti neri, aveva i capelli neri e gli occhi del medesimo colore. Anche a quella distanza la bionda intravedeva due orecchini e un piercing altrettanto scuri.
A occhio e croce doveva avere la loro età. Forse frequentava l’università ma Mavis non l’aveva mai incrociato. Certo, il campus era enorme ma un uomo così monocromato oltre che bello lo si notava al primo sguardo.
-Buonasera- disse dopo aver preso in mano il microfono. Ci furono dei schiamazzi e delle risatine ma Zeref  andò avanti senza curarsene. –Vi canterò “I miss the Days”… una canzone composta da me-
Ci furono altri rumori di protesta ma nessuno si oppose più di tanto.
In silenzio Zeref fece segno al presentatore di far partire la base preregistrata. La musica fluì nel club, soave e per niente rumorosa. Fu solo allora che Mavis capì cosa aveva fatto Zeref in precedenza: aveva abbassato il volume delle casse. La cosa la colpì ma furono le prime parole ad attirare completamente la sua attenzione.
I miss the days when I had a smile on my face
Mi mancano i giorni in cui avevo un sorriso sul volto
[…]

Mavis non si accorse di aver spalancato la bocca fino a quando Zera non la richiamò all’attenzione con una gomitata scherzosa.
-Finirà presto- disse fraintendendo completamente il suo stupore.
-Sh- la zitti Mavis ammaliata.

[…]
What happened to me? Yeah, what happened to me?
Cosa mi è successo? Si, cosa mi è successo?
When did I start to believe I wasn't worth it
Quando ho iniziato a credere di non valerne la pena
Then question my purpose to breathe?
Quindi a mettere in dubbio il mio scopo di respirare?
 
Wonderin' who I should be.
Mi chiedo chi dovrei essere.
 
Happiness out of my reach.
La felicità fuori dalla mia portata.
[…]

Mai, in tutta la sua vita Mavis aveva sentito tanta passione… tanto dolore… Chi era quell’uomo? Qual era la sua storia? Voleva sapere. Tutto.

[…]
I know I'm blessed, but I'm cursed too
So di essere benedetto, ma sono anche maledetto
Take me back when I was happy, but I wasn't actin'
Riportami indietro a quando ero felice, ma non stavo recitando
[…]
I feel like life was so much simpler then, yeah (Oh)
Sento che la vita era molto più semplice allora, sì (Oh)
When we had joy and we were innocent (Oh)
Quando avevamo gioia ed eravamo innocenti (Oh)
I'd give it all to feel that way again, way again (Oh)
Darei tutto per sentirmi di nuovo così, ancora una volta
 
Alla fine della canzone Zeref disse un semplice –Grazie- prima di ridare il microfono al presentatore e scendere dal palco. Ignorò tutti i presenti che palesemente stavano parlando male di lui. Riprese la base musicale e la sua giacca da una sedia lì vicino e si diresse tranquillamente verso l’uscita.
-Finalmente è fi…-
Mavis non pensò, non ascoltò i richiami di Zera che le dicevano di tornare indietro. Superò ogni ostacolo che le si palesò davanti e quando finalmente raggiunse Zeref erano già arrivati nel vicolo dietro al club.
-Aspetta- lo richiamò affannata.
Il cambio di temperatura le aveva fatto venire i brividi ma non si strinse le braccia intorno al corpo.
-Aspetta per favore- disse di nuovo. Correndo riuscì ad afferrargli il braccio e a fermare il suo folle inseguimento. Zeref si voltò sorpreso. Forse, tra tutti, non pensava che stesse chiamando proprio lui?
-Si?- chiese facendole sentire di nuovo la sua voce. Quella voce… Era un mix. Un mix di emozioni; e Mavis avrebbe pagato qualsiasi cifra esistente al mondo per poterla riascoltare almeno un’altra volte. La sua canzone era così autentica… così reale.
-Ti prego…- lo implorò guardandolo con i grandi occhi verdi: -canta di nuovo-
Canta per sempre.
 





 
[Le parole non sono sufficienti ma… GRAZIE.]
Omaggio a Nathan John Feuerstein [NF]
   
 
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