WHEN I FIRST SAW YOU.
NB: troverete a fine capitolo tutte le note con il simbolo * che ho contrassegnato. Sono informazioni prese da Wikipedia reperibili da tutti, in ogni caso ne ho estrapolato la parte inerente alla storia che mi serviva e l'ho riportata per la conoscenza di tutti, grazie per l'attenzione e buona lettura :)
Puoi perderti molto facilmente fissando il nulla.
Un
nero che viene scrutato senza senso non porta a nulla di
bello. Una luce, una stella, però, possono illuminare l’intero
universo anche se solo per un secondo.
La
sua stella preferita era Castore (*), una delle più luminose nel
cielo. Non la più luminosa, nemmeno la più luminosa nella sua
costellazione, ma
comunque splendente. Come un gemello, la sua costellazione di apprtenenza, ne sentì una connessione.
Nemmeno lui era il più luminoso nella sua famiglia, suo fratello
spiccava di più.
Il ragazzo problematico, sempre in mezzo ai casini.
Il
suo Polluce (**).
Hanako
ha soppresso quella luminosa luce, suo fratello non sarebbe mai più
stato luminoso.
Scosse
la testa scacciando quei pensieri. Non
oggi.
Non riusciva a pensarci troppo, piuttosto preferì concentrare la sua
attenzione su qualsiasi cosa svolazzasse al di fuori della sua
finestra, prima che una voce risuonasse nel bagno.
“Beh?
Cosa ne pensi?”
C’era
più di una sola stella nell’infinità dello spazio, il sole, per
esempio, è il più luminoso dalla terra. Dio, lei era il suo sole.
Dalla prima volta che varcò la soglia di quell’angusto bagno, il
suo infinito vuoto iniziò a risplendere. Man mano accese una luce
dentro la sua vita fino a fargli dimenticare come fosse l’oscurità.
Dimmi,
pensò, è
possibile uccidere il sole?
Hanako
si voltò quasi colpendo la porta del bagno: Yashiro indossava un
nuovo vestito, ben diverso dalla divisa che si era abituato a vederle
addosso. Il tessuto le calzava attorno al suo corpo fino ad andarle a
coprire le formose caviglie. Se non fosse stata così bella,
sicuramente si sarebbe accigliato -nascondere
quelle gambe è un’eresia! - Ma sarebbe stato troppo ingiusto per
lei dirle una cosa simile. Sparpagliati per tutta la gonna c’erano
gemme nere ed oro, divise tra di loro ma che in qualche modo davano
un effetto di insieme formando disegni e figure astratte.
Costellazioni.
Un
filo oro collegava alcune gemme tra di loro per creare dei disegni,
ma erano riconoscibili anche senza di esso. Uno scollo a V in pizzo
oro metteva in evidenza le sue scapole. Lei stava armeggiando con
l’orlo delle sue maniche a campana, rigirando la stoffa tra le sue
dita.
Pareva eterea.
Non voleva romperla.
“Hanako?
Rispondimi!” la sua voce non nascondeva l'entusiasmo che stava
provando, ma si rifiutava di incrociare il suo sguardo. Un dolce
gesto.
“Perchè
hai cambiato vestito?” chiese lui, sinceramente curioso, tentando
di prendere il comando della conversazione.
“Questo
non importa. Rispondimi!” Yashiro incrociò le braccia diventando
impaziente.
“Hm,
mi pare carino tutto sommato. Però non indossi più il fiocco.
Preferisco l’uniforme scolastica, la preferisco…” mise tre dita
vicino alla sua faccia per poi aggiungere “Un tre su dieci, direi”
Yashiro
sbuffò “Davvero Hanako? È fatto su misura! In più mi piace
quindi la tua opinione non mi importa”
Hanako
la fissò confuso
“Allora
perché hai chiesto un mio parere?”
Yashiro
iniziò ad arrossire, ma in un modo differente dal solito imbarazzo:
la sua faccia era rosso fuoco “Oh, smettila! Volevo solo iniziare
una conversazione”
Lo
sguardo di Hanako si addolcì “Yashiro, penso te sia bellissima”
Yashiro
guardò in alto per vederlo fluttuare al si sopra del pavimento, così
vicino che se fosse stato vivo li avrebbe sentito i battiti cardiaci
eppure così lontano che lo avrebbe voluto avere vicino. Incrociando
i suoi occhi rivide una scintilla familiare.
“Proprio
fuori dal mondo!” Hanako fluttuò all’indietro fendendo l’aria
e vennero improvvisamente riportati alla realtà, il suo
comportamento infantile l’aveva riportata sulla terra.
Stupido,
Yashiro sorrise e gli afferrò la mano.
“Veloce
o faremo tardi!” Hanako era visibilmente confuso e pure Yashiro lo
percepì. La piccola contrazione dei muscoli, l’attimo di
esitazione, ma la seguì comunque. Il sorriso di Yashiro si allargò,
ma solo di un pochino.
Hanako
si accorse che Yashiro quasi si perse qualche volta, ad un certo
punto dovette persino fermarsi e prenderle le mani per ricordarle la
differenza tra destra e sinistra. Ogni volta scoppiava a ridere per i
suoi comportamenti goffi, ma lei non pareva curarsene come al solito:
era concentrata. Rise ancora più forte, non volendo distrarre il suo
provetto navigatore, le prese le mani ancora una volta, inebriandosi
di oni suo centimetro. Era veramente stupenda anche senza la sua
bella uniforme.
Yashiro
si fermò “È
tutto okay?”
Hanako
la guardò negli occhi, vero
“Beh
vedi, stai da favola in questo vestito” fluttuò vicino al suo
orecchio per sussurraglielo “ma stavo pensando a come staresti
senza~
“
prima
che Yashiro potesse uscirsene con qualche frase stupida, o
addirittura inciampare per la sorpresa, Hanako si stava già
distaccando.
Qualcosa si stava avvicinando velocemente.
“HANAKO!!”
un certo giovane esorcista sbucò fuori dall’oscurità che lo stava
celando senza che Yashiro nemmeno se ne accorgesse, al contrario di
Hanako.
“Oh, hey ragazzo Mi stavo giusto chiedendo se fossi qui” rispose a Kou con un sorriso, guardando il nervoso crescere sul suo volto.
“Cancellati quel ghigno dalla faccia, stavamo aspettando” Kou si girò verso Nene raggiungendole la mano. Lei notò come il suo vestito fosse ben curato e si chiese se se lo fosse fatto da solo
“Non abbiamo bisogno di rimanere in giro per lui, andiamo Nene”
“Non così in fretta!” Hanako si mise in mezzo ai due bloccando la visuale per entrambi. Dando le spalle a Kou, iniziò a parlare con Yashiro “Cosa sta succedendo?”
“Beh...” Yashiro guardò il pavimento cercando di capire quali parole fossero le più adatte.
Si sarebbe infastidito? Si sarebbe arrabbiato per non averglielo detto subito?
“Abbiamo pensato, visto che sai...non sei mai stato ad una festa da ballo, che avremmo potuto organizzarne una qui” alzò lo sguardo per trovare Hanako a bocca aperta.
“Aspetta, cosa?”
“E vieni dentro e basta!” Kou aprì la porta ai suoi amici e Yashiro spinse Hanako attraverso la porta. Quasi inciampò, preso alla sprovvista, e si guardò in giro per la stanza.
Era
la stanza di musica, beh quella vecchia almeno. Le pareti sporche
erano coperte da lacci e luci per farle apparire migliori. Qualcuno
aveva appeso dei festoni tra le travi e tutta la sporcizia che si era
accumulata per anni nella stanza era misteriosamente scomparsa (per
Yashiro, tuttavia, non c’era nessun mistero: le sue braccia le
facevano ancora male per il continuo strofinare in ogni angolo e
spostare ogni strumento pesante per pulire in ogni dove).
Tsuchigomori stava in piedi in un angolo della stanza, attaccato al suo telefono come se fosse un imprenditore a lavoro dando l’impressione che volesse essere da qualsiasi altra parte tranne che là obbligato a controllare dei ragazzi che si divertivano ad una festa aspettando pazientemente per la fine.
Un ballo scolastico…
Hanako iniziò a collegare tutti i pezzi e si diede una manata sulla fronte “ Ma certo, visto che non ho mai potuto partecipare ad un ballo scolastico ne avete fatto uno solo per me!” incrociando gli occhi della sua assistente entusiasta poté intuire che ci fosse dell’altro dietro quel sorriso velato “Yashiro, perché l’hai fatto?”
“Beh
vedi, la nostra scuola organizza una festa stasera. Io e Kou abbiamo
voluto festeggiare con te, ma visto che ovviamente non potevi
partecipare a quella...” girò lo sguardo verso il loro supervisore
che continuava ad ignorarli beatamente “Tsuchigomori ci ha aiutati
a preparare tutto”
L’apparizione era sempre più confusa “Perché non siete andati alla vos- aspetta un attimo” Hanako non completò la frase e si girò verso Yashiro “Nessuno ti ha invitata, vero~ ?”.
Lei sbuffò “Beh...no! Ma non è questo il punto!” iniziò a camminare vicino alla vecchia radio sul tavolo in mezzo alla stanza “Io e Kou lo stavamo organizzando da un po, quindi anche se qualcuno mi avesse invitata non ci sarei andata” questo fece rimanere shockato Hanako, lasciandolo senza parole. Lui che veniva prima di qualche bel ragazzo? Davvero molto poco da Yashiro.
“Ci
ha lavorato molto duramente sai?” Disse Kou avvicinandosi a lui
entrando finalmente nella stanza “A questi posto serviva davvero un
aspetto nuovo, ma si è davvero messa d’impegno, e la conosci
quando si mette qualcosa in testa”
“Se solo lavorasse così duramente per pulire il bagno” sentenziò Hanako.
“Ti sento lo sai? Davvero, dopo tutto quello che ho fatto...” le parole di Yashiro svarino in un farfuglio, concentrata in come infilare questo dannato cd dentro questo stupido-
“Ricevuto!” la stanza era calma, con gli unici suoni provenienti da quel cd ancora in attessa del suo loading e dal respiro profondo di una ragazza. Tutti gli occhi, perfino quelli del disinteressato accompagnatore, erano fissi sulla radio. Presto un suono allegro, simile alla marimba, pervase la stanza.
♪
Sugar,
sugar… ♪
“Yashiro, questa è...”
“Non
guardarmi così! Ho solo cercato qualche canzone di quando eri ancora
vivo. Questa era una delle più andanti a livello mondiale a quanto
pare”
Un’inaspettata
risatina uscì dal silenzioso ragno nell’angolo “Aah questa si
che mi porta indietro”
Hanako,
dal canto suo, sembrava tutt’altro che felice dietro quel sorriso
che gli attraversava il volto.
“Possiamo parlare?” chiese rivolto verso Yashiro
“Certo, che succede?” Yashiro camminò verso di lui, ma dal suo canto ricevette un gesto con la mano
“In privato?”
Nene lo seguì in una delle classi vicine piena degli scatoloni colmi delle cose spostate dalla stanza di musica. Percorrendo un piccolo sentiero tra di essi per raggiungere il davanzale della finestra, Hanako fece segno a Yashiro di sedersi.
“C’è qualcosa che non va?” chiese lei, insicura su ciò che avesse fatto “dimmelo e lo sistemo, non volevo farti innervosire o altro”
“Perchè lo stai facendo?”. Lei si accigliò, sbalordita.
“In che senso?” Yashiro ripercorse velocemente ogni cosa avesse fatto per cercare di capire cose avesse sbagliato: era la canzone? La stanza? Il suo vestito? Non avrebbe dovuto invitare Tsuchigomori, o Kou? Non avrebbe dovuto proprio fare nulla? E se avesse--
“stai facendo così tanto per me, perché? “ Hanako non sembrava triste, ma nemmeno arrabbiato. Yashiro non riuscì ad identificare esattamente ciò che lui stava provando in quel momento, e ciò le diede fastidio. Ma in fondo, non sapeva nulla di lui. Quindi non sapeva esattamente come muoversi, invece di chiedergli cosa gli passasse per la testa, sorrise.
“Perchè siamo amici, ed è questo che fanno gli amici”
“No, non lo siamo” il suo cuore si fermò.
“Cosa..”
“Non conosci nulla di me, eppure mi tratti come se fossi una brava persona. Sembra ti dimentichi che sono qui per espiare le mie colpe. Ricordi Yashiro?” distolse lo sguardo da quelli cremesi della ragazza per guardare fuori dalla finestra “Ti ricordi che ho ucciso mio fratello? Oggi, era pure oggi. E l’ho semplicemente ucciso” rivolse gli occhi verso le sue mani, pensando “L’ho fatto, potrei farlo anche con te, come se non fosse nulla”
Ora
capiva.
Aveva scelto il giorno sbagliato.
“Eppure
so non lo farai” Yashiro mise un dito sotto al suo mento e gli tirò
su la faccia in modo che potesse guardarla “Avresti
potuto farlo ogni giorno e non l’hai mai fatto. So che non mi
faresti mai questo, infatti” con un gesto repentino tolse il
cappello all’apparizione “Sono troppo carina per essere uccisa!”
pensando ridesse, rimase sorpresa quando lui sospirò e si riprese il
cappello.
“Dovresti prendere le cose più seriamente, non è uno scherzo”
“Nemmeno io sto scherzando” corrucciò le sopracciglia cercando di trasmettere serietà.
Ci fu il silenzio nemmeno un suono.
“Yashiro” si interruppe, cercando le parole “La prima volta che ti incontrai, fu come se la luna fosse scesa dal cielo e mi fosse arrivata in grembo. Ci ho messo un po’ a realizzarlo, ma tu eri la mia luna. Il futuro che tanto desideravo, la speranza alla quale mi aggrappavo” diede uno sguardo alla luna dietro la tenda della finestra: si accorse fosse calante, quasi la nuova luna “Non voglio lasciarti, vorrei tenerti qui per sempre. Ma so che un giorno morirai, lo sapevo dall’inizio ma l’ho ignorato. Ma non potevo fare a meno di...cercarti sempre. Voglio dire, immagina di avere una bellissima luce luminosa sempre vicino a te.” Hanako ridacchiò “Mi sono sempre chiesto se anche te mi volessi nel tuo futuro, m poi mi sono ricordato che nemmeno ne hai uno. E ho pensato che forse potessi essere io la causa di ciò” fissò il cappello ancora tra le sue mani, inesperto di queste serie conversazioni come le “emozioni”.
Yashiro si buttò sullo schienale della sedia pensando a come dovesse rispondere a tutto ciò. I due rimasero seduti senza dire una parola per qualche istante , lasciando che il silenzio li pervadesse. Entrambi erano divorati dai propri pensieri, cercando di capire cosa dire. Yashiro fu la prima a rompere il silenzio.
"Poi, sei super vecchio”
Quello non fu, per dirlo in parole povere, ciò che Hanako si sarebbe aspettato di ricevere. Per niente.
“Huh?
Cosa vorresti dire?”
“Hai tipo cinque volte la mia età. E io sono una ragazza, sarebbe strano” oh “Sinceramente Hanako non dire queste cose. Certo che ci sarai nel mio futuro, mi hai fatto una promessa e mi aspetto te la mantenga. E siamo connessi pure, quindi” Yashiro si avvicinò alla faccia di Hanako, piazzandosi a pochi centimetri dal ragazzo “Basta parlare come se ti dovessi scaricare da un momento all’altro, o come se stessi per morire! Pensavo avessimo superato questa fase” si accigliò “Voglio dire, come ti è venuto in mente? Stanotte dovrebbe essere divertente!”
Il
buon umore che Yashiro tentò di portare fu subito smorzato
“Yashiro...”
“Altri ottanta anni no?”
Un sorriso tornò sul volto di Hanako “Sì, altri ottanta anni bloccato con te”
Yashiro iniziò ad avvicinarsi alla porta “Non li vorrei in nessun altro modo, stupido”
“Hey,
cos’è questo?” Hanako rise, rimettendosi il cappello sulla testa
“Tutto questo discorso di come siamo connessi e adesso mi prendo in
giro?”
Lei
lo ignorò e rimase davanti alla porta tendendo la mano al ragazzo
“Quindi?”
“Quindi cosa’”
“Possiamo ballare adesso? Sono rimasta seduta tutto il tempo ce abbiamo parlato e non abbiamo ancora ballato. Per questo ho fatto tutto ciò sai?”
“Sai che dovrebbe essere il ragazzo a chiedere di ballare, vero? Non è questo il modo principesco che vorresti?”
Yashiro roteò gli occhi “E ti aspetti che mi conformi agli stereotipi della modernità e da una società misogina e patriarcale per rappresentare una donna? Mp grazie, aggiornati coi tempi vecchietto”
Hanako rise “Meglio, dovrai guidare te così. Non ho mai ballato prima” pieno tese la sua mano verso quella di Nene poggiando la mano nella sua che venne coperta da quell’altra libera della ragazza.
“Buone notizie, non ho mai ballato nemmeno io. Saremo imbarazzanti assieme”
E infatti furono imbarazzanti. La musica che risuonava era un tango-non
molto tango- con le mosse che Yashiro aveva appreso dal padre come
“il taglia erba” e “lo spruzzatore”. Balli molto datati.
Quando Kou si unì a loro, il tutto divenne anche peggiore. I loro
balli scoordinati rendevano difficile capire che tipo di serata fosse
quella, finché non caddero l’uno sull’altro stanchi. Quando
ebbero riso abbastanza da non reggersi più in piedi, Tsuchigomori
disse che sembravano tutti delle specie di polli di gomma attaccati
ad un ventilatore acceso e lasciati andare. Tutti trovarono questo
paragone esilarante e Hanako si sentì un po’ meno morto del solito
quando vide la ragazza affianco a lui ridere di gusto mostrando tutti
i denti che possedeva coprendosi subito la bocca con la mano con le
lacrime che le si stavano formando alla base degli occhi.
No, Hanako decise. Yashiro non può essere né il sole, né nessuna stella per quel motivo.
Le stelle si spengono e muoiono e sono troppo lontane per i suoi gusti. La luna è gtande e vicina, dominatrice del cielo ogni volta che si vede.
La luna era il suo vecchio sogno.
Yashiro è il suo nuovo.
N.d.A. : Beeentornati! Ciao a tutti, spero stiate bene! Mi sono INNAMORATA di questa serie, non scherzo.Se potessi mi porterei un piccolo Hanako sempre in giro sono del tutto andata! Passando a noi, spero davvero la storia vi sia piaciuta almeno un pochino e se volete recensire mi rendete una bimba felice ^^ Spero di avervi strappato un sorriso nel veder qeusti cutie assieme in qesta storia super tranquilla e tenerella, spero di rivedervi alla prossima storia (e che aggiungano la sezione dell'anime/manga, sigh) Un bacio, vi lascio alle note _AnotherWorld_
(*) CASTORE (astronomia) by Wikipedia:
è un sistema stellare visibile dalla costellazione dei Gemelli. […] è la seconda stella più brillante della costellazione, dopo Polluce, nonché la ventitreesima stella più luminosa del cielo notturno.
Si trova a 51 anni luce dalla Terra.
(**) POLLUCE (astronomia) by Wikipedia:
è una stella situata nella costellazione dei Gemelli. […] essa è la stella più luminosa della costellazione, nonché la diciassettesima stella più brillante del cielo notturno. […] si tratta di una gigante di colore arancione.
Si trova a 33,7 anni luce dalla Terra, ciò la rende la stella gigante a noi più vicina.