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Autore: MadAka    28/06/2020    0 recensioni
Alastair J. Smith | Classe 1990 | Londra - New York | Migliore amico di Ewan | Giornalista | Ritardatario cronico | Animale notturno | Ottimista | Innamorato del cinema | Caffeine addicted
Come Ewan, anche Alastair è un personaggio di cui scrivo su altre piattaforme. Quelli che troverete qui sono per lo più piccoli frammenti della sua vita, sguardi fugaci nella sua mente e brevi interazioni con persone che fanno parte della sua esistenza.
Ho deciso di raccogliere e pubblicare qui alcuni di questi miei scritti.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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𝙻𝚘𝚗𝚍𝚛𝚊

𝟸𝟷 𝙶𝚎𝚗𝚗𝚊𝚒𝚘 𝟸𝟶𝟷𝟿

𝟹:𝟶𝟶 𝙰𝙼

 

Le cifre sull'orologio digitale mutarono di colpo.

Le tre del mattino. Ora di Londra.

Anche quella notte l'aveva trascorsa lavorando, come faceva spesso, uno dei suoi peggiori difetti. Però aveva appena ultimato le cinque pagine di articolo che si era imposto di fare. Era tutto perfetto.

Allungò la mano ad afferrare la tazza di caffè. Il contenuto ormai freddo più simile a una brodaglia, ma con il giusto dosaggio di caffeina di cui aveva bisogno. Si passò una mano sugli occhi, poi fra i capelli. Ciocche scure gli ricaddero sulla fronte, come sbuffi infastiditi.

Oltre le finestre il quartiere di Shoreditch dormiva. Lo stesso valeva per il suo coinquilino, a cui aveva subaffittato la stanza che per quasi dieci anni era stata del suo migliore amico.

Bevve il caffè. Si stropicciò gli occhi. Salvò il file che avrebbe inviato in mattinata alla redazione del web magazine per cui lavorava, per poi chiuderlo, rimanendo a osservare il desktop del pc.

Aprì un altro file, intenzionato ad andare avanti nella stesura. Anche quello era per lavoro, in un certo senso. Era per il blog, il suo blog, qualcosa da cui comunque era in grado di trarre un piccolo ricavato.

Poi era liberatorio, tantissimo. Almeno lì poteva straparlare di cinema senza risultare esasperante e trovando qualcuno con cui condividere un'opinione, scegliendo lui l’argomento, senza che fosse la direzione a farlo al posto suo.

Anche per questo si mise al lavoro su quella bozza digitale, ignorando l'orario, ignorando la notte.

Non aveva sonno e poi, lui, aveva fatto l'alba numerose altre volte.

  
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