Transformers : la progenie Prologo Molti pensano che cambiare città sia la cosa migliore,ma nel mio caso e qualcosa di necessario,la nostra destinazione è lo stato del Nevada dove lavora mio padre,già mio padre molti si chiederanno che c’è di strano che una figlia si trasferisca per stare più vicino a suo padre. Nulla. Tranne quando tuo padre lavora in segreto per il governo e escludiamo il fatto che non sia umano bensì un robot alto venti metri,e non sono mica l’unica,non conosco ancora nessuno ma a questo punto mancano solo due ore alla nostra destinazione e salvo problemi dovremo arrivare alla sede centrale della N.E.S.T. in orario. Salvo problemi (come no) e mio fratello Matt a segnalarmi (come suo solito urlando) che una Lamborghini bianca a strisce rosse e verdi ci segue da un po’,mamma fa segno di soppesarla ma niente continua solo a lampeggiare con i fari cosi decidiamo di far buon viso a cattivo gioco,continuiamo la marcia senza la possibilità di sbarazzarci del misterioso accompagnatore. Io nel frattempo mi metto le cuffie cosi da non sentire più mio fratello cantare,poi mi addormento,mi sveglio un ora e mezza dopo mamma e Matt stanno parlando riesco a percepire alcune parole poi mi al colgo di non avere più le cuffie(di sicuro me le ha tolte mamma,ma quando?) poi noto un altro particolare sono sul sedile posteriore insieme a Matt mamma invece e sul sedile anteriore passeggeri poi osservo il sedile del guidatore vuoto,poi do una seconda occhiata (pensavo che stessi sognando) ed è vuoto, stavolta sto per urlare quando dalla radio sento una voce che con un tono canzonatorio dice “ben svegliata dormigliona,credevo che ti saresti svegliata direttamente alla base” mamma ride e Matt la segue seguito a sua volta dal robot. Faccio un ben respiro e guardo la collana che ho al collo e calda e brillante più del solito e un buon segno,la voce del robot mi distrae e impegnato in una accesa discussione con qualcuno,tento l’orecchio per sentire meglio la voce e un senso di gioia mi infiamma il cuore è….. non posso crederci e mio padre che dopo un ultimo brontolio chiude la chiamata,non sto nella pelle mi sporgo verso il sedile e chiedo il nome del robot lui risponde Wheeljack e tu non perdo tempo e rispondo. I sono Charlotte Prime.