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Autore: royal_donkey    18/08/2020    5 recensioni
Finisce di scrivere, piega il foglio e lo nasconde nel cassetto, consapevole che nulla di ciò che aveva appena scritto sarebbe mai arrivato al destinatario.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Piccola nota dell'autrice prima che iniziate a leggere. 
Avviso che nel testo ci sono due/tre parolacce, spero non vi infastidiscano!
Vi ringrazio per il supporto che avete mostrato anche in confronto delle mie altre opere, vi amo!
Buona lettura <3

 




Take Your Time

Caro Artù,
Ti amo.
 
Non ha più senso negarlo, sei tu la persona che si è presa il mio cuore - un cuore debole che sopporta troppe ferite e delusioni, un cuore che piange troppo di dolore e mai di gioia, un cuore che si tiene in piedi per chissà quale assurda ragione, sarà Dio. 
 
Dal momento in cui ti ho visto, quella domenica piovosa di metà Novembre, mi avevi catturato molto più che lo sguardo nonostante faticassi anche solo a pensarlo, e non parlo dei miei ormoni pazzi da sedicenne - diciassettene, tra poco. 
 
Eri lì, sotto l'ingresso principale della chiesa assieme a tua sorella e ad un prete per ripararti dalla pioggia. 
Eri lì, in quella tua felpa verde con la scritta gialla al centro.
Eri lì, asciutto. 
Asciutto probabilmente anche d'amore.
 
Non ti avevo mai visto prima; eri un dono cascato dal cielo, probabilmente a causa di una piccola distrazione del Signore.
 
Ma Dio... non saprei quanto ringraziarlo per averti messo nella mia vita.
 
Sei taciturno, maturo, intelligente e timido; questo è quello che la gente dice di te.
Per me sei solo un baule che la gente deve aprire con la loro chiave segreta prima di comprendere i tesori che nascondi e tieni al sicuro. 
 
Ti proteggi, non è così? 
Hai paura di essere ferito? Di non sentirti abbastanza?
 
Perché per quanto potrai prendere buoni voti, essere un orgoglio per la famiglia (e dubito il contrario), sei pur sempre un ragazzo.
E ci scommetterei tutti i soldi che sto mettendo da parte (non sono pochi, giusto per precisare) che sei pieno di insicurezze.
Sempre chiuso sul telefono, poco aperto con chiunque al di fuori di chi conosci e di chi ti conosce veramente. 
 
Sei insicuro Artù, non è così?
 
Potrebbe anch'essere che ti sto analizzando male, potresti essere uno stramaledettissimo viziato e snob che ci reputa tutti inferiori, ma non ti ci vedo.
Sarà anche perché ti ho affidato ciecamente, senza ripensamenti e dubbi, il mio cuore.

Mi hai fottuto il cervello, grazie! 

Non riesco nemmeno a ragionare quando si tratta di te; non capisco se ti ho dimenticato, se ti voglio ancora per me. 
Penso di averti superato, di essere finalmente fuori da quell'incantesimo che qualcuno mi ha fatto crudelmente, ma poi ti rivedo lì, in tutta la tua bellezza, e sono fedelmente e completamente di tua proprietà.
E tu... la cosa peggiore è che tu lo sai.
Lo sai che ti amo, lo sai, vero?
Te l'ho detto a luglio al campo, ricordi?
Be', detto non proprio, l'ha fatto qualcun altro e io non ho espresso ciò che provassi (e tuttora, per mia gran sfortuna, continuo a provare) a voce, ma mi puoi biasimare?

Uno sconosciuto che si sente dire "Ei mi piaci"; è strano, no?
 
Inusuale certamente; poi con la mia timidezza lo descriverei come un evento impossibile.
 
Mi dovresti capire, tu.
Probabilmente siamo più simili di quanto la gente ti faccia credere, o di quanto tu stesso credi - sempre se a me ci pensi, anche solo un pochino.
Ho imparato ad amare il calcio per poterti parlare e farti sentire a tuo agio.
Nonostante tutto le parole sono ancora ferme in gola, bloccate da non so cosa.
Se potessi dirti tutto ciò che provo...
A parte il fatto che non mi parlaresti più (non che tu lo faccia attualmente, ma rendiamo le cose più drammatiche, no?) e a parte che probabilmente ti rovinerei la vita (metterei la mia mano sul fuoco che, pur non essendo in amicizia, non ti allieta l'idea di spezzarmi il cuore), ma sarebbe un peso in meno per entrambi, no?
Tipo, la resa dei conti.
Tu mi uccideresti, ma onestamente, poco importa.
Lo fai già, non essendo qui con me.

Vedo le storie di Instagram (di tua sorella, per lo più; tu la richiesta non me l'accetti ma a quell'ochetta che hai rifiutato - proprio come me - sì? E la segui pure?) e mi domando se sei felice, se per passatempo strappi i filetti d'erba dal prato o se invece sei seduto con le gambe al petto e le braccia conserte posate gentilmente sulle ginocchia, come sei soluto fare tu, mentre guardi perso e disinteressato il panorama di fronte a te.
Mi chiedo se un giorno potrei mai essere al tuo fianco, a parlare del più o del meno insieme. 

La tua voce, diamine.
L'ho sentita troppo poco e finisco per dimenticarla spesso, ma quelle piccole frasi che hai detto sono impresse nella mia mente.
Hai una voce stupenda, in grado di far sciogliere chiunque.
Mi chiedo spesso se te ne rendi conto dei poteri che hai; dubito.
Sei così innocente, mio caro piccolo Artù, eppure sei così poco credulone. Non ti accorgi di quello che provochi alla gente attorno a te. 
Non ti accorgi di come ci fai innamorare con uno sguardo, così penetrante e misterioso. 
I tuoi occhi mi hanno fatto impazzire, sono così belli, talmente tanto che non trovo parole per descriverli ma ti posso assicurare che starei lì a guardarti per ore.
Imagazzinerei ogni emozione che trasmettono e come cambiano da una all'altra; ti guarderei così attentamente da ricordarmi quando e come ti si formano le rughe.
Sorriderei ogni volta che sorridi anche tu (anche perché è molto raro) e se possibile ti toccherei quelle fossette stupende che hai.

Sei esattamente ciò che ho sempre voluto, caratterialmente e fisicamente parlando, nonostante del tuo carattere ne so solo per sentito dire. 
E io odio questa cosa.
Perché non mi parli?
Ti vedo, mi guardi da lontano e distogli lo sguardo. 
Allora perché non vieni da me?

Ti ho spiegato quanto sia complicato per me, tu hai fatto un passo avanti ma non l'ho colto, pensando fosse solo educazione e scometto che tu hai lasciato stare.
Perché hai lasciato stare?
Perché?
So che non ti interesso, ma perché l'hai fatto?
Mi sono consumato i denti a furia di mangiare le unghie mentre pensavo al fatto che quella sera avrei potuto cambiare la situazione.
E ora stiamo così, tu felice (mi auguro) che vivi la tua vita e io... io senza più nessuno affianco.

Quanto vorrei sfogarmi con te e parlarti e scherzare e commentare serie TV, video, partite e canzoni. 
Quanto cazzo lo vorrei Artù.

Una volta avevo preso 7 a matematica, ti avrei tanto voluto scrivere perché ero felice e sarebbe stato stupendo avere quella confidenza da poterlo fare, ma a te cosa sarebbe importato? 
Conto meno di zero per te, sempre che conti qualcosa.

Nonostante tutto, però, sono l'unica persona che non ti ha lasciato perdere a prescindere, conterà un minimo, no?
Sarò anche masochista, che continuo a volerti con me seppur cosciente che non succederà mai, ma l'amore è così.

Una volta che Cupido ti prende, la freccia resta nel cuore.
E non puoi levarla, perché moriresti.
Ma tenerla? Oh, mio caro Artù.
Tenerla ti fa morire ugualmente.
E allora cosa si fa? La si lascia lì, con la speranza che un giorno quella freccia sarà solo un segno di cui essere felici. 
 
Finisce di scrivere, piega il foglio e lo nasconde nel cassetto, consapevole che nulla di ciò che aveva appena scritto sarebbe mai arrivato al destinatario.




Eilà!
Eccomi qui, oggi doppio upload!
L'altro, se siete interessati, o se ancora non l'avete visto, è il terzo capitolo della raccolta "Lost In The Wild".
Questa OS è una storia scritta di getto mentre ascoltavo Take Your Time di Sam Hunt; la lettera che scrive Merlino ad Artù è in realtà dedicata (sì, mi faccio sgamare da sola) al ragazzo che mi piace quindi se non entro nel dettaglio per alcuni motivi è perché il tipo in questione e Artù non sono identici –fisicamente parlando. 
Penso di dare un seguito a questa OS, ma tutto ciò dipende dal tipo di recensioni che potrei ricevere :)
Ringrazio in primis mio padre per avermi pubblicato sta roba dato che dal telefono non mi esce l'editor e non ho il pc con me :/
Poi ringrazio elfin_emrys ComeWhatKlaine (ho bisogno del capitolo!!!), Felpie e ultima, ma non per importanza, therealbloodymary01 perché da quando sono qui su EFP queste persone sono state un punto di riferimento per me e le loro storie fonte di ispirazione.
Voi lettori/lettrice silenziosi/e siete nel mio cuoricino perché, nonostante non mi lasciate sapere cosa ne pensate, mi avete dato una chance leggendo – spero di non avervi deluso! 
Bacioni,
royal_donkey
   
 
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