Prompt:
Tema libero
Parole:
720
Nota:
Anche questa è fatta, yay! =D
Non
so se avete presente Stilly e lo specchio magico, ma ci ho fatto questo
esperimento AU sopra, anche se non so se continuarlo. Per ora rimane completo:
era stata più una cosa scritta di getto XD
Questa
brevissima one-shot partecipa alla “Mystery Box Challenge”
del forum Torre di Carta. Ed è l’ultima, perché la challenge finisce oggi e il
caldo mi ammazza anche l’ispirazione, quindi non ho potuto fare di meglio ç.ç
Se
vi interessa fate un salto nel nostro forum: siamo pochi ma buoni! <3
Ryoko
Korekuni vuole essere un’adolescente ordinaria, frequenta la scuola pubblica,
non dice mai nulla sulla sua famiglia per non farsi additare come una
raccomandata.
Veste
con stile, certo, ma per il resto si mostra schiva e lega solo con poche
compagne.
Ama
moltissimo i dolci, anche se non ingrassa mai.
Lo
specchio che Ryoko Korekuni riceve in dono dalla madre, una nota stilista che ha
acquistato l’oggetto a un mercatino delle pulci in India dopo avervi organizzato
una sfilata di moda, apparentemente sembra un semplice specchio dalla forma
rotonda, circondato da un filo d’argento.
Siccome
la sorella maggiore ha un portacipria inutilizzato, Ryoko decide di metterlo
dentro perché in qualche modo ci sta benissimo, ma il giorno seguente iniziano a
succedere cose strane.
Innanzitutto,
quando la ragazza si specchia al mattino, vede una scala a chiocciola che sale
verso un punto non visibile. Anche se lei apre e chiude il portacipria, la scala
rimane lì.
Se
invece usa lo specchio il pomeriggio, si ritrova davanti a una parete viola,
appoggiato alla quale ci sta un vaso color sabbia e un fiore dai petali blu che
emette una strana e tenue luce.
Ryoko
chiude il portacipria, sbatte le palpebre e cerca di non pensarci: si domanda se
non si tratti di uno scherzo dei familiari, piuttosto che ammettere di avere
delle allucinazioni visive o dei sogni ad occhi aperti.
È
la notte, però, che accade qualcosa di ancor più
straordinario.
L’intero
portacipria si illumina come una lampada e lei, dal letto, sussulta e scatta
subito a sedere, il lenzuolo posizionato come a volersi schermare da qualcosa
che non comprende, che la lascia alquanto interdetta e
confusa.
Deglutendo,
Ryoko si prende di coraggio, in pigiama viola e ciabatte va verso lo specchio,
schiudendo il portacipria che lo racchiude.
Ed
ella si ritrova, in un battibaleno, all’interno di una grandissima sala luminosa
e al cospetto di una bellissima donna bionda con una corona in testa –
indubbiamente una regina.
Ryoko
strabuzza gli occhi e le pupille, del colore di una gemma preziosa, tremolano
leggermente.
Non
può neanche sedersi perché non vede sedie, solo luce, tanta luce fra lei e la
misteriosa figura.
«Questo
è il Mondo degli Specchi e io sono la Regina. Gentile fanciulla, come nuova
proprietaria dello specchio magico, vorrei informarti del suo potere. Non ti
ruberò tanto tempo, solo qualche minuto», spiega, con voce vellutata e
rassicurante.
Ryoko
annusce e rimane in ascolto, anche se in fondo continua a pensare che sia tutto
un insolito sogno – del resto prima stava dormendo
beatamente.
«Questo
specchio fatato più trasformarti in un attimo, sai? E può farti diventare
un’altra persona quando lo vorrai».
Mentre
riferisce queste parole, la donna fa un gesto con la mano e l’oggetto nelle mani
della giovane si rischiara fino a mostrarle il suo
riflesso.
«Fai
subito una prova: pensa intensamente a qualche tuo conoscente e recita la
formula magica “Tekumaku Mayakon Tekumaku Mayakon”. Non
temere».
A
Ryoko viene da pensare istintivamente alla sua migliore amica, che forse era una
persona più buona e meritevole di lei: dice in un sussurro quelle parole così
come le ha pronunciate la regina e qualcosa cambia. Vede mutare il suo riflesso
in un istante e si tocca i capelli, per constatare la veridicità di ciò che ha
enunciato la regina. E in effetti si sono allungati! Quelli non sono i suoi
capelli scuri, bensì i capelli argentati di Tomoko Kitakado! E gli occhi sono
diventati azzurri!
«Adesso,
per tornare alla normalità, ripeti la formula».
Ryoko
esegue ed è un sollievo rivedere nuovamente il suo viso riflesso nello
specchio.
«Adesso
che sai, puoi tornare a casa. Tuttavia, ricorda: nascondi lo specchietto,
proteggi il tuo segreto. Solo se nessun altro lo saprà, mia cara Ryoko, lo
specchiò funzionerà!»
«Aspetta…»
Ryoko tende la mano destra verso di lei, ma si ritrova, rapidamente come era
scomparsa, di nuovo nella sua camera, sopra il tappeto persiano, oggetto ormai
familiare. E con il portacipria ancora stretto nella mano
sinistra.
Dopo
lo shock iniziale, la ragazza cammina lentamente verso il materasso e si siede
sopra. Riflette. Sicuramente quello che le è capitato potrebbe offrirle dei
vantaggi enormi: trasformarsi in un’altra persona… in quanti pagherebbero per
poter avere un potere del genere!
E
se non si è trattato di un sogno, Ryoko sarà molto
fortunata.
Sorride,
enigmatica.
Ci
sarà da divertirsi!