Serie TV > Everwood
Ricorda la storia  |      
Autore: reggina    29/06/2020    0 recensioni
(Dal testo):
Se guardi negli occhi una persona entri in lei.
Andy ha osservato al microscopio il cervello di Colin Hart.
Ma lo ha anche guardato negli occhi: due bellissimi fondali marini pieni di vuoto e di mostri con cui un ragazzo di diciassette anni non dovrebbe mai essere costretto a scontrarsi.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La lettiga scivola fuori, con le ruote cigolanti avanza tra porte mute affacciate sui labirinti della sofferenza finché il rumore si fa sempre più fievole.

La sala operatoria, ormai vuota, sembra un campo di battaglia su cui si è consumato uno scontro decisivo: il pavimento è ingombro di bende insanguinate e fiale vuote, la strumentista sta giusto caricando la lava-ferri. Sono rimasti i tavoli da disfare, i carrelli da riempire, i kit di materiale da preparare di nuovo e sterilizzare...

Il Dottor Brown si sfila stancamente la cuffia e guarda quello stato di disordine assoluto che, nei delicati e frenetici momenti della giornata, ha contribuito a creare.

Per ore ha perso la cognizione del tempo: tagliare, clampare, suturare sono azioni che, dall'alto della sua esperienza, potrebbe compiere ad occhi chiusi. Come un automobilista esperto che ingrana la marcia, mette la freccia e compie sorpassi in maniera ormai automatica.

Per un neurochirurgo della sua fama è affascinante praticare dei fori sulla teca cranica, togliere l'opercolo osseo, aprire la dura madre e osservare un cervello .

Non ha potuto concedersi nessuna esitazione e, dopo aver lavorato con precisione millimetrica, finalmente può permettersi di crollare.


"Che giornata!"

Esclama l'anestesista, un tipo giovane ed atletico, come tutti i medici texani. La sua voce è stanca ma ferma.

"Oggi ha superato se stesso, dottor Brown!"

Si complimenta l'aiuto chirurgo massaggiandosi il collo. È il ritratto di una donna bionda isolata su un fondo bianco.

In tutti i sensi !

Pensa Andy. Sorride compiaciuto ma ha in bocca un sapore amaro, di cicoria.

"Ma come ha fatto a trovare quella dannata vena?"


È un semplice fatto ascritto alla filosofia dello yoga, la scienza dell'anima: attraverso la partecipazione non si conosce nulla, le cose si scoprono solo attraverso l'osservazione .

Perfino Freud aveva ammonito i suoi discepoli suggerendo loro di rimanere distaccati, di non farsi coinvolgere emotivamente, di limitarsi ad essere spettatori.

Sembra cinico ma è stata la regola d'oro del grande Dottor Brown finché è stato il diamante di punta del reparto neurochirurgico di uno dei più rinomati ospedali di New York.

Guarda quella persona come se fosse soltanto un problema medico. Non guardarla come essere umano .

Everwood ha sovvertito ogni regola fatta di inflessibilità e controllo, ha mandato in frantumi l'uomo di ferro che era prima della morte di Julia.


Se guardi negli occhi una persona entri in lei .

Andy ha osservato al microscopio il cervello di Colin Hart.

Ma lo ha anche guardato negli occhi: due bellissimi fondali marini pieni di vuoto e di mostri con cui un ragazzo di diciassette anni non dovrebbe mai essere costretto a scontrarsi.

Ieri sera ha annullato ogni ulteriore, residua distanza quando gli ha teso la mano per farsela stringere, per suggellare un patto, una promessa pesante come un macigno.

Ore fa gli ha sorriso per convincerlo che tutto sarebbe andato bene mentre gli occhi di Colin, un corpo immobile sul tavolo operatorio, vagavano terrorizzati su quei visi da extraterrestri e sotto la mascherina per l'anestesia il labbro inferiore gli era tremato come l'ombra di un sogno fuggente.

Pochi minuti fa, con la delicatezza di un gesto attento e premuroso, gli ha levato le due strisce di nastro adesivo che gli hanno serrato le palpebre durante l'operazione. Forse con gli occhi chiusi le difficoltà svaniscono come d'incanto .

Insomma si è preso cura fino alla fine di quel corpo adolescente afflosciato sotto i teli verdi come in un bozzolo mimetico.

Un corpo straziato da mani abili, devastato da ferite inflitte per salvare. Per salvarsi.


Le emozioni confondono, bisogna lasciarle fuori quando si entra in quella sala pulita, sterile. Gelida.

Con il bisturi in mano si deve avere precisione, concentrazione e il sangue freddo dei veterani.

Ma quando l'intervento riesce niente può impedirti di abbandonarti completamente a quel sospiro di sollievo che ti gonfia il petto d'orgoglio e il cuore di gioia e di speranza.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Everwood / Vai alla pagina dell'autore: reggina