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Autore: piumetta8    14/06/2020    2 recensioni
Sulle note di Wires degli Athlete, una song-fic per approfondire una scena della puntata 1x08: "Il giorno della speranza" quando Amy fa visita a Colin, appena sveglio dal coma, e vede disattese tutte le sue speranze lunghe quattro mesi...
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Amy Abbott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“You got wires, coming out of your skin
you got tears, making tracks
I got tears, that are scared of the facts

 
Immobile. Disteso nel letto in una gabbia di tubi.
Un groviglio di fili sul suo corpo danneggiato.
La mente un deserto.
Quando vi giunge il primo pensiero, si cristallizza nel vuoto.
 
Running, down corridors through, automatic doors
got to get to you, got to see this through
I see hope is here, in a plastic box
I’ve seen Christmas lights, reflect in your eyes


 Quando si avvicina  alla porta di quella stanza d'ospedale, varcando quel confine che fino a ieri le è stato impedito di oltrepassare,  Amy fa due passi leggeri, in punta di piedi, come farebbe a lezione a scuola di danza.
Sono quattro mesi che aspetta questo momento.
Ha fantasticato tanto e, complice qualche deviazione da telefilm, si era illusa che il risveglio di Colin sarebbe stato come nelle favole.
Aveva davvero creduto di trovarlo bello pimpante, come dopo un lungo sonno ristoratore, magari a guardare una partita dei Nuggets? E magari i suoi occhi si sarebbero illuminati d'amore appena l'avrebbe rivista e avrebbero potuto riprendere la loro storia da dove si era interrotta il quattro luglio scorso?
Gli occhi del ragazzo sono vuoti, spenti

You got wires, going in
you got wires, coming out of your skin
there’s dry blood, on your wrist
your dry blood on my fingertip

 
Colin Hart per quattro lunghi mesi è stato soltanto un corpo da spostare, maneggiare, rigirare e manipolare.
L'infermiera gli ha appena cambiato la flebo e lui fissa l'ampolla sospesa in alto, che lo attira con un effetto quasi ipnotizzante.
Nonostante il dolore di quella cannula che gli preme sulla mano, è quasi rassicurante questa via di fuga dal mondo sconosciuto in cui si trova.
Un dolce oblio.

Running, down corridoors through, automatic doors
got to get to you, got to see this through
first night of your life, curled up on your own
looking at you now, you would never know

 
Senza passato non c'è futuro.
Per questo Amy è rimasta sveglia la notte scorsa ad incartare regali. Ricordi, pezzi di storia che parlano di loro racchiusi in carte colorate e album di momenti felici immortalati per sempre su una foto.
Non si è fatta scoraggiare quando suo padre l'ha avvertita che Colin è in uno stato di coscienza non verbale.
Se può vedermi, a me basta.
Ma non era preparata a questo...
 
I see it in your eyes, I see it in your eyes
you’ll be alright
I see it in your eyes, I see it in your eyes
you’ll be alright, alright

 
"Sicura che può sentirmi?"
L'infermiera fa un cenno d'assenso e continua ad aggiornare la cartella clinica del giovane.
"Allora perché continua a fissarmi in quel modo? Come se non mi conoscesse?"
"Probabilmente è così! Molti pazienti devono ricominciare da zero!"
Si sente impotente mentre tutto intorno si sgretola e il piccolo mondo dorato di Amy Abbott va in mille pezzi.
 
Running, down corridors through, automatic doors
got to get to you, got to see this through
I see hope is here, in a plastic box
I’ve seen christmas lights, reflect in your eyes
down corridors, through automatic doors
got to get to you, got to see this through
first night of your life, curled up on your own
looking at you now, you would never know”.
Colin appoggia la mano sinistra (l'unica che riesce a muovere) lentamente sulla parte del corpo dove sente più male. Il suo cuore.
Chiude gli occhi stremato, sentendo di non poter sopportare oltre la sofferenza per oggi.
Si sente come un foglio di carta stropicciato, buttato via. Come i ricordi che Amy ha depositato nel cesto della spazzatura.
Lei ormai è lontana. Attraversa i corridoi dell'ospedale come una nuvola, scappa via come una codarda.
Mollare non è da lei ma arrendersi, in questo momento, è più semplice che affrontare la realtà.
Colin starà bene, lo sa.
Ma qualcosa dentro di lei si è rotto per sempre.
   
 
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