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Autore: Michiamothalia    11/05/2020    1 recensioni
È passato poco tempo dalla morte di Jason e Thalia è costretta ad affrontare la realtà.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jason Grace, Talia Grace
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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'Tutto il corpo docenti è infinitamente dispiaciuto, signorina Grace. Non riusciamo a capacitarci di questa perdita: Jason Grace era uno studente modello. Purtroppo le strade sono diventate un posto pericoloso, pieno di gente che si mette al volante ubriaca... alla fine, a risentire, sono proprio gli innocenti. Jason sarà sempre nelle nostre memorie.'
L'uomo difronte a Thalia continuò a parlare, lei non ci fece caso. Era imbambolata.
Era a disagio in quel vestito nero che non avrebbe mai indossato, in altre occasioni.
Era a disagio in quel corridoio che poco prima era stato percorso da suo fratello.
Era a disagio nel parlare con quel buffo soggetto che le si era presentato come il preside del liceo dove lei, l'anno prima, aveva iscritto Jason,
sperando potesse vivere una vita normale.
La vita che lui si meritava.
'Ci vediamo tra qualche mese, Jay. Quest'anno il Natale lo passiamo insieme!'
Lo aveva lasciato così. Il Natale non lo avevano passato insieme. Lei era stata troppo presa dal passarlo con la sua nuova e probabilmente vera famiglia: le Cacciatrici. Ragazzine di cui era a capo. Ragazzine di cui poche, sapeva i nomi.
'ci sarà tempo per mio fratello.' Aveva pensato.
Aveva pensato male.
Tempo non ne aveva avuto.
Suo fratello era morto. Lei lo aveva saputo settimane dopo. Ed era colpa sua.
Colpa delle sue errate priorità.
Aveva acquisito fama grazie al suo essere luogotenente di Artemide. Figlia di Zeus,
primogenita.
Le sere, lei, le aveva passate a guardare le stelle e ridere attorno ai falò.
Le sere, suo fratello, le aveva passate ad attendere una lettera di Thalia. Non arrivò mai nulla.
Jason era il suo ultimo pensiero, in quel periodo.
'ci sarà tempo per mio fratello.'
Non era vero.
Tempo non ce n'era stato più.
Jason era morto.
Ucciso da un bastardo resuscitato che un tempo aveva retto il titolo di terzo imperatore di Roma.
La voce profonda dell'uomo davanti a lei che aveva continuato a farle le condoglianze per un incidente stradale mai accaduto, in realtà, l'aveva riportata al presente.
Senza avere la minima idea di cosa egli avesse detto, Thalia annuì, accennò ad un sorriso ed aprì la porta alle spalle del preside.
L'avevano descritta come la camera di Jason.
Ma di Jason aveva poco e nulla.
Assomigliava ad una cella bianca e spoglia di ogni tipo di ornamenti.
Una foto che la ritraeva sorridente appesa ad una parete.
'Le lascio tutto il tempo che vuole per prendere il necessario.'
L'uomo chiuse la porta alle sue spalle.
C'era un silenzio disumano. E le faceva paura.
Tanta.

*spazio autrice*
Se siete arrivati fino a qui, vi ringrazio!
Ho scritto questa fanfiction ieri, ispirata dalla canzone "if the world was ending".
Un capolavoro, a parer mio.
Mi ritrovo tanto in Thalia (dalle descrizioni dateci da Rick Riordan) e questa one-shot è anche un modo per mettere a nudo le mie emozioni ed, evidenziare i miei sbagli
Molto probabilmente mi starete odiando perché se assomiglio alla Thalia Grace egoista descritta nel testo, c'è da preoccuparsi e sicuramente perché lei non ve la immaginate così, ma va bene.
Spero comunque di aver raggiunto il mio intento: che è quello di far capire che la famiglia è la cosa più importante ed è sbagliato darla per scontata.

Fatemi sapere che ne pensate.
Baci, Bea.

   
 
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