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Autore: Marc25    06/05/2020    3 recensioni
Bologna-26 marzo 2020, Luca e Anna sono da anni coinquilini e sono anche buoni amici, ciascuno era confidente dell'altro soprattutto per quanto riguardava le rispettive sfortunate storie d'amore, ma lo scatenarsi del Coronavirus e il loro sottovalutarlo li ha costretti chiusi in casa e insieme, proprio in quel momento, in quella situazione capiranno di provare qualcosa di diverso rispetto all'amicizia, qualcosa che per anni non avevano nemmeno sospettato.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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~~Cap 1. Desiderio
Bologna- 26 marzo 2020

Era solo un inluenza epidemica, si , ma pur sempre solo un’influenza, magari fosse stato così, i numeri dei casi aumentavano di giorno in giorno e un po’ di paura lei l’aveva. Era lontana da casa ormai dal breve periodo di vacanze natalizie, sentiva la mancanza di molte persone, la famiglia, le amiche, non che a Trani avrebbe potuto rivedere le sue amiche comunque, paradossalmente le sentiva più in quel momento con le video chiamate che di persona prima. Aveva organizzato le giornate tipo in questo modo: Studio – Video chiamate con amici e parenti – Chiacchierata nel balconcino con Luca. Luca, uno dei suoi coinquilini, beh, avevano passato tutto il tempo degli studi ancora in corso insieme, nella stessa città, nella stessa casa, in quei 4 anni avevano cambiato molti coinquilini, ora da 2 anni c’era Mary con loro, una ragazza dolce e timida se non beveva al punto di ubriacarsi come era successo un paio di volte, perché altrimenti… diventava un’altra, rise al loro pensiero, e poi c’era Marco, da qualche mese con loro, era uno apposto, ligio al dovere, a volte insicuro ma spesso divertente, li faceva ridere. Però Marco e Mary erano scesi prima, appena era stato trovato il primo caso a Codogno, Anna pensava fosse affrettato e insensato ma a conti fatti si sbagliava, ora dopo 1 mese dal primo caso era ben evidente. Erano le 7 meno dieci, Luca sarebbe tornato entro dieci minuti, stava facendo la corsa intorno al palazzo, cosi rispettava il limite dei 200 metri, già, almeno lui la faceva davvero a giorni alterni da quando lo conosceva e vista la situazione si era arrangiato, in quel periodo Luca era proprio un angelo, faceva sempre lui la spesa settimanale per entrambi e lei non era certo un tipo facile, neanche nel mangiare, era vegetariana, cosa di cui andava fiera ma aveva anche la malsana(come la definiva Luca) abitudine di bere del latte prima di andare a dormire, beh, la rilassava e per fortuna non era intollerante, quindi dovevano sempre essere forniti di più latte a causa sua. Anche Luca aveva i suoi difetti, però era un ottimo confidente, ascoltava, non giudicava ma consigliava molto bene e a suo dire anche lei era molto brava con lui, la cosa buona era che nessuno dei due si era mai innamorato dell’altro eppure doveva ammettere che Luca era molto bello, alto, con un fisico allenato e ben definito, i capelli abbastanza lunghi e castani e quegli occhi verdi così penetranti ma nello stesso tempo dolci, Anna si distolse da quei pensieri, certo sapeva che era bello ma non lo aveva mai pensato in questo modo, questa quarantena le stava facendo male. Aprì la finestra che dava sul balconcino e uscì un attimo, poco dopo senti suonare la porta, vide l’orologio al polso, le 7 spaccate, era lui, aprì e lui entrò con irruenza come se stesse ancora correndo. << Ehi! >> disse Anna 
<< Che c’è? Allora siga fuori al balcone? >>
<< Certo, sai che odio fumare da sola >>
Uscirono fuori al balcone, era il giorno del pacchetto di Anna, si, perché ogni sera verso quell’ora prendevano due sigarette o dal pacchetto di Luca o da quello di Anna e parlavano, spesso andando ben oltre il tempo della fumata della sigaretta, ma quella sera stavano fumando in silenzio, si guardavano, si ma mai negli occhi, era come se temessero di essere rimproverati da qualcuno se si guardavano, ma loro avevano sempre qualcosa di cui discutere e non avevano mai avuto paura di guardarsi. Paura di cosa, poi? Erano buoni amici da 4 anni! Questi pensieri travolgevano entrambi, ma entrambi avevano paura di esprimere ciò che stavano provando, era colpa della pandemia si dicevano, si deve essere così. Poi Luca spezzò il silenzio, tra una boccata e l’altra della sigaretta: << Beh, cerchiamo di vedere i lati positivi del Coronavirus >>
<< Si? E quali sarebbero? >>
<< Beh, è da un po’ che non ti sento parlare di come ti hanno spezzato il cuore stavolta >>
<< Ah, ah,  sta parlando quello che nomina la sua ex ogni minuto >>
<< Ehi, ancora non ho nominato Caterina og..Oh >>
Anna rise e Luca con lei, parlarono un altro po’, poi Luca disse: << Devo farmi la doccia >>
<< Si, va pure, io studio un altro po’, poi ci vediamo un po’ di tv se vuoi >>
<< Certo, perché no? >>
Luca andò in bagno, passarono 10 minuti, ma Anna non riusciva a studiare niente, non da seduta perlomeno, prese il libro tra le mani e cercò di leggere il paragrafo che non le entrava in testa alzandosi e camminando per la casa, non era molto normale forse ma quando era tesa o preoccupata faceva così, era quasi un riflesso ma per cosa era preoccupata? La situazione in generale o c’era qualcos’ altro? Presa dai vari pensieri si diresse senza rendersi conto verso il bagno, da lì usci improvvisamente Luca con un asciugamano mal tenuto alla vita, si scontrò con Anna, prima che i due potessero rendersi conto di cosa fosse successo, ad Anna era caduto il libro e a Luca l’asciugamano lasciandolo completamente nudo, appena si rese conto di essersi scontrata con Luca e che lui era nudo, Anna fece un urlo stridulo a cui subito seguì un coprirsi gli occhi: << Copriti subito maniaco!!! >>
Luca del resto era rimasto sorpreso tanto quanto Anna e subito si era coperto la parte intima con le mani, spaventato dalla reazione a dir poco forte di Anna riprese subito l’asciugamano  e si richiuse in bagno. Anna sconvolta raccolse il libro da terra e sentì un commento dal bagno ora chiuso: << Comunque quello che hai visto ce l’hanno tutti i ragazzi, gli uomini, il sesso maschile insomma, non era un mostro >>
<< Non voglio sentire i tuoi commenti cretini! >>
Luca stava per replicare ma sentì la porta della camera di Anna sbattere, si era arrabbiata ma che aveva fatto di male?
Era passata un’ora da quello scontro ma Anna era ancora chiusa in camera, l’aveva sentita parlare fino a poco tempo prima, probabilmente una videochiamata con i parenti o qualche amica, ma da dieci minuti a quella parte niente, non riusciva a concentrarsi sulla televisione, poi uscì finalmente Anna, sembrava un’altra persona completamente diversa dalla sua “sosia” di un’ora prima. Si presento nella cucina-salotto e disse: << Mi sa che abbiamo litigato >> sorridendo dolcemente e aggiunse: << Scusami, è stata anche colpa mia >>
<< Ah, anche? >> rispose fintamente risentito Luca
<< Mi puoi perdonare? >>
Come poteva resistere alla ragazza col caschetto bruno, era cosi dolce, quando sorrideva ancora di più, era naturalmente dolce e a volte lo era veramente ma questo si contrapponeva a un carattere talvolta forte e questo gli piaceva molto, la aveva sempre considerata un’ottima amica ma ora cosa stava succedendo? Da un paio di settimane la guardava con occhi diversi. << Certo che ti perdono >> disse Luca rendendo felice Anna.
Anna si sedette all’angolo del divano, opposto a Luca che comunque era coperto da una copertina e ne occupava da solo metà, Anna intavolo una discussione: << Cos’è? >>
<< Un film >> rispose seraficamente lui
<< E di che parla? >>
<< È appena iniziato, vediamo >> disse lui leggermente divertito dalla domanda.
Passò qualche secondo di silenzio poi inaspettatamente Anna disse: << Secondo te possiamo mischiarci il virus? Uno di noi potrebbe essere contagioso? >>
Luca non si aspettava quella domanda, si mise più composto sul divano e disse: << Premettendo che con questo virus non si sa mai, io sto sempre attento quelle rare volte che esco, tu stai sempre a casa quindi lo vedo improbabile >>
Anna sorrise rassicurata, dopo un’ora e mezzo di visione, si giro verso Luca e disse: << Io non ci ho capito niente e tu? >>
Ma Luca si era addormentato beatamente e chissà da quando tempo stava dormendo, ormai da più di mezz’ora si era concentrata sul film  per capire ma era troppo confusionario. Quanto era bello Luca quando dormiva, il suo viso sempre sbarbato, i suoi bei capelli, quegli occhi verdi anche chiusi sembravano brillare, le veniva di baciarlo, si maledisse per i suoi pensieri, lo coprì meglio, aveva un piede completamente da fuori. Bevve il suo bicchiere di latte giornaliero, Luca non si svegliò, Anna finito il suo bicchiere di latte lo mise nel lavandino, si avvicinò di nuovo al dormiente Luca e gli sussurrò: << Buonanotte >>.
Anna era decisa ad andare subito a letto ma si accorse di non avere per niente sonno, cosi decise di studiare un po’ ma neanche dieci minuti in cui aveva pensato a tutto meno che allo studio le venne una forte sete, non voleva disturbare Luca che probabilmente stava ancora dormendo sul divano ma certo non poteva trattenere la sete, cosi uscì delicatamente dalla porta, come  pensava Luca stava ancora dormendo, Anna si avvicinò al frigorifero per prendere la bottiglia d’acqua ma lo aprì con involontaria veemenza e fece rumore, si pentì subito, sperava che Luca non si fosse svegliato, però sentì dei versi e girandosi vide Luca stropicciarsi gli occhi. << Scusa, non volevo svegliarti, avevo sete >> disse Anna mostrando la bottiglia d’acqua  e il bicchiere di vetro che aveva preso in precedenza.
<< Tranquilla, anzi meglio, altrimenti se fossi restato a dormire qua, domani mi sarei svegliato con il mal di schiena. >> Luca si alzò, si stiracchio, nel frattempo Anna appoggiò il bicchiere e si avvicino a Luca, non sapeva perché si era avvicinata, era come un magnete di carica opposta che la attirava. Erano abbastanza vicini, entrambi imbarazzati e in silenzio ma nessuno si decideva ad allontanarsi, poi d’improvviso Luca toccò delicatamente il viso di Anna, vicino ad un occhio dicendo: << Hai un ciglio vicino all’occhio >> Luca glie lo tolse e mostrando il dito con cui l’aveva tolto continuò: << Eccolo, ora dovresti soffiare sopra il mio dito e esprimere un desiderio, mi pare si faccia così >>
<< Io l’ho già un desiderio >> disse avvicinandosi ulteriormente a Luca il cui battito stava accelerando
<< E qual è? >> chiese Luca
Senza rispondere Anna baciò con passione Luca che non si ritrasse ma anzi accolse volentieri il bacio appassionato, poi lui le tolse il maglione color avena, lei di rimando gli tolse la sua maglietta da notte e in un batter d’occhio si trovarono in camera di Luca, continuando a baciarsi senza staccarsi quasi mai, la passione li travolse. Quella notte fecero l’amore come mai l’avevano fatto con nessun altro e per tutta la notte insieme non pensarono a nient’altro che non fossero loro due.
 

   
 
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